Dal "treno del vino" alla mongolfiera:
la Napa Valley come
non l’hai mai vissuta
Napa Valley, in California, non si visita: si vive. Tra treni panoramici, voli in mongolfiera all’alba e mercati gastronomici autentici, ogni esperienza invita a rallentare e lasciarsi attraversare dalla sua anima. Vigneti iconici, ospitalità raffinata e sapori indimenticabili compongono un viaggio che resta nel cuore. Scopri la vera Napa Valley e lasciati trasformare dalla sua magia
Head sommelier Terrazza Gallia
Napa Valley non è una meta: è uno stato d’animo. È quella combinazione perfetta di luce dorata, profumi intensi e orizzonti che si perdono tra le vigne. È un luogo che non si visita semplicemente: si ascolta, si respira, si vive. Ogni angolo offre l’occasione di connettersi con la terra, con le persone, con una storia che parla di vino ma anche di passione, innovazione e meraviglia.
In collaborazione con Visit Napa Valley, abbiamo scelto tre esperienze che catturano l’essenza autentica di questo territorio: tre modi diversi di entrare in sintonia con la sua anima, lasciandosi guidare dal gusto, dal viaggio e dallo stupore.
- Il Wine Train: un viaggio sensoriale tra storia, vigneti e meraviglia
- Il volo in mongolfiera: l’alba che non dimenticherai mai
- Oxbow Public Market: il cuore vivo e pulsante della Napa Valley
Il Wine Train: un viaggio sensoriale tra storia, vigneti e meraviglia
Sedersi a bordo del Napa Valley Wine Train è varcare la soglia di un'esperienza senza tempo, dove il viaggio diventa esso stesso la destinazione. Si parte da Napa, ci si immerge in un silenzio ovattato, si sente il ferro che vibra dolcemente sotto i piedi, e da quel momento in poi tutto rallenta. Non perché manchi il ritmo, ma perché il ritmo lo detta la bellezza. L’esperienza parte dalla stazione, con tanto di biglietteria e ticket da ritirare, per poi aspettare il treno sulla banchina gremita di appassionati provenienti da tutto il mondo.
I vagoni storici degli anni Venti - restaurati in modo filologico con specchi, velluti, legni pregiati - evocano l’anima di un’epoca in cui viaggiare era un gesto raffinato, da gustare centimetro dopo centimetro. Tuttavia, il Wine Train non è un museo in movimento: è un ristorante stellare su rotaie, un salotto itinerante tra i vigneti più iconici del mondo, un teatro di sapori e paesaggi che si rinnovano a ogni curva.
Fuori scorrono St. Helena, Rutherford, Oakville, i filari disegnano geometrie perfette tra le colline e le tenute che hanno fatto la storia del vino californiano. Dentro, si celebra l’arte dell’ospitalità. Il servizio è curatissimo, i piatti cambiano con le stagioni, i vini raccontano il territorio come un libro aperto.
Il menu può includere delizie come insalata di aragosta con mais dolce e lime, agnello arrosto con pistacchi e purea di carote, o il celebre short rib brasato con riduzione al Cabernet: piatti equilibrati e pensati per esaltare il vino, non per oscurarlo. A guidare l’esperienza enologica, un team di sommelier pronti a raccontare ogni etichetta con passione, che attingono da una carta dinamica e di altissimo livello. Si alternano Chardonnay burrosi di Carneros, Pinot Noir eleganti di Sonoma, Cabernet Sauvignon monumentali delle colline di Rutherford e Oakville, ma anche sorprendenti bollicine locali e cuvée francesi, per chi vuole osare.
Pacchetti e percorsi: scegli il tuo sogno su rotaia
L’esperienza non è unica: è personalizzabile. Il Wine Train propone diversi pacchetti, ognuno con un carattere e un’intenzione precisa. C’è il Gourmet Express, per chi vuole assaporare un pranzo di tre portate circondato dalla bellezza; il Vista Dome, con una cupola panoramica in vetro che trasforma ogni tavolo in un punto di osservazione privilegiato; il Romance on the Rails, dedicato alle coppie, con calici di bollicine, fiori freschi e piatti studiati per emozionare.
