Birreria Centrale
e Hosteria Ganino
conquistano
il centro di Firenze
Ifratelli Alessandro e Massimiliano Galli conducono dal 1996 la caratteristica Birreria Centrale in centro, accanto a via Calzaioli. L’ambiente è raccolto sotto l’antica volta del ‘400 in mattoni.
I tavoli di legno, le panche di chiesa, gli schienali alti che fanno da boiserie e le stoffe pregiate ricreano l’atmosfera ottocentesca delle origini. Quadri, specchi, fotografie d’epoca, abatjour, le vetrine e la porta in stile inglese contornano lo spettacolare bancone scuro seicentesco che accoglie all’ingresso; è un piccolo museo con la cassa scintillante datata 1907, le statuine Art Déco, il telefono anni Venti.
Alessandro Galli
Mantenendo la base gastronomica mitteleuropea, si sono aggiunti i buoni piatti della cucina toscana, rigorosamente nel solco della tradizione. Il risultato è un menu composito, completo e gustoso che risulta vario anche per i frequentatori abituali, fantasioso e curioso per i forestieri. Segnalo i pici alla fiorentina con sugo di cinghiale, salsiccia e cavolo nero cotti nel vino rosso; stinco di maiale affumicato; tagliata di manzo con carciofi al tartufo e formaggio piemontese crotin stagionato. Interessante il piatto dell’amicizia con carne per due persone. Con la bella stagione si godono i tavolini sulla piazza sotto gli ombrelloni.
Da qualche anno i fratelli Galli hanno bissato il successo rilevando l’adiacente e storica Hosteria Ganino. Cucina storica in centro, è un locale di minime proporzioni, con arredi classici e qualche tavolo anche all’aperto, in tutto una quarantina di posti. L’ambiente confortevole e le ottime vivande sono frutto di un binomio invincibile. Infatti l’affabilità del proprietario e la gentilezza del personale si accompagnano all’ottimo menu del cuoco Andrea.
Alla cucina tradizionale - in primis l’ottima fiorentina con patate - si aggiungono piatti frutto di intelligenti spunti creativi; segnalo i ravioli ripieni di porcini e bufala con melanzane croccanti e timo. Ai piatti ricercati del territorio toscano si affiancano numerose proposte delle altre regioni. E lo si nota leggendo il menu: crostini con crema di tartufi e mortadella di cinghiale; tagliatelle con ragù di cinghiale; tagliolini con tartufo bianchetto; tortelli di pere e pecorino con burro alle erbe; spaghetti alla chitarra con guancia e pecorino; tagliata di manzo in crosta con pistacchi e miele; formato di asparagi e patate su letto di caprino con sbriciolona di salsiccia; cantucci e vin santo. Stuzzicanti serate con menu degustazione.
Ambasciatore delle Arti: i fratelli Galli consigliano il Museo Horne, dimora nobiliare con capolavori e arredi pregiati.
di Claudio Riolo
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