domenica 24 dicembre 2017

Influenza in arrivo



 Influenza in arrivo,  
gli esperti: «Quest’anno
 sarà mediamente cattiva» 
 Partito il conto alla rovescia per l’inizio della campagna vaccinale, previsto per metà ottobre
 Nel 2017-2018 l’influenza dovrebbe colpire con “intensità media”, simile a quella del 2016.
È la previsione degli esperti, che “lanciano” ufficialmente il conto alla rovescia per l’inizio della campagna vaccinale, previsto per metà ottobre. Sulla base delle raccomandazioni dell’Oms e dell’Agenzia europea dei farmaci, è stata inserita una variante nuova del virus AH1N1, detta “Michigan”. Per il resto il vaccino anti-influenzale avrà la stessa composizione di quello del 2016-2017, con i ceppi H3N2 e B. Secondo gli esperti virologi “quella che ci aspetta dovrebbe essere una stagione influenzale di media intensità”.
Un’influenza da non sottovalutare
La stagione influenzale in arrivo non dovrà comunque essere sottovalutata, considerando che l’anno scorso gli effetti più pesanti si sono avuti sui soggetti più a rischio e fragili. Nella stagione 2016-2017 l’influenza ha messo a letto circa 93 casi per mille abitanti.
In Australia, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, l’influenza ha raggiunto in anticipo il picco epidemico colpendo con sindromi simil-influenzali un numero di persone molto più elevato rispetto agli anni passati. Le malattie respiratorie sono state numericamente e significativamente frequenti nei giovani adulti e nei pazienti anziani, con un aumento importante dei ricoveri per polmonite nei soggetti di età superiore ai 65 anni.
La cura
Partiamo da una premessa: in una persona sana l’influenza passa generalmente con una guarigione spontanea e senza bisogno di intervenire con farmaci di alcun tipo. Detto ciò si possono utilizzare, sempre dietro parere medico, alcuni farmaci antinfluenzali il cui compito e funzione è quello di ridurre notevolmente la virulenza e la durata dei sintomi, ma non sono indispensabili in quanto non sono una cura dello stato influenzale. Per aiutare a ridurre la sintomatologia, specie se dobbiamo recarci per forza a lavoro o abbiamo una casa da mandare avanti, è possibile ricorrere ad alcuni farmaci specifici, i cosiddetti antipiretici che abbassano la febbre, al paracetamolo, agli antinfiammatori molto utili sia per abbassare la febbre che per ridurre i dolori muscolo-scheletrici che per ridurre l’infiammazione della gola che genera il mal di gola.

Per il trattamento dei sintomi influenzali e febbrili nei bambini è essenziale prima di somministrare qualsiasi tipo di farmaco, di rivolgersi al pediatra per un’attenta e corretta informazione, evitare in tutti i casi di dare al bambino l’aspirina e farmaci per adulti anche in dosi ridotti, in quanto sono stati numerosi i casi di effetti collaterali riscontrati negli ultimi anni connessi all’uso improprio di questi farmaci.
Per quanto riguarda l’assunzione degli antibiotici le regole fondamentali sono: prenderli solo dietro prescrizione medica; seguire esattamente tempi e modi indicati dal medico; non interrompere il trattamento; non cambiare spontaneamente antibiotico.
Rimedi naturali
Le persone sane, e quindi non a rischio complicazioni, possono ricorrere ai cosiddetti rimedi naturali per combattere i sintomi dell’influenza come febbre, vomito, raffreddore e naso chiuso.
Pepe: è una spezia in grado di abbassare la febbre e di liberare le vie respiratorie ostruite dal raffreddore.
Aglio e Cipolla: hanno proprietà antisettiche ed espettoranti.
Miele: è in grado di favorire la fluidificazione del catarro, ed è utile come calmante per la tosse.
Vapore acqueo: respirare i vapori caldi da una pentola con acqua in ebollizione coperti da un asciugamano, i cosiddetti fumenti, aiuta a decongestionare il naso otturato dal raffreddore, inoltre all’acqua si possono aggiungere anche eucalipto, lavanda e menta per liberare le vie respiratorie, il naso, e sciogliere il catarro. Per il mal di gola invece, particolarmente adatta è un’infusione a base di calendula, utile per combattere la voce rauca.
Agrumi/frutta/verdure: essendo prodotti ricchi di vitamine e sali minerali, aiutano a mantenere sempre alti i meccanismi di difesa dell’organismo.

Raffreddore o influenza? 

 Ecco come riconoscerle
Distinguere tra raffreddore e influenza può non essere sempre semplice. Soprattutto in fase iniziale, perché le due infezioni inducono sintomi molto simili tra loro. Poi le differenze si fanno vedere. Eccome.
Il raffreddore di solito si limita a colpire le vie respiratorie: naso chiuso o che cola, starnuti, gola irritata, tosse. La febbre è rara, a parte nei bambini. Poco frequenti, o comunque lievi, sono stanchezza e dolori muscolari. E poi i sintomi si risolvono di solito in 4-7 giorni senza lasciare strascichi particolari.
In caso di influenza, invece, la febbre è presente quasi sempre, insorge rapidamente, di solito è alta e può durare per 3-5 giorni. Si accompagna poi a dolori alle ossa e ai muscoli, debolezza e stanchezza. Possono comparire mal di testa, mal di gola e tosse, che perdurano fino a tre settimane. Dopo la guarigione ci si può ancora sentire deboli e stanchi per giorni.

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