Per gli appassionati di vino più avventurosi, il Legacy Tour porta direttamente nelle cantine più prestigiose della Napa Valley, con degustazioni guidate, incontri con i produttori e pranzi abbinati. Si può anche prenotare un vagone intero per eventi privati, feste di matrimonio o celebrazioni importanti, trasformando un giorno qualunque in un ricordo epico.
Al centro di tutto, resta il viaggio: un invito ad ascoltare, osservare, brindare, senza fretta. Il treno avanza dolcemente, i brindisi si moltiplicano, le conversazioni si fanno profonde, complici il vino e la luce dorata del pomeriggio che filtra tra i tendaggi. È un modo per entrare nella Napa Valley da protagonisti, non da spettatori.
Che sia la tua prima visita o il tuo ritorno in un luogo del cuore, il Wine Train ha la capacità unica di far sentire ogni passeggero speciale. E quando si scende, tra un ultimo sorso e una carezza al binario, resta la sensazione netta di aver vissuto qualcosa che non appartiene al turismo, ma alla memoria.
Le cantine da visitare
Tra le colline della California settentrionale si incontrano due anime diverse del vino americano: Napa Valley e Sonoma County. La prima è la valle dei sogni, dove la visione pionieristica ha trasformato il Cabernet in un’icona mondiale. La seconda è la terra dell’essenza, più ampia e discreta, dove il tempo scorre lento e il vino racconta autenticità ed equilibrio. Due territori vicini ma distinti, che meritano di essere scoperti seguendo due percorsi paralleli: quello di Napa, la valle della visione, e quello di Sonoma, il cuore dell’armonia.
Napa Valley
C’è un luogo al mondo dove il vino è diventato sogno americano. Non una tradizione da custodire, ma una visione da costruire. La Napa Valley, lunga appena 50 chilometri, è uno dei territori più noti e studiati della viticoltura mondiale. Eppure, ciò che la rende unica non è solo la qualità dei suoi vini, ma la combinazione tra paesaggio, spirito pionieristico e desiderio di eccellenza.
Negli anni ’60 e ’70, quando il mondo guardava ancora alla Francia come unico riferimento del grande vino, un manipolo di produttori californiani iniziava a sfidare ogni certezza. La consacrazione arrivò nel 1976, con il celebre Judgment of Paris, quando due vini americani - uno rosso, uno bianco - batterono i grandi nomi di Bordeaux e Borgogna in una degustazione alla cieca. Il mondo si accorse che la Napa Valley non era più una promessa: era diventata una nuova frontiera.
- Stag’s Leap Wine Cellars
- Annulus
- Opus One
- Harlan Estate
- Promontory
- The Mascot
- Chimney Rock
- Corison
- St. Supéry
Stag’s Leap Wine Cellars
Simbolo della rivoluzione enologica californiana, questa cantina ha conquistato la fama mondiale grazie al Cabernet Sauvignon 1973, vincitore del leggendario Judgment of Paris del 1976 contro i Premier Cru francesi.
Situata nello Stags Leap District AVA, una piccola sottozona della Napa Valley con microclima e suoli unici, produce vini eleganti e strutturati che riflettono perfettamente il territorio. I vigneti storici SLV e FAY, vinificati separatamente, sono il cuore della produzione.
Oggi la proprietà è condivisa tra Château Ste. Michelle e la famiglia Antinori, ma lo stile originario è rimasto intatto: i Cabernet di Stag’s Leap colpiscono per il loro equilibrio tra potenza e finezza, con tannini cesellati e aromi complessi di frutti neri, tabacco dolce e grafite. Una visita qui è un vero viaggio nella storia del vino californiano.
Annulus
Tra le realtà più interessanti della nuova Napa, Annulus nasce nel 2020 per iniziativa di Luke Evnin e Deann Wright con le figlie Alexandra ed Elena. Il nome, dal latino “anello”, richiama i cicli naturali della vite e i legami familiari che animano il progetto.
Grazie alla collaborazione con l’enologo Nigel Kinsman e il consulente Michel Rolland, la cantina punta a una precisione assoluta senza perdere autenticità. La visita è intima e trasparente, curata nei minimi dettagli e capace di trasmettere passione e visione.
