Le incertezze sul green pass
Idubbi sul green pass e i timori per l’impatto della variante Delta non danno tregua al turismo che, dopo un 2020 complicatissimo e i primi sei mesi del 2021 che hanno goduto di poche libertà, non sembra aver ancora agganciato una solida ripresa. Soprattutto nelle città d’arte dove a pesare è in primo luogo l’assenza dei visitatori stranieri.
Italiani al mare e stranieri che non arrivano mettono in difficoltà le città d'arte
È il caso, per esempio, di Firenze: «Più che disdette mancano proprio le prenotazioni. Il guaio è che non siamo assolutamente in grado di prevedere cosa succederà a settembre o ottobre», ha affermato a La Nazione Giancarlo Carniani, presidente di Confindustria Alberghi Firenze. A breve termine, calma piatta. Forse troppa. «È più facile che i turisti prenotino per il 2022 che per adesso», ha proseguito Carniani rivelando che le richieste per maggio e giugno dell’anno prossimo già iniziano a emergere. Tanto che il bilancio per la Città Metropolitana di Firenze parla chiaro: 318mila arrivi e 774mila pernottamenti nel primo semestre 2021 che significa -33,7% e 41,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (che aveva comunque quasi goduto di tre mesi di libertà in più prima che scattasse il lockdown). In termini assoluti si parla di 161mila turisti e 574mila pernottamenti in meno. In particolare, rispetto al primo trimestre 2020, da gennaio a marzo 2021 i turisti stranieri sono calati del -70,7%. Certo, il mercato interno tiene. Ma la meta preferita dagli italiani in vacanza nel 2021 è il mare.
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