sabato 18 aprile 2020

Contagiati dopo la guarigione In Corea del Sud sono già 163

Contagiati dopo 

la guarigione
In Corea del Sud 

sono già 163


Gli scienziati stanno studiando un fenomeno nuovo, che potrebbe aprire scenari inediti e che inizia a preoccupare il mondo. Il virus potrebbe dunque non essere sconfitto nemmeno dopo averlo contratto una prima volta.

Corea Sud, si sono riammalati 163 pazienti guariti
Molti scienziati stanno studiando quello che sta succedendo in queste ore in Corea del Sud, dove 163 persone che erano riuscite a battere il coronavirus guarendo completamente si sarebbero riammalate. Questo fenomeno, spiega la Cnn che ha riportato la notizia, preoccupa a livello mondiale, inclusa la stessa Corea del Sud, dove adesso il virus sembra essere sotto controllo. Secondo il Centro sudcoreano per il controllo e la prevenzione delle malattie (KCDC), che ha diffuso questi dati, la percentuale delle persone che risultano di nuovo positive dopo essere guarite è bassa, circa il 2,1%, ma non è chiaro quante delle 7.829 persone guarite siano state sottoposte nuovamente al test.

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Il virus torna a preoccupare la Corea del Sud

Negli Usa oltre 37mila morti. Trump: "Vittime saranno meno del previsto"
Gli Stati Uniti hanno superato i 700mila casi confermati di coronavirus, con il numero delle vittime che sale a oltre 37mila, secondo i dati della Johns Hopkins University. Il Paese rimane così il primo sia per numero di contagi che per quello di morti. Ma il presidente Donald Trump, nelle ultime ore, ha assicurato: i morti saranno circa 60-65mila, "molti meno quindi di quelli previsti", ricordando che le stime parlavano di una cifra tra i 100mila e i 240mila

A Wuhan 500 persone curate con plasma di pazienti guariti
Oltre 500 contagiati da Covid-19 sono stati curati a Wuhan con plasma raccolto dai pazienti guariti. Lo hanno reso noto le autorità locali cinesi. Secondo Wang Lan, responsabile del Wuhan Blood Center, il centro ha finora raccolto quasi 380.000 millilitri di plasma da 1.101 persone guarite dal coronavirus per assistere i pazienti ancora in cura. Le sacche di plasma, ha spiegato Wang, sono state inviate a 13 ospedali designati per accogliere i pazienti positivi al Covid-19.

In Iran oltre 5000 morti
Il numero di morti provocati dal coronavirus in Iran ha superato oggi la soglia dei 5.000: lo ha reso noto il ministero della Sanità precisando che i decessi nel Paese hanno raggiunto quota 5.031, con un aumento di 73 vittime nelle ultime 24 ore. Allo stesso tempo, sono stati registrati 1.374 nuovi casi, che portano questo bilancio a quota 80.868. Le persone guarite sono 55.987 mentre 3.513 pazienti versano in condizioni critiche.

Mille morti in Africa
Ha superato la soglia di mille il numero di morti ufficialmente attribuiti al coronavirus in Africa, salendo un gradino che potrebbe essere il primo di ben 300 altri simili. La cifra ufficiale dei decessi aggiornata a sabato mattina (1.016) è stata fornita sui propri social da Africa Cdc, un'istituzione tecnico-sanitaria dell'Unione africana che raccoglie i dati dichiarati dai 54 Stati del continente, quasi tutti (52) alle prese col Covid-19. L'area più colpita con 8.746 contagi è il Nord Africa e il Paese con il maggior numero di casi è lo Stato più popoloso, l'Egitto (2.844 e 205 decessi), mentre quello in cui ci sono più morti (364) è l'Algeria.

Aumentano i contagi in America Latina: oltre 90mila persone positive
Oltre 4.200 persone sono morte nelle 34 nazioni e territori latinoamericani. Il Paese più colpito è il Brasile, seguito da Peru e Cile. A Rio De Janeiro si sta costruendo una struttura per contenere i contagiati, ovunque si procede alla igienizzazione delle città.

Coronavirus, 888 nuovi morti in Gran Bretagna, in totale 15.464
Il bilancio delle vittime per il coronavirus nel Regno Unito aumenta di 888 morti, portando il numero totale dei decessi nel Paese a 15.464. Lo riferisce il ministero della Sanità britannico.

In Irlanda appiattita la curva dei contagi
L'Irlanda ha "appiattito con successo la curva" della trasmissione del coronavirus e non prevede più un picco di infezioni. Lo ha dichiarato il direttore sanitario, Tony Holohan. "Pensiamo di aver appiattito la curva così tanto che non c'è alcun picco. Pensiamo di poter proseguire a un livello basso e ridurlo ulteriormente", ha proseguito. Secondo il medico, l'adesione a livello nazionale al lockdown, in vigore fino al 5 maggio, ha "salvato già centinaia di vite e ricoveri in terapia intensiva". In Irlanda sono stati registrati 530 decessi legati al Covid-19 e 13.980 casi confermati, secondo i dati del dipartimento della Sanità
ITALIAATAVOLA
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