Il vino simbolo è il Cabernet Sauvignon Napa Valley Vine Hill Ranch Vineyard 2021, proveniente dalla sottozona di Oakville: elegante, profondo e minerale, con la celebre firma aromatica “Rutherford Dust”. Premiato con 96 punti e inserito nella Top 100 di Wine Spectator 2024, consacra Annulus come una delle voci nuove più brillanti della Napa Valley.
Opus One
Tra le cantine simbolo del vino americano, Opus One nasce dall’incontro tra Robert Mondavi e il Barone Philippe de Rothschild, unendo l’eleganza bordolese alla generosità californiana.
Fondata nel 1978, è situata a Oakville, cru d’eccellenza con suoli alluvionali e clima mitigato dalla nebbia della baia di San Pablo. La cantina, metà sotterranea e metà sospesa, riflette il dialogo tra memoria e visione. Il vino unico prodotto è un blend bordolese dominato dal Cabernet Sauvignon, celebre per struttura nobile, tannino cesellato ed eleganza senza tempo. In degustazione emergono frutti neri, violetta, spezie dolci e grafite, sostenuti da freschezza e persistenza.
La visita è calibrata nei minimi dettagli, dal tè d’accoglienza al copricalice in vetro, creando un’esperienza quasi meditativa. Oggi Opus One, proprietà congiunta di Constellation Brands e Baron Philippe de Rothschild S.A., continua a incarnare la ricerca assoluta dell’eccellenza, con un solo vino e una sola visione.
Harlan Estate
Harlan Estate è una leggenda della Napa Valley, nata dal sogno visionario di Bill Harlan di creare il “Premier Cru” californiano. Fondata negli anni ’80 sulle colline sopra Oakville, con esposizione a ovest e 97 ettari di natura incontaminata, la cantina ha prodotto il primo vino nel 1990, subito celebrato per intensità, longevità e classe.
I vigneti, dominati da Cabernet Sauvignon con piccoli appezzamenti di Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, crescono su suoli vulcanici e sedimentari dalle pendenze ripide, favorendo equilibrio e finezza. La vinificazione, guidata da figure come Bob Levy e David Cilli, combina rigore tecnico e rispetto del territorio, preservando l’identità del vino.
Harlan Estate rappresenta l’incontro perfetto tra ambizione, precisione e eleganza silenziosa, offrendo vini di riferimento mondiale che incarnano integrità e visione.
Promontory
Promontory è un luogo fuori dal tempo, fondato da Bill Harlan come nuova visione dopo Harlan Estate. Situata sulle colline incontaminate a sud-ovest di Oakville, tra nebbie e versanti irregolari, produce solo Cabernet Sauvignon con uno stile scolpito, introspettivo e lontano dal classico “Napa style”.
I terreni, ricchi di rocce metamorfiche, scisti e argilla, donano tensione, profondità e mineralità ai vini. La vinificazione, oggi guidata da Will Harlan, combina rigore tecnico e rispetto del territorio, con fermentazioni in tini di rovere troncoconici e lunghi affinamenti in botti Stockinger da 600 litri. Ogni millesimo è unico e viene rilasciato solo se ritenuto degno del nome Promontory.
La visita è un’esperienza rituale, tra boschi e panorami silenziosi, dove la degustazione invita alla lentezza e all’ascolto. Qui nulla è ostentato: tutto è pensato per durare e lasciare un’impressione indelebile, rendendo Promontory il volto più autentico e misterioso della Napa Valley contemporanea
The Mascot
The Mascot è il progetto autonomo nato dalle uve più giovani delle tenute Harlan Estate, Bond e Promontory, pensato per offrire un Cabernet Sauvignon accessibile ma fedele allo stile Harlan.
Sotto la supervisione di Will Harlan e la guida tecnica di David Cilli, il vino unisce vitalità e freschezza delle giovani vigne con eleganza e struttura, risultando potente e profondo, ma con tannini più pronti e beva immediata. Non è un “second vin”, ma una porta d’ingresso nell’universo Harlan: assaggiarlo insieme a Harlan Estate e Promontory è come leggere tre capitoli dello stesso libro, con linguaggio comune, eleganza e identità riconoscibile.
