Influenza in arrivo,
gli esperti: «Quest’anno
sarà
mediamente cattiva»
Nel 2017-2018 l’influenza dovrebbe colpire con “intensità
media”, simile a quella del 2016.
È la previsione degli esperti, che “lanciano”
ufficialmente il conto alla rovescia per l’inizio della campagna vaccinale,
previsto per metà ottobre. Sulla base delle raccomandazioni dell’Oms e
dell’Agenzia europea dei farmaci, è stata inserita una variante nuova del virus
AH1N1, detta “Michigan”. Per il resto il vaccino anti-influenzale avrà la
stessa composizione di quello del 2016-2017, con i ceppi H3N2 e B. Secondo gli
esperti virologi “quella che ci aspetta dovrebbe essere una stagione influenzale
di media intensità”.
Un’influenza da non sottovalutare
La stagione influenzale in arrivo non dovrà comunque
essere sottovalutata, considerando che l’anno scorso gli effetti più pesanti si
sono avuti sui soggetti più a rischio e fragili. Nella stagione 2016-2017
l’influenza ha messo a letto circa 93 casi per mille abitanti.
In Australia, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto,
l’influenza ha raggiunto in anticipo il picco epidemico colpendo con sindromi
simil-influenzali un numero di persone molto più elevato rispetto agli anni
passati. Le malattie respiratorie sono state numericamente e significativamente
frequenti nei giovani adulti e nei pazienti anziani, con un aumento importante
dei ricoveri per polmonite nei soggetti di età superiore ai 65 anni.
La
cura
Partiamo da una premessa: in una persona sana l’influenza
passa generalmente con una guarigione spontanea e senza bisogno di intervenire
con farmaci di alcun tipo. Detto ciò si possono utilizzare, sempre dietro
parere medico, alcuni farmaci antinfluenzali il cui compito e funzione è quello
di ridurre notevolmente la virulenza e la durata dei sintomi, ma non sono
indispensabili in quanto non sono una cura dello stato influenzale. Per aiutare
a ridurre la sintomatologia, specie se dobbiamo recarci per forza a lavoro o
abbiamo una casa da mandare avanti, è possibile ricorrere ad alcuni farmaci
specifici, i cosiddetti antipiretici che abbassano la febbre, al paracetamolo,
agli antinfiammatori molto utili sia per abbassare la febbre che per ridurre i
dolori muscolo-scheletrici che per ridurre l’infiammazione della gola che
genera il mal di gola.
Per il trattamento dei sintomi influenzali e febbrili nei
bambini è essenziale prima di somministrare qualsiasi tipo di farmaco, di
rivolgersi al pediatra per un’attenta e corretta informazione, evitare in tutti
i casi di dare al bambino l’aspirina e farmaci per adulti anche in dosi
ridotti, in quanto sono stati numerosi i casi di effetti collaterali
riscontrati negli ultimi anni connessi all’uso improprio di questi farmaci.
Per quanto riguarda l’assunzione degli antibiotici le
regole fondamentali sono: prenderli solo dietro prescrizione medica; seguire
esattamente tempi e modi indicati dal medico; non interrompere il trattamento;
non cambiare spontaneamente antibiotico.
Rimedi
naturali
Le persone sane, e quindi non a rischio complicazioni,
possono ricorrere ai cosiddetti rimedi naturali per combattere i sintomi
dell’influenza come febbre, vomito, raffreddore e naso chiuso.
Pepe: è una spezia in grado di abbassare
la febbre e di liberare le vie respiratorie ostruite dal raffreddore.
Aglio e Cipolla: hanno proprietà
antisettiche ed espettoranti.
Miele: è in grado di favorire
la fluidificazione del catarro, ed è utile come calmante per la tosse.
Vapore acqueo: respirare i vapori
caldi da una pentola con acqua in ebollizione coperti da un asciugamano, i
cosiddetti fumenti, aiuta a decongestionare il naso otturato dal raffreddore,
inoltre all’acqua si possono aggiungere anche eucalipto, lavanda e menta per
liberare le vie respiratorie, il naso, e sciogliere il catarro. Per il mal di
gola invece, particolarmente adatta è un’infusione a base di calendula, utile
per combattere la voce rauca.
Agrumi/frutta/verdure: essendo prodotti ricchi
di vitamine e sali minerali, aiutano a mantenere sempre alti i meccanismi di
difesa dell’organismo.
Raffreddore o influenza?
Ecco come riconoscerle
Distinguere tra raffreddore e influenza può non essere
sempre semplice. Soprattutto in fase iniziale, perché le due infezioni inducono
sintomi molto simili tra loro. Poi le differenze si fanno vedere. Eccome.
Il raffreddore di solito si limita a colpire
le vie respiratorie: naso chiuso o che cola, starnuti, gola irritata, tosse. La
febbre è rara, a parte nei bambini. Poco frequenti, o comunque lievi, sono
stanchezza e dolori muscolari. E poi i sintomi si risolvono di solito in 4-7
giorni senza lasciare strascichi particolari.
In caso di influenza, invece, la febbre è
presente quasi sempre, insorge rapidamente, di solito è alta e può durare per
3-5 giorni. Si accompagna poi a dolori alle ossa e ai muscoli, debolezza e
stanchezza. Possono comparire mal di testa, mal di gola e tosse, che perdurano
fino a tre settimane. Dopo la guarigione ci si può ancora sentire deboli e
stanchi per giorni.
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