Le agenzie viaggi
chiedono aiuto
La Lega:
«Serve un miliardo»
Circa 200 rappresentanti della categoria hanno manifestato in Sardegna, per chiedere fondi e agevolazioni. Matteo Salvini e Gian Marco Centinaio: «Le briciole non bastano, il Governo si svegli».
Agenzie di viaggio e tour operator sono tornati in piazza questa mattina a Cagliari per chiedere più aiuti al Governo dopo due mesi di stop e con una stagione ormai alle porte che si preannuncia magra per le tasche dell’intera categoria. Quella di oggi è solo l’ultima delle iniziative e degli appelli lanciati a più riprese in queste settimane alla politica per chiedere di risollevare il comparto attraverso fondi e agevolazioni.
Al fianco delle agenzie di viaggio e dei tour operator si sono schierati il leader della Lega Matteo Salvini e l’ex ministro dell’Agricoltura e del Turismo, Gian Marco Centinaio, che hanno dichiarato: «Servono fondi immediati per tour operator e agenzie viaggi: almeno un miliardo, anziché le briciole dei 25 milioni previsti dal governo. Il settore meriterebbe un decreto immediato con nuove risorse. Governo, sveglia!».
Oggi a Cagliari Si sono ritrovate circa duecento persone, tutte con mascherine e distanziate secondo le norme anti-Covid e hanno lamentato di non aver ancora ricevuto la cassa integrazione e la chiedono almeno fino a dicembre. Hano un contributo a fondo perduto di cinquemila euro a testa per far ripartire il settore, ma anche sgravi fiscali e cancellazione delle imposte. italiaatavola
La protesta dei tour operator
Al fianco delle agenzie di viaggio e dei tour operator si sono schierati il leader della Lega Matteo Salvini e l’ex ministro dell’Agricoltura e del Turismo, Gian Marco Centinaio, che hanno dichiarato: «Servono fondi immediati per tour operator e agenzie viaggi: almeno un miliardo, anziché le briciole dei 25 milioni previsti dal governo. Il settore meriterebbe un decreto immediato con nuove risorse. Governo, sveglia!».
Oggi a Cagliari Si sono ritrovate circa duecento persone, tutte con mascherine e distanziate secondo le norme anti-Covid e hanno lamentato di non aver ancora ricevuto la cassa integrazione e la chiedono almeno fino a dicembre. Hano un contributo a fondo perduto di cinquemila euro a testa per far ripartire il settore, ma anche sgravi fiscali e cancellazione delle imposte. italiaatavola
© Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento