L'Agnello Gallese
sbarca a Milano
Qualità Igp
attenta
alla biodiversità
L’Ente di promozione delle carni rosse gallesi Hcc Meat Promotion Wales ha voluto far conoscere le qualità della carne di agnello nel corso di un incontro alla Macelleria Equina Pellegrini di Milano.
Nel comparto dell’industria delle carni, la cui qualità oggi ha raggiunto livelli decisamente elevati, la filosofia dell’Agnello Gallese ha trovato una sua collocazione ben precisa. Oggi il termine gallese è sinonimo di un impegno chiaro: mantenere ciò che promette. Questo principio ha permesso alla carne ovina gallese di essere riconosciuta e apprezzata per le sue indiscusse qualità organolettiche e per la sua provenienza garantita (Igp), diventando oggi un marchio rinomato a livello mondiale, sinonimo di un comparto dinamico e all’avanguardia.
Come nei bovini, infatti, anche i tagli ovini differiscono da Paese a Paese per tradizione e cultura gastronomica, rendendo talvolta difficile anche la stessa traduzione del termine. «Sono stato recentemente in Galles - ha spiegato Giorgio Pellegrini - dove ho avuto conferma della grande tradizione macellaia d’oltremanica. In modo particolare, ho avuto il piacere di constatare che la carcassa ovina viene sezionata in molteplici tagli, proprio come accade per i bovini, a differenza di quanto facciamo in Italia dove parliamo principalmente di anteriore, posteriore e costolette».
Le motivazioni sono da ricondursi a svariate ragioni, a cominciare dalla tradizione gastronomica. Se in Italia la carne d’agnello viene consumata principalmente durante le festività e cucinata perlopiù al forno, eccezion fatta per alcune regioni del Centro-Sud del Paese dove la carne ovina dà vita a specialità molto rinomate (abbacchio, scottadito, agnello alla sarda, solo per citarne alcune), in Galles l’agnello si cucina tutto l’anno e viene preparato in moltissime varianti. Alla domanda del mercato, quindi, l’industria ha saputo rispondere perfezionando i tagli di carne, sia in termini di assortimento che di confezionamento.
Il taglio particolare della carne gallese
Per spiegare le rinomate caratteristiche del prodotto, sono stati coinvolti due macellai d’eccezione: Giorgio Pellegrini, titolare dell’omonima macelleria e presidente dell’Associazione Macellai Milano, e Marc McArdle macellaio gallese, che in una lezione a quattro mani hanno illustrato la differenza fra i tagli ovini di origine gallese e quelli tipici italiani.Come nei bovini, infatti, anche i tagli ovini differiscono da Paese a Paese per tradizione e cultura gastronomica, rendendo talvolta difficile anche la stessa traduzione del termine. «Sono stato recentemente in Galles - ha spiegato Giorgio Pellegrini - dove ho avuto conferma della grande tradizione macellaia d’oltremanica. In modo particolare, ho avuto il piacere di constatare che la carcassa ovina viene sezionata in molteplici tagli, proprio come accade per i bovini, a differenza di quanto facciamo in Italia dove parliamo principalmente di anteriore, posteriore e costolette».
Le motivazioni sono da ricondursi a svariate ragioni, a cominciare dalla tradizione gastronomica. Se in Italia la carne d’agnello viene consumata principalmente durante le festività e cucinata perlopiù al forno, eccezion fatta per alcune regioni del Centro-Sud del Paese dove la carne ovina dà vita a specialità molto rinomate (abbacchio, scottadito, agnello alla sarda, solo per citarne alcune), in Galles l’agnello si cucina tutto l’anno e viene preparato in moltissime varianti. Alla domanda del mercato, quindi, l’industria ha saputo rispondere perfezionando i tagli di carne, sia in termini di assortimento che di confezionamento.
Ma non è solo una questione di tradizione gastronomica, anche i numeri della produzione contano. «Grazie alle sue condizioni ideali, il Galles conta circa 11 milioni di ovini. Non stupisce quindi che il Galles sia conosciuto in tutto il mondo per la sua carne di agnello” afferma Jeff Martin, responsabile Italia Hcc. «Qui si alleva il più alto numero di ovini rispetto a qualsiasi altra regione d'Europa e in nessun altro paese la carne ovina riveste un ruolo così determinante nella cucina, nella cultura e nella società, impiegando migliaia di persone in tutto il Galles».
Da non dimenticare che anche gli animali sono diversi: l’agnello italiano si aggira sui 5-7 kg, mentre l’agnello Galles è più grande, arrivando fino a 14kg di peso, dai quali è possibile ricavare tagli più ‘carnosi’, diversi e consistenti.
L’incontro è stato anche l’occasione per parlare di un tema di grande attualità: la sostenibilità legata alla produzione di carne. «Il rispetto dell’ambiente e la garanzia di una produzione sostenibile sono i messaggi che i consumatori vogliono sempre più sentire», ha concluso Martin. «Oggi il consumatore può scegliere fra diversi tipi di carne provenienti da tutto il mondo: è importante per noi far sapere che con le buone pratiche agricole messe in atto in Galles si promuove la biodiversità, producendo allo stesso tempo carne di alta qualità che il consumatore può essere orgoglioso di acquistare»
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