The Mascot rappresenta la capacità della famiglia Harlan di trasmettere stile e coerenza anche in vini più giovani, senza sacrificare profondità e personalità.
Chimney Rock
Situata lungo il Silverado Trail nello Stags Leap District, Chimney Rock è oggi una delle cantine più eleganti e coerenti della Napa Valley. Fondata dai coniugi Sheldon e Stella Wilson, inizialmente destinata a diventare un resort, la proprietà fu riconvertita a vigneto dopo il risveglio del vino californiano nel 1976.
L’architettura Cape Dutch, ispirata alle tenute di Stellenbosch, conferisce fascino e unicità alla visita. Dal 2000, sotto la guida della famiglia Terlato e della winemaker Elizabeth Vianna, la cantina ha adottato pratiche sostenibili e rigenerative, valorizzando i 28 blocchi vitati distinti.
Il vino simbolo, Cabernet Sauvignon Stags Leap District 2021, inserito nella Top 100 di Wine Spectator (94 punti), unisce eleganza, tannini vellutati e aromi di mora, violetta, anice e liquirizia. Passeggiare tra i filari e degustare qui significa assaporare la trasformazione della Napa Valley e il potenziale unico dello Stags Leap District.
Corison
Corison Winery è la casa di Cathy Corison, pioniera dell’enologia californiana e tra le prime donne a guidare la produzione di Cabernet in Napa. Fondata nel 1987, la cantina si distingue per un approccio essenziale e autentico, volto a valorizzare il territorio senza forzature.
Al centro, il leggendario Kronos Vineyard (1971), uno dei rarissimi vigneti a piede franco della Napa, produce uve che trasmettono memoria e profondità del suolo. I vini simbolo, Napa Valley Cabernet Sauvignon e Kronos, sono eleganti, longevi e minerali, con tannini fini e acidità vibrante, capaci di raccontare il territorio con equilibrio tra classicismo e modernità.
La gestione sostenibile, la vinificazione spontanea e la cura meticolosa dei vigneti riflettono la visione di Cathy: creare vini che possano invecchiare con dignità e poesia. Entrata nella Hall of Fame di Wine Enthusiast nel 2018, Corison resta oggi una delle voci più influenti del vino americano, un esempio di eleganza, coerenza e umanità nel mondo del Cabernet.
St. Supéry
Situata tra le colline orientali della Napa, St. Supéry ha costruito la propria identità sulla purezza e sull’equilibrio, con un’attenzione particolare al Sauvignon Blanc. Fondata nel 1982 dalla famiglia Skalli e oggi di proprietà di Chanel, la cantina coltiva, vinifica e imbottiglia tutte le uve in azienda, garantendo coerenza e legame con il territorio.
Il cuore della produzione è il Dollarhide Estate Vineyard, con altitudini tra 180 e 330 metri e suoli diversificati, che conferiscono precisione e complessità ai vini. Il Sauvignon Blanc si distingue per freschezza, brillantezza aromatica di lime, kiwi e pera, e una texture avvolgente grazie all’affinamento sur lie. Sotto la guida dell’enologa Brooke Holleman, la cantina ha raggiunto un nuovo livello di equilibrio, eleganza e profondità.
La visita alla tenuta, moderna ma immersa nella natura, offre un’esperienza silenziosa e concentrata, dove il vino parla chiaro, mostrando come un bianco possa essere luminoso, profondo e memorabile.
Sonoma County
Se Napa è la valle delle visioni, Sonoma è quella dell’essenza. Più ampia, più eterogenea, meno costruita. È un territorio che non ha mai inseguito il mito, ma ha scelto di crescere in armonia con il proprio ritmo naturale.
Qui il vino non è mai stato solo prodotto: è parte del paesaggio, del tempo, delle persone. A pochi chilometri dalla frenesia di Napa, Sonoma County si estende tra l’oceano e l’entroterra con una varietà impressionante di terroir: coste nebbiose, colline argillose, valli fresche e pendii assolati.
Ogni sottozona - da Russian River Valley a Sonoma Coast, da Alexander Valley a Carneros - racconta un’idea diversa di equilibrio. Più che apparire, Sonoma preferisce esprimere.
Patz & Hall
Fondata nel 1988 da Donald Patz, James Hall, Anne Moses e Heather Patz, Patz & Hall è una delle cantine simbolo della Sonoma Coast, specializzata in Chardonnay e Pinot Noir. Il progetto punta a valorizzare l’identità di ogni vigneto, lavorando con parcelle storiche e coltivatori indipendenti nelle zone più vocate: Sonoma Coast, Russian River Valley, Carneros, Mendocino County e Santa Lucia Highlands.
Le Chardonnay, come il Dutton Ranch e la cuvée Sonoma Coast, combinano freschezza, tensione e texture raffinata, mentre i Pinot Noir, da Chenoweth Ranch a Gap’s Crown Vineyard, offrono eleganza, profondità aromatica e tannini cesellati. Sotto la guida di James Hall, l’approccio enologico privilegia fermentazioni con lieviti indigeni, vinificazioni in piccoli lotti e affinamento calibrato in barrique, rispettando il frutto e il terroir.
Patz & Hall rappresenta oggi un punto di riferimento per chi cerca vini varietali di precisione, eleganti, coerenti e capaci di raccontare la complessità della Sonoma Coast.
Deloach
Situata nel cuore della Russian River Valley, Deloach Vineyards è un’icona della viticoltura biodinamica e sostenibile in Sonoma County. Fondata negli anni ’70 da Cecil Deloach e dal 2003 parte della Boisset Collection, la cantina adotta pratiche biodinamiche, senza erbicidi né pesticidi, con attenzione all’equilibrio dell’ecosistema e alla vitalità del suolo.
Il focus principale è il Pinot Noir, interpretato con eleganza, purezza e territorialità, come nelle etichette Estate Vineyard e OFS (Our Finest Selection), complesso, profondo e sempre sorretto da freschezza. Le Chardonnay, come l’Estate Vineyard, mostrano pulizia aromatica, tensione e armonia tra frutto e rovere. La vinificazione avviene con lieviti indigeni, microvinificazioni da singole parcelle e affinamenti calibrati, rispettando pienamente l’identità del frutto e del terroir.
Visitare Deloach significa immergersi in un laboratorio di viticoltura sperimentale e consapevole, dove ogni scelta agronomica contribuisce a vini etici, profondi e autenticamente legati al territorio.
Il volo in mongolfiera: l’alba che non dimenticherai mai
Ci sono esperienze che non si raccontano, si custodiscono. Ma il volo in mongolfiera sulla Napa Valley merita di essere condiviso, perché ha il potere di segnare un prima e un dopo. È qualcosa che va oltre la bellezza: è una sospensione del tempo, un momento di pura meraviglia.
Si comincia prima dell’alba, quando Napa ancora dorme e l’aria ha il profumo dell’umidità che sale dalle vigne. Il cielo è nero, e si arriva in una grande radura dove le mongolfiere sono ancora stese a terra, immobili come enormi promesse colorate.
Prima del volo, ci si scalda con una colazione semplice ma autentica: caffè caldo versato da grosse caffettiere fumanti, dolci appena sfornati, frutta fresca. Poi, lentamente, la mongolfiera prende vita. Il bruciatore sputa fuoco con un rombo lieve, il pallone si gonfia, il cestello si solleva da terra. E in un attimo, senza scossoni, sei in volo.
Da lassù, Napa è poesia visiva. Si distinguono con chiarezza le AVA - American Viticultural Areas - come Rutherford, Oakville, Calistoga. Si riconoscono cantine leggendarie: il profilo austero di Opus One, la struttura fiabesca di Castello di Amorosa, le moderne geometrie di Quintessa. I filari sembrano cuciture su una tela immensa, ogni vigna racconta una visione diversa.
Volare in mongolfiera è diverso da tutto il resto. Non si governa, ci si lascia portare. Non si corre, si galleggia. Intorno a te, decine di altri palloni colorati danzano nel cielo come lanterne giganti, creando uno spettacolo irreale. Il silenzio è assoluto, interrotto solo dal soffio del fuoco e dai sussurri dei compagni di volo.
L’atterraggio è dolce, in un campo aperto o tra i filari. E subito dopo arriva la celebrazione: colazione all’aperto, risate leggere e sguardi complici. Nessuno vuole davvero tornare alla realtà.
Oxbow Public Market: il cuore vivo e pulsante della Napa Valley
C’è un momento, a metà mattina, in cui il sole comincia a filtrare attraverso le grandi vetrate dell’Oxbow Public Market e i profumi si alzano in un’onda lenta, mista di pane caldo, caffè tostato, erbe fresche e mare. L’Oxbow Public Market è un ecosistema gastronomico vivo, dove ogni banco ha una voce, ogni piatto racconta una storia, ogni produttore custodisce un sapere. Dentro queste mura si riunisce il meglio della California del gusto, fatta di artigiani, cuochi, vignaioli e curiosi che sanno quanto possa essere potente un buon ingrediente.
I formaggi affinati di Cowgirl Creamery, il cioccolato bean-to-bar di Anette’s, la Live Fire Pizza con pasta madre fermentata lentamente… ma soprattutto il crudo di mare di Hog Island Oyster Co., con ostriche Pacific Gold, Kumamoto, Miyagi, servite con mignonette fatta in casa e limone tagliato a vivo.
Al bancone di Oxbow Cheese & Wine Merchant, ogni bottiglia ha una storia: orange wines della Sierra Foothills, Barbera californiane, Pinot Noir di Santa Barbara, Champagne di vigneron. Il dialogo è continuo, il bicchiere sempre pieno di senso. La domenica mattina, la luce è più calda, i tavoli sono pieni, le risate si mescolano alla musica dal vivo.
C’è chi beve un Bloody Mary, chi assaggia tacos di pesce, chi si ferma per una torta alla zucca e un espresso di Ritual Coffee Roasters. L’Oxbow Public Market è un luogo da vivere. È dove Napa si racconta senza copione, con la voce degli artigiani, il gusto delle cose vere, il vino servito al giusto calice, e l’emozione che nasce da un morso, un sorso, una conversazione.
Napa Valley: un invito a rallentare e lasciarsi attraversare
La Napa Valley è un invito continuo a rallentare, guardare meglio e lasciarsi attraversare. Lo fa con la raffinatezza dei suoi ristoranti su rotaia, con la leggerezza di un volo all’alba, con l’autenticità di un mercato gastronomico.
Ogni esperienza è un tassello che compone un racconto profondo: quello di una terra generosa, abitata da artigiani, vignaioli, cuochi, contadini. Non è un sogno da sfiorare: è un mondo da abitare, almeno per un po’. E quando si torna a casa, si porta con sé una certezza: Napa ti cambia. Senza rumore, ma in modo indelebile.
Dove mangiare
Napa Valley e Sonoma County non sono soltanto due dei territori vitivinicoli più noti degli Stati Uniti, ma veri e propri punti di riferimento per la cultura enogastronomica contemporanea. Se Napa incarna l’eleganza delle grandi etichette e delle tavole d’autore, Sonoma racconta un’anima più rilassata, agricola e autentica.
Insieme, rappresentano un ecosistema dove la cucina si nutre del territorio, della biodiversità californiana e di un rapporto quotidiano con il vino, che qui è molto più di un prodotto: è un linguaggio condiviso. In questo itinerario che parte da St. Helena e si snoda attraverso Yountville, Napa e Healdsburg, vi portiamo a scoprire sei indirizzi iconici che raccontano la California del gusto con stile, profondità e visione.
Charlie's
A St. Helena, Charlie’s rappresenta lo spirito di una nuova generazione di ristoranti californiani: autentici, informali, ma guidati da una visione gastronomica precisa. Alla guida della cucina c’è Elliot Bell, chef neozelandese con esperienza al French Laundry, che propone un menu stagionale, radicato nel territorio e capace di unire tecnica e spontaneità.
Tra i piatti simbolo, il granchio del Pacifico con burro nocciola e brioche fatta in casa esprime delicatezza e qualità della materia prima. La carta dei vini, curata da Dane Campbell, combina grandi nomi della Napa Valley, verticali di Cabernet e Chardonnay, Champagne d’autore e piccoli produttori internazionali, con l’obiettivo di dialogare con i piatti e accompagnare il racconto gastronomico.
Charlie’s non cerca l’effetto, ma la coerenza, l’equilibrio e la profondità: un indirizzo imprescindibile per chi vuole assaporare l’evoluzione culinaria della Napa Valley senza perdere il legame con la sua anima agricola.
Bouchon
A Yountville, Bouchon è il bistrot firmato Thomas Keller, nato nel 1998 come fratello minore del leggendario The French Laundry. Oggi guidato dallo chef de cuisine Ryan King, il ristorante propone una cucina classica francese eseguita con rigore americano e materie prime californiane.
Tra i piatti simbolo, le escargots de Bourgogne, il poulet rôti e la tartare de boeuf, tutti preparati con precisione e attenzione al dettaglio. La carta dei vini è un dialogo tra Vecchio e Nuovo Mondo, con Champagne, bianchi di Borgogna, Bordeaux, grandi cru del Rodano e vini della Napa e Sonoma, pensata per valorizzare i piatti e offrire percorsi di degustazione guidati dal sommelier Harrison McMillen.
L’ambiente, sobrio e senza tempo, unisce eleganza e comfort, rendendo Bouchon un luogo dove cucina, vino e atmosfera si fondono in un’esperienza raffinata, accessibile e profondamente californiana.
PRESS
A St. Helena, PRESS è un’istituzione della Napa Valley, simbolo di eccellenza gastronomica e cultura del vino. Fondato da Leslie Rudd e oggi guidato da Samantha Rudd, Philip Tessier (chef partner) e Justin Williams (Managing Partner), il ristorante ha conquistato una stella Michelin e il Wine Spectator Grand Award.
La cucina, firmata da Philip Tessier, unisce tecnica francese, ingredienti locali e purezza esecutiva, con piatti iconici come il pollo glassato al tartufo, l’aragosta poché alla verbena e lo gnudo di ricotta in consommé di funghi, serviti in percorsi degustazione stagionali.
La carta dei vini, con oltre 11mila referenze, rappresenta la più completa collezione dedicata alla Napa Valley, offrendo annate rare e percorsi di confronto tra stili e territori. Il team sommelier, seguendo l’eredità del master sommelier Vincent Morrow, accompagna ogni piatto con abbinamenti raffinati e intelligenti.
Accanto al ristorante, il progetto Under-Study unisce café, mercato gourmet e scuola di cucina, valorizzando prodotti artigianali locali e masterclass per tutti i livelli. PRESS e Under-Study incarnano la Napa Valley contemporanea: radicata nella tradizione, ma aperta all’innovazione e alla cultura gastronomica come forma di narrazione e appartenenza.
Auro
Nel Four Seasons Resort Napa Valley, tra le vigne di Calistoga, Auro rappresenta l’eccellenza della nuova cucina californiana. Alla guida dello chef Rogelio Garcia, premiato con la sua prima stella Michelin nel 2023, il ristorante offre un menu degustazione stagionale di sei portate, dove piatti come ravioli di mais dolce con burro affumicato e shiso e manzo dry-aged con scalogni caramellati e jus di miso fondono tecnica, leggerezza e materia prima locale. I dolci, tra cui la tarte al limone Meyer con crema di latticello e meringa bruciata, completano l’esperienza con equilibrio e finezza.
La carta dei vini, curata dal wine director Derek Stevenson e dal director of food & beverage Giovanni Iannuzzi, è una vera enciclopedia liquida: centinaia di referenze tra Napa Valley e grandi nomi del Vecchio Mondo, con focus su annate storiche, piccoli produttori biodinamici e selezioni italiane di Trentino, Piemonte, Toscana e Friuli.
I percorsi degustazione “Classico” e “Raro” garantiscono un abbinamento coerente e armonico, facendo di Auro una tappa imperdibile per vivere il lusso contemporaneo della Napa Valley, dove natura, estetica e visione gastronomica si incontrano.
Cadet
Cadet Wine & Beer Bar è un’oasi anticonvenzionale, un luogo dove il vino si gusta con leggerezza e curiosità. Fondato da Colleen Fleming e Aubrey Bailey, il bar è diventato un punto di riferimento per sommelier, vignaioli e appassionati, grazie a un’atmosfera vivace e informale: luci basse, arredi vintage, vinili e un servizio accogliente creano un’esperienza autentica e spontanea.
La selezione alla mescita è in continuo cambiamento, con etichette che spaziano dai vignaioli indipendenti della Napa Valley a piccoli produttori di Francia, Italia, Austria e Spagna, includendo Orange Wine, Champagne di récoltants, birre artigianali e saké selezionati.
Tra eventi improvvisati e serate dedicate ai produttori, Cadet riesce a unire cultura del vino e socialità, trasformando ogni calice in un’occasione di scoperta e connessione. In un contesto dominato dai grandi Cabernet, Cadet rappresenta una deviazione fresca, ironica e sorprendente, dove il vino è festa, condivisione e curiosità.
Troubadour
A Healdsburg, Troubadour Bread & Bistro è uno dei progetti più interessanti della Sonoma contemporanea. Fondato nel 2022 da Sean McGaughey e Melissa Yanc, entrambi con esperienza al tre stelle SingleThread, il locale unisce la tradizione della boulangerie artigianale diurna con la raffinatezza di un bistrot serale, Le Dîner, intimo e luminoso.
Il menu degustazione, in cinque portate, segue la stagionalità e valorizza ingredienti locali con un approccio franco-californiano sobrio e tecnico. Tra le specialità: tartare di Wagyu con tuorlo d’uovo curato, anatra all’arancia con agrumi locali e dessert alla pesca e mandorla.
La carta dei vini, curata da Garrett Rehl, propone produttori locali a basso intervento, selezioni borgognone di grande finezza e bollicine francesi sottili, pensate per accompagnare senza sovrastare.
Dove dormire
La Napa Valley si vive con la pelle, con il respiro, con il battito lento del cuore. E scegliere dove dormire significa decidere come vivere questa esperienza. Da una parte il silenzio di Milliken Creek Inn, dove ogni dettaglio parla di quiete e cura. Dall’altra, la scenografia perfetta del Four Seasons, dove il vino si intreccia con l’arte dell’ospitalità. In entrambi i casi, si tratta di molto più di un soggiorno: è un’immersione nella cultura del luogo, nella sua lentezza, nella sua generosità. In questi due indirizzi iconici, la notte non segna la fine della giornata. È l’inizio di un nuovo modo di sentire Napa Valley. E di portarsela dentro, anche quando si torna a casa.
Milliken Creek Inn
A pochi minuti dal centro di Napa, Milliken Creek Inn è un boutique hotel adults-only immerso nella natura rigogliosa del Silverado Trail, un rifugio intimo e riservato con sole 11 suite affacciate sul fiume Napa. Ogni camera è pensata come un nido privato, con caminetti a legna, vasche oversize, docce all’aperto, lenzuola di cotone egiziano, prodotti di alta gamma e terrazze private per sorseggiare un bicchiere di vino in totale tranquillità.
La colazione gourmet à la carte si può gustare in suite, in terrazza o sul prato lungo il fiume, con proposte che spaziano da muffin freschi, avocado toast, yogurt locale e granola fatta in casa, accompagnati da tè artigianali e caffè di microtorrefazione. Al tramonto, l’aperitivo riservato agli ospiti diventa un momento speciale, con vini di piccole cantine locali, formaggi, pane, frutta e chutney selezionati.
Il Milliken Creek Inn offre esperienze su misura: wine concierge privato, tour in elicottero sopra Napa e Sonoma, picnic gourmet tra le vigne e massaggi in-suite. Il servizio è discreto, personalizzato e profondamente umano. Qui il soggiorno non è solo una pausa, ma un ritorno al silenzio, alla bellezza e alla qualità del tempo, rendendo ogni visita un’esperienza memorabile e difficilmente dimenticabile.
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