lunedì 14 maggio 2018

Amazon go il negozio... senza cassa


Amazon go
il negozio...
senza cassa


Dopo 5 anni di prove e messe a punto – e con un anno di ritardo rispetto ai piani – ha finalmente aperto al pubblico amazon go,
il primo punto di vendita fisico di Amazon senza casse né cassiere, dove fare la spesa è facile e comodo quasi come farla online. Basta entrare in negozio, prelevare dagli scaffali ciò che serve e uscire senza fare la fila né svuotare il carrello sul nastro perché gli acquisti verranno automaticamente addebitati sul nostro conto Amazon.
Che fai? Rubi?
Comodo vero? Sì, e secondo quanto dichiarato dall’azienda, anche estremamente sicuro. La tecnologia messa in campo dal colosso di Seattle sembra infatti a prova di errore (non ci verranno addebitati due yogurt se ne abbiamo preso solo uno) ma anche a prova di furbetto: taccheggiatori e ladruncoli vari dovranno vedersela con un efficientissimo sorvegliante digitale al quale non sfuggirà nessun comportamento sospetto. Un giornalista del New York Times ci ha provato (dopo aver chiesto il permesso ad Amazon) e non ci è riuscito: la bibita che ha cercato di prendere di nascosto, coprendola con un sacchetto, è stata addebitata sul suo conto.
Ogni cliente, per accedere al punto vendita, deve identificarsi esibendo a un apposito lettore lo smartphone con il codice personale generato dalla app di “amazon go”. Da quel momento un sofisticato sistema di telecamere che copre ogni centimetro quadrato del negozio lo seguirà passo passo nel suo percorso tra gli scaffali.

   Vista lunga
Gli occhi elettronici sono centinaia e utilizzano sia telecamere convenzionali che altre più evolute ad alta definizione. Le immagini raccolte vengono inviate in tempo reale a un potente software di riconoscimento, basato sull’intelligenza artificiale, che è in grado di distinguere le diverse persone presenti nel negozio e osservare che cosa prelevano dagli espositori.
Ogni articolo ha una posizione ben definita che il sistema elettronico può tracciare con estrema precisione. Gli scaffali sono inoltre dotati di sensori di peso integrati con tutto il sistema che riescono a determinare senza errori che cosa viene prelevato. Inutile insomma fingere di acquistare un bottiglia di latte imboscandone contemporaneamente altre due sotto il cappotto. Chi l’ha provato dice che l’esperienza d’acquisto è tutto sommato piacevole: le telecamere presenti sul soffitto all’inizio possono dare un po’ fastidio, ma la sensazione scompare abbastanza presto.
Sa tutto di te
E se il Grande Occhio di Amazon dovesse fallire e non riuscisse a capire se abbiamo preso una confezione di detersivo piuttosto che una di shampoo? La storia dei nostri acquisti passati aiuterà l’intelligenza artificiale che governa l’intero sistema a fare chiarezza. E, in generale, è un rischio che l’azienda è disposta a correre.
I test prima dell’apertura sono andati avanti per un anno, durante il quale il supermercato è stato aperto in via sperimentale soltanto per i dipendenti Amazon. Tra i problemi da risolvere ci sono stati i bambini (figli di dipendenti Amazon) che prendevano prodotti e li rimettevano su uno scaffale diverso e le persone con aspetto e corporatura simile che facevano acquisti nello stesso momento.
Bello ma... la privacy?
Come spiega Dilip Kumar, Vice President Technology di Amazon, “amazon go” non effettua il riconoscimento del volto dei clienti ma si limita a seguirne gli spostamenti dal campo visivo di una telecamera all’altra. Nessun problema nemmeno se una telecamera dovesse rompersi: il sistema negozio ha dimostrato di funzionare bene anche con qualche occhio in meno. E non ha sofferto particolari problemi nemmeno in presenza di grandi gruppi di clienti.
Spesa intelligente
Il punto vendita è stato inaugurato il 22 gennaio scorso, ai piedi del nuovo quartier generale di Amazon, lungo la 7ª strada di Seattle. La tecnologia di “amazon go” è perfettamente scalabile: ciò significa che può essere utilizzata anche per la gestione di punti di vendita molto più grandi, ovviamente equipaggiandoli con un maggior numero di telecamere e una maggior potenza di calcolo.
Il tutto ovviamente non per risparmiare su cassiere e cassieri: un sistema come questo è pensato per tracciare i percorsi e le scelte dei clienti (in modo più sofisticato di quello che già oggi avviene con le “pistole salvatempo”). E poi per capire se l’eliminazione del passaggio dalla cassa, con relativa perdita di tempo, faccia venire più voglia di comprare.

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