Pasticcerie AMPI,
nuove aperture
tra restyling
e brand image
Se la qualità della pasticceria a firma AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani) è fondamentale e imprescindibile, è il saper essere innovativi, pragmatici e sperimentatori a fare la differenza sul mercato. In autunno, nel giro di poche settimane, si sono tenute ben quattro inaugurazioni di nuove pasticcerie di Maestri AMPI.
Il mondo della pasticceria è sempre più dinamico e in fermento, non solo nell’offerta dei prodotti e nella stagionalità di alcune collezioni dolci, ma come per la moda o la ristorazione, anche nella location dove sono consumati o offerte le creazioni dolci il design conta sempre di più. Dallo studio degli spazi a quello della comunicazione interna allo store, dalla progettazione del laboratorio all’installazione di ogni attrezzatura, dietro alla decisione di rinnovare gli spazi o progettarne di nuovi c’è molto lavoro.
Macchinari e attrezzature del laboratorio sono per lo più in acciaio; banchi e vetrine, siano queste a pozzetto o a isola, sono studiati a regola d’arte e spesso realizzati ad hoc. Tecnologia e design sono impiegati in ugual misura, con considerazioni anche di ergonomia e flussi di lavoro, essendo il laboratorio il cuore del lavoro non solo del pasticcere AMPI ma anche dei suoi aiuti e assistenti, un team di lavoro che in alcuni casi supera la dozzina di persone.
I colori e la loro influenza sulla creatività sono impiegati per caratterizzare il laboratorio in cui passa la maggior parte della giornata il Maestro AMPI, mentre il modo in cui presentare il prodotto di pasticceria al pubblico è parte fondamentale della sua esperienza di consumo e segue altre logiche. Chi vuole riprodurre un ambiente familiare, accogliente e un’atmosfera coinvolgente nei colori del verde acqua; chi intende dare una impronta più moderna, con specchi retroilluminati, dettagli oro, volte a soffitto stondate che avvolgono il cliente al tavolo; altri ancora preferiscono la forza dei colori fluo, il fucsia e il nero attraverso una rivisitazione moderna di elementi pop eleganti. Anche l’illuminazione è impiegata in questo senso: luci puntuali per il retro banco sui dolci che vengono valorizzati come gioielli, lampade decorative per illuminare i tavoli, luce diffusa per vetrine e corridoi. Dal design del locale traspare molta della personalità del Maestro che “abita” quel luogo.
Tra i passaggi fondamentali e più critici in una nuova pasticceria c’è senza dubbio la selezione del locale: la città e la sua “ricettività” dolce, il posizionamento e la visibilità del locale, le abitudini dei clienti. Giancarlo Cortinovis ha confermato la sua città (Bergamo) come sede della sua rinnovata pasticceria; Iginio Massari ha scelto Torino, adiacente alla centralissima piazza San Carlo, per la sua “Galleria Iginio Massari”; Sebastiano Caridi si è innamorato del Palazzo delle Esposizioni di Bologna (“volete mettere mangiare un mignon straordinario davanti a un Fontana?”); e Roberto Rinaldini ha aperto allo spazio arrivi dell’aeroporto di Linate una location perfetta per ogni viaggiatore.
Oltre al design del locale, spesso il progetto coinvolge anche il re-branding con logo e marchio rivisitati affinché siano coerenti con il nuovo concetto estetico. Nel caso del Maestro dei Maestri, il logo ne è risultato ringiovanito e più moderno, «perché Torino - spiega Igino Massari - è capitale di gusto, eleganza e ricercatezza». Nell’ottica dell’apertura del nuovo locale, anche l’immagine, o “brand image”, subisce un restyling, non solo il logo, ma anche l’immagine coordinata, con la produzione di set grafici per accompagnare e distinguere le linee di prodotto come caffetteria, torte da cerimonia, dolci da prima colazione, cioccolateria, gelateria, produzione salata, catering, ecc., con nuove confezioni, scatole per i dolci da viaggio e confezioni per i grandi lievitati. Un logo e due colori a volte non bastano per realizzare una forte immagine che rappresenti la propria attività. Il brand spesso ha bisogno di elementi di supporto per poter rimanere impresso nelle menti dei propri consumatori, che su questo tema sono sempre più esigenti.
I nuovi negozi dei Maestri AMPI
Pasticceria Cortinovis a Ranica (Bg)
Macchinari e attrezzature del laboratorio sono per lo più in acciaio; banchi e vetrine, siano queste a pozzetto o a isola, sono studiati a regola d’arte e spesso realizzati ad hoc. Tecnologia e design sono impiegati in ugual misura, con considerazioni anche di ergonomia e flussi di lavoro, essendo il laboratorio il cuore del lavoro non solo del pasticcere AMPI ma anche dei suoi aiuti e assistenti, un team di lavoro che in alcuni casi supera la dozzina di persone.
Pasticceria Galleria Iginio Massari a Torino
I colori e la loro influenza sulla creatività sono impiegati per caratterizzare il laboratorio in cui passa la maggior parte della giornata il Maestro AMPI, mentre il modo in cui presentare il prodotto di pasticceria al pubblico è parte fondamentale della sua esperienza di consumo e segue altre logiche. Chi vuole riprodurre un ambiente familiare, accogliente e un’atmosfera coinvolgente nei colori del verde acqua; chi intende dare una impronta più moderna, con specchi retroilluminati, dettagli oro, volte a soffitto stondate che avvolgono il cliente al tavolo; altri ancora preferiscono la forza dei colori fluo, il fucsia e il nero attraverso una rivisitazione moderna di elementi pop eleganti. Anche l’illuminazione è impiegata in questo senso: luci puntuali per il retro banco sui dolci che vengono valorizzati come gioielli, lampade decorative per illuminare i tavoli, luce diffusa per vetrine e corridoi. Dal design del locale traspare molta della personalità del Maestro che “abita” quel luogo.
Pasticceria Sebastiano Caridi a Bologna
Tra i passaggi fondamentali e più critici in una nuova pasticceria c’è senza dubbio la selezione del locale: la città e la sua “ricettività” dolce, il posizionamento e la visibilità del locale, le abitudini dei clienti. Giancarlo Cortinovis ha confermato la sua città (Bergamo) come sede della sua rinnovata pasticceria; Iginio Massari ha scelto Torino, adiacente alla centralissima piazza San Carlo, per la sua “Galleria Iginio Massari”; Sebastiano Caridi si è innamorato del Palazzo delle Esposizioni di Bologna (“volete mettere mangiare un mignon straordinario davanti a un Fontana?”); e Roberto Rinaldini ha aperto allo spazio arrivi dell’aeroporto di Linate una location perfetta per ogni viaggiatore.
Roberto Rinaldini a Milano Linate
Oltre al design del locale, spesso il progetto coinvolge anche il re-branding con logo e marchio rivisitati affinché siano coerenti con il nuovo concetto estetico. Nel caso del Maestro dei Maestri, il logo ne è risultato ringiovanito e più moderno, «perché Torino - spiega Igino Massari - è capitale di gusto, eleganza e ricercatezza». Nell’ottica dell’apertura del nuovo locale, anche l’immagine, o “brand image”, subisce un restyling, non solo il logo, ma anche l’immagine coordinata, con la produzione di set grafici per accompagnare e distinguere le linee di prodotto come caffetteria, torte da cerimonia, dolci da prima colazione, cioccolateria, gelateria, produzione salata, catering, ecc., con nuove confezioni, scatole per i dolci da viaggio e confezioni per i grandi lievitati. Un logo e due colori a volte non bastano per realizzare una forte immagine che rappresenti la propria attività. Il brand spesso ha bisogno di elementi di supporto per poter rimanere impresso nelle menti dei propri consumatori, che su questo tema sono sempre più esigenti.
I nuovi negozi dei Maestri AMPI
- Pasticceria Cortinovis: in via Marconi 109 a Ranica (Bg), inaugurata il 29 settembre dopo tre mesi di forte restyling del locale e del laboratorio.
- Pasticceria Galleria Iginio Massari: in piazza CLN 232 a Torino, un locale su due piani, con 70 posti a sedere, inaugurato il 28 ottobre, dal concept innovativo.
- Pasticceria Sebastiano Caridi: dal 24 ottobre a Palazzo Fava, in via Manzoni 2 a Bologna, un nuovo locale per un nuovo progetto che lega arte e food.
- Roberto Rinaldini: dal 27 ottobre agli arrivi dell’aeroporto di Milano Linate il Maestro riminese firma il suo settimo punto vendita, un corner di 120 mq.
- Italiaatavola
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