Restyling per Loacker:
Se metti cose buone nel prodotto esce un prodotto buono. È questa la filosofia che guida Loacker, lo storico marchio altoatesino di wafer e cioccolato. Un esempio di imprenditoria familiare di successo iniziato in una piccola pasticceria di Bolzano nel 1925, quasi un secolo fa. E che oggi si rinnova con un restyling del marchio, nuove ricette e diversi progetti di sostenibilità, per prodotti destinati ai consumatori di più di 100 Paesi.
Controllo sulla filiera per un prodotto di alta qualità
L’azienda, che impiega oltre mille persone, propone da sempre prodotti senza aromi, coloranti o conservanti. Dispone di proprie filiere produttive e usa nocciole esclusivamente italiane, latte di produzione propria o conferito dagli allevatori della zona e controlla direttamente processi produttivi e sostenibilità delle materie prime coltivate all estero, come cacao e vaniglia. Un'attenzione per la qualità che si rinnova da tre generazioni. Lo spiega dallo stabilimento a mille metri di altezza di Auna di Sotto, sullo sfondo del monte Scilliar, il vicepresidente del Consiglio di amministrazione e responsabile dell' innovazione dell azienda, Andreas Loacker, nipote del fondatore Alfons: «Mio papà ha detto sempre, quando tu metti dentro delle materie prime buone può uscire solo un prodotto buono. Questa è un po la filosofia che seguiamo ancora oggi e ci divertiamo, anche con tanto entusiasmo, a ricercare l'ultimo tocco di gusto, rotondo, ogni giorno. Adesso con grande impegno con tutto il cambiamento di ricetta abbiamo cercato di equilibrarla ancora di più, nel senso che abbiamo messo più gusto, abbiamo messo dentro più materie prime, per esempio più nocciole nella Napolitana, e meno dolce, con meno zucchero. E quindi esalta ancora di più il gusto specifico del prodotto».
Aumenta la sostenibilità: -15% di plastica nelle confezioni
La riduzione dell uso di plastica è uno dei punti qualificanti della nuova campagna “Più che buono”, che si aggiunge allo slogan “Loacker che bontà” con il quale i wafer altoatesini sono conosciuti nel mondo. Lo spiega Yvonne Profanter, responsabile comunicazione dell azienda. «Beh in effetti è un mitico claim, ci tengo a dire che ovviamente rimarrà il nostro slogan. Però “più che buono” è una conferma del percorso intrapreso cento anni fa, con la storia di Loacker. Con “Più che buono” vogliamo dire che offriamo oggi al consumatore non solo più gusto, perché mettiamo più materie prime buone e meno zucchero ma anche più sostenibilità, con tutti i nostri progetti, ma anche il nostro sforzo di cercare di ridurre la plastica nelle confezioni, che si è ridotta del 15%, ben 120 tonnellate all anno che risparmiamo in termini di plastica», ha ricordato Andreas Loacker.
Sostenibilità per Loacker significa non solo riduzione degli sprechi ma anche puntare a un approvvigionamento sulla base di criteri di responsabilità sociale, attraverso il passaggio diretto dal contadino al consumatore e un equo compenso per i coltivatori. E l azienda lo fa con diversi progetti in Madagascar, Costa d Avorio ed Ecuador.(AskaNews)
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