Small Giants: gli insetti il cibo del futuro? Forse serve più coraggio
(di tutti)
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Francesco Majno ed Edoardo Imparato |
Da fine 2023, l'Ue ha autorizzato la vendita di cibo a base di insetti in Italia, ma il settore è ancora agli inizi. Small Giants, azienda fondata da Edoardo Imparato e Francesco Majno, sta cercando di farlo crescere con snack a base di farina di grillo. L'interesse per questi alimenti c'è (ed è forte), ma manca l'abitudine, condizionata soprattutto dalla poca offerta
Redattore
Dalla fine di dicembre 2023, l'Unione europea ha autorizzato la commercializzazione in Italia di prodotti alimentari contenenti quattro tipologie di insetti (larva gialla, locusta migratoria, grillo domestico e verme della farina minore), aprendo nuove prospettive per la nostra cucina. Nel mondo, oltre due miliardi di persone consumano già abitualmente questi alimenti, apprezzati sia per il loro profilo nutrizionale sia per la sostenibilità ambientale. In Italia, invece, si tratta di un mercato in fase iniziale, ma in costante crescita. Per comprendere meglio come si sta sviluppando questo settore, abbiamo parlato con Francesco Majno, co-fondatore - insieme a Edoardo Imparato - di Small Giants, azienda specializzata in prodotti proteici a base di farina di grillo come snack, barrette e pasta.
Small Giants: l'idea, i primi passi e il mercato italiano oggi
«L'idea è nata nel 2015, ma il primo prodotto di Small Giants è stato lanciato alla fine del 2020 in Inghilterra» ci racconta Majno, spiegando come l'avventura sia iniziata oltre confine prima di approdare in Italia. «Abbiamo aperto ufficialmente la nostra attività a Milano all'inizio del 2023» aggiunge, ricordando che la presenza concreta sul nostro mercato è dunque piuttosto recente. Nonostante ciò, la crescita sembra essere costante. «Per come lo abbiamo vissuto noi, siamo in costante crescita. Ogni anno riusciamo a raddoppiare le vendite. Ovviamente siamo ancora una realtà piccola, quindi non possiamo essere del tutto rappresentativi dell'intero settore».
«Tuttavia, vediamo un forte interesse e al tempo stesso poca offerta. Il problema, paradossalmente, è proprio questo: se ci fossero più aziende come la nostra, ci sarebbe sicuramente una domanda sufficiente per tutti. Il settore è in crescita, ma rimane ancora piccolo per vari motivi. Quando si introduce un'innovazione alimentare che riguarda prodotti che fino a pochi anni fa non erano nemmeno considerati commestibili in Europa, l'adozione può essere più lenta. Detto ciò, noi vediamo risultati molto positivi e continuiamo a sviluppare nuovi prodotti perché c'è una domanda crescente».
Gli insetti, d'altronde, ricordiamo, presentano un profilo nutrizionale di tutto rispetto. I grilli, per esempio, offrono più proteine del manzo e abbondano di minerali, vitamine (in particolare la preziosa B12), acidi grassi essenziali e antiossidanti naturali. Inoltre, richiedono meno risorse idriche, emettono una quantità di gas serra estremamente ridotta rispetto al bestiame e possono essere allevati in verticale, risparmiando terreno coltivabile. Numeri alla mano, si confermano un'alternativa sostenibile e nutriente, che sta iniziando a incuriosire anche qui in Italia.
Small Giants e gli eventi per promuovere i prodotti a base di farina di grillo
Majno sottolinea poi come la curiosità delle persone superi di gran lunga il presunto tabù. «In realtà, il tabù non è mai stato così forte. Essendo tra i pochi a portare questi prodotti sul mercato, abbiamo avuto modo di osservare direttamente la reazione dei consumatori. Durante gli eventi, il nostro stand è sempre tra i più affollati. Abbiamo visto persone di tutte le età, dai bambini di sei anni alle signore di settanta, in fila per assaggiare gli insetti interi, non solo prodotti come cracker o farine. Il problema principale non è il rifiuto da parte dei consumatori, ma piuttosto la mancanza di occasioni per provare questi prodotti. Se ci fossero più possibilità di assaggio, la diffusione sarebbe ancora più rapida». Lo dimostrano sia la partecipazione di Small Giants all