EFFETTO BIOFILIA
UN LIBRO DA LEGGERE
... ASSOLUTAMENTE
Recentemente mi è
capitato di acquistare un libro (edito dalla Macro ,
224 pagg. 15,50 euro)
e
sono stato colpito più che altro dalla prefazione
di Rudiger Dahlke di cui
conosco bene la storia e apprezzo le opere;
prefazione che non riporto
integralmente ma che già nella prima pagina
ti invoglia a leggere il libro;
ecco dunque, come inizio, quanto ha scritto
Rudiger Dahlke.
Di rado leggendo mi è capitato di stupirmi, imparare e gioire
così tanto come mi è successo con questo meraviglioso libro.
Inaspettatamente, Clemens Arvay mi ha fornito le conferme scienti-
fiche di molte cose che fanno parte della mia vita. Una volta dormivo
spesso alI'addiaccio, nei boschi o perlo meno sul terrazzo, inoltre ho
scritto la maggior parte dei miei libri all' aperto, circondato da pian-
te, e anche adesso nelle pause di riflessione lascio vagare lo sguardo in
mezzo al
"verde". così tanto come mi è successo con questo meraviglioso libro.
Inaspettatamente, Clemens Arvay mi ha fornito le conferme scienti-
fiche di molte cose che fanno parte della mia vita. Una volta dormivo
spesso alI'addiaccio, nei boschi o perlo meno sul terrazzo, inoltre ho
scritto la maggior parte dei miei libri all' aperto, circondato da pian-
te, e anche adesso nelle pause di riflessione lascio vagare lo sguardo in
A Bali amo il mio soggiorno, il giardino, comple-
tamente immerso nel verde e che mi accoglie con le sue incantevoli
piante tropicali. In indonesiano TamanGa, il nome del nostro cen-
trO nella Stiria meridionale, in Austria, significa "giardino di Ga(m litz) " . Il primo mestiere che avrei desiderato fare era il giardiniere e ho sempre avuto la sensazione che la vegetazione sia in grado di guarire. Ho sempre sentito che era così, lo avverto ogni volta che assaporo un frullato verde, e adesso ci sono anche le prove scientifiche della mia intuizione. Ne sono profondamente felice e ringrazio il biologo Clemens Arvay per aver raccolto con tanta competenza e sensibilità, oltre che con precisione scientifica, questi effetti delle piante, prodigiosi nel vero senso della parola, e averli svelati a noi lettori.Quando, nel 1984, il mondo non finì, ma venne pubblicato su «Science», la più prestigiosa rivista scientifica di scienze naturali, uno studio del professor Roger Ulrich, percepii a livello intuitivo, da giovane medico di 33 anni, quanto Ulrich avesse ragione e quanto le nostre cliniche fossero nel torto. Ulrich dimostrò come già la sola vista del verde e degli alberi dalla finestra della camera di ospedale accelerasse sensibilmente la guarigione dopo un intervento chirurgico. Lo studio corrispose ai requisiti scientifici e produsse un risultato significativo. Ulrich fece ulteriori studi: dopo 1'operazione, i pazienti del "gruppo alberi" necessitavano di dosi nettamente inferiori di antidolorifici e se proprio ne avevano bisogno, si trattava comunque di farmaci più leggeri, i cui effetti perduravano più a lungo nel tempo, poiché anche le complicazioni postoperatorie erano minori.
tamente immerso nel verde e che mi accoglie con le sue incantevoli
piante tropicali. In indonesiano TamanGa, il nome del nostro cen-
trO nella Stiria meridionale, in Austria, significa "giardino di Ga(m litz) " . Il primo mestiere che avrei desiderato fare era il giardiniere e ho sempre avuto la sensazione che la vegetazione sia in grado di guarire. Ho sempre sentito che era così, lo avverto ogni volta che assaporo un frullato verde, e adesso ci sono anche le prove scientifiche della mia intuizione. Ne sono profondamente felice e ringrazio il biologo Clemens Arvay per aver raccolto con tanta competenza e sensibilità, oltre che con precisione scientifica, questi effetti delle piante, prodigiosi nel vero senso della parola, e averli svelati a noi lettori.Quando, nel 1984, il mondo non finì, ma venne pubblicato su «Science», la più prestigiosa rivista scientifica di scienze naturali, uno studio del professor Roger Ulrich, percepii a livello intuitivo, da giovane medico di 33 anni, quanto Ulrich avesse ragione e quanto le nostre cliniche fossero nel torto. Ulrich dimostrò come già la sola vista del verde e degli alberi dalla finestra della camera di ospedale accelerasse sensibilmente la guarigione dopo un intervento chirurgico. Lo studio corrispose ai requisiti scientifici e produsse un risultato significativo. Ulrich fece ulteriori studi: dopo 1'operazione, i pazienti del "gruppo alberi" necessitavano di dosi nettamente inferiori di antidolorifici e se proprio ne avevano bisogno, si trattava comunque di farmaci più leggeri, i cui effetti perduravano più a lungo nel tempo, poiché anche le complicazioni postoperatorie erano minori.
Il dottor Ruediger Dahlke
lavora da 38
anni come medico,
conduttore di seminari e trainer.
È autore
di numerosi bestseller su temi relativi alla salute, nonché
fondatore di una psicosomatica olistica.
fondatore di una psicosomatica olistica.
Clemens G. Arvay
ci descrive questo
legame e ci spiega gli esercizi
per sfruttare
al meglio il potere di guarigione degli alberi e delle piante in ogni ambiente naturale a
nostra disposizione, sia nella foresta che nel nostro giardino di
casa. Stare a
contatto con il bosco, infatti, "ci
fa bene",
lo sentiamo a
livello intuitivo, ma quella
che poteva essere solamente
una sensazione ora è un
fatto scientificamente provato. Esistono, infatti, molti
studi che dimostrano
i potenti effetti terapeutici che la natura ha su di
noi.
ATTENZIONE
Le piante comunicano con
il nostro sistema immunitario a
nostra insaputa, rafforzando
le nostre difese
e mantenendo ci in salute.
Un giorno passato nel
bosco determina
un aumento di cellule sane
nel nostro
corpo che
continua per
oltre una settimana.
Gli alberi
rilasciano sostanze invisibili
che contrastano il
cancro.
La vista di paesaggi naturali contribuisce alla guarigione di varie malattie.
La vista di paesaggi naturali contribuisce alla guarigione di varie malattie.
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Schena
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