Gli autonomi
possono sorridere
Entro il 17 aprile
ecco i 600 euro
Verso la cancellazione delle imposte di marzo e aprile per le piccole imprese. Nessuna novità (e soldi) invece per la cassa integrazione in deroga, anche se si da per certa una proroga. Fra le Regioni più in ritardo sulla Cig c'è la Lombardia che ha spacciato per suo l'accordo nazionale perchè le banche anticipino i soldi dell'Inps .
Le imprese italiane sono tutte con il fiato sospeso non solo in attesa di capire come e quando si potrà ripartire, ma anche per via di sostegni economici e fiscali ancora da definire (e accertarsi che verranno effettivamente rispettati). La notizia di oggi è che le tasse e i contributi sospesi a marzo e aprile potrebbero essere abbonati agli esercizi commerciali e alle piccole attività costrette a fermarsi dai decreti del governo. Negozi, bar, ristoranti, artigiani potrebbero dunque non dover più versare le imposte e ritenute sospese in questi due mesi.
I tecnici ne stanno discutendo al fine di mettere a disposizione degli imprenditori aiuti immediati, una forma di liquidità a fondo perduto, a chi ha dovuto abbassare la saracinesca per via della pandemia. Il piano B (meno facile) è di stornare dal prestito automatico fino a 25mila euro ottenibile in banca i costi dell’affitto e delle bollette, che quindi non andrebbero restituiti, ma sarebbero a carico dello Stato.
Il nuovo decreto per l’economia dovrebbe essere varato entro la fine del mese. Con esso arriverà anche il potenziamento del bonus da 600 euro per autonomi e professionisti. Salirà a 800 euro e dovrebbe essere pagato per aprile e maggio in automatico, cioè senza la necessità di presentare una nuova richiesta, a chi ha già ottenuto i 600 euro di marzo. Palazzo Chigi ha comunicato che l’accredito di 600 euro per il primo milione di domande accolte di bonus per autonomi e professionisti avverrà tra domani e il 17 aprile. Si tratta delle richieste presentate tra il 1° e il 2 aprile (in tutto finora ne sono arrivate 4 milioni). Sono invece 660mila (per 75 miliardi) le domande accolte di moratoria sui prestiti e sui mutui presentate da imprese e famiglie.
Verranno inoltre prorogati gli ammortizzatori sociali, compresa la cassa integrazione in deroga, per la quale però c'è l'incertezza più totale perchè alcune regioni, a cui spetta per competenza, e non per scelta come aveva lasciato intendere il Governatore lombardo Fontana, non hanno ancora provveduto a passare all'Inps gli elenchi degli aventi diritto. Fra quelle più in ritardo ci sarebbe fra l'altro proprio la Lombardia che si è inventata un'altra bugia come quella di un suo intervento per fare avere dalle banche un anticipo, cosa che deriva invece da un accordo nazionale Abi-sindacati.
Capitolo Reddito di emergenza: si ipotizzano 400-500 euro per due mesi, alle famiglie che autodichiarino di non avere entrate (redditi da lavoro, pensioni, sussidi e altre indennità) né rendite. Entrano in gioco dunque i “lavoratori in nero” che sono rimasti fuori dalla prima ondata di aiuti. Il prossimo decreto potrebbe mettere in campo almeno altri 30 miliardi, di cui una decina verranno dai fondi della programmazione Ue mentre il resto da maggior deficit.
Prosegue intanto il negoziato in Europa, dove si registra il pressing del commissario per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, e del presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, a favore degli Eurobond. «Il piano per la rinascita, con il Recovery Fund, non può aspettare che la pandemia sia finita. È il tempo delle scelte», dice Gentiloni. Gli Eurobond, aggiunge Centeno, puntano «ad assicurare che, una volta finita l’emergenza sanitaria, la ripresa sia forte, bilanciata e inclusiva».
Autonomi ecco il bonus
I tecnici ne stanno discutendo al fine di mettere a disposizione degli imprenditori aiuti immediati, una forma di liquidità a fondo perduto, a chi ha dovuto abbassare la saracinesca per via della pandemia. Il piano B (meno facile) è di stornare dal prestito automatico fino a 25mila euro ottenibile in banca i costi dell’affitto e delle bollette, che quindi non andrebbero restituiti, ma sarebbero a carico dello Stato.
Il nuovo decreto per l’economia dovrebbe essere varato entro la fine del mese. Con esso arriverà anche il potenziamento del bonus da 600 euro per autonomi e professionisti. Salirà a 800 euro e dovrebbe essere pagato per aprile e maggio in automatico, cioè senza la necessità di presentare una nuova richiesta, a chi ha già ottenuto i 600 euro di marzo. Palazzo Chigi ha comunicato che l’accredito di 600 euro per il primo milione di domande accolte di bonus per autonomi e professionisti avverrà tra domani e il 17 aprile. Si tratta delle richieste presentate tra il 1° e il 2 aprile (in tutto finora ne sono arrivate 4 milioni). Sono invece 660mila (per 75 miliardi) le domande accolte di moratoria sui prestiti e sui mutui presentate da imprese e famiglie.
Verranno inoltre prorogati gli ammortizzatori sociali, compresa la cassa integrazione in deroga, per la quale però c'è l'incertezza più totale perchè alcune regioni, a cui spetta per competenza, e non per scelta come aveva lasciato intendere il Governatore lombardo Fontana, non hanno ancora provveduto a passare all'Inps gli elenchi degli aventi diritto. Fra quelle più in ritardo ci sarebbe fra l'altro proprio la Lombardia che si è inventata un'altra bugia come quella di un suo intervento per fare avere dalle banche un anticipo, cosa che deriva invece da un accordo nazionale Abi-sindacati.
Capitolo Reddito di emergenza: si ipotizzano 400-500 euro per due mesi, alle famiglie che autodichiarino di non avere entrate (redditi da lavoro, pensioni, sussidi e altre indennità) né rendite. Entrano in gioco dunque i “lavoratori in nero” che sono rimasti fuori dalla prima ondata di aiuti. Il prossimo decreto potrebbe mettere in campo almeno altri 30 miliardi, di cui una decina verranno dai fondi della programmazione Ue mentre il resto da maggior deficit.
Prosegue intanto il negoziato in Europa, dove si registra il pressing del commissario per gli Affari economici, Paolo Gentiloni, e del presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, a favore degli Eurobond. «Il piano per la rinascita, con il Recovery Fund, non può aspettare che la pandemia sia finita. È il tempo delle scelte», dice Gentiloni. Gli Eurobond, aggiunge Centeno, puntano «ad assicurare che, una volta finita l’emergenza sanitaria, la ripresa sia forte, bilanciata e inclusiva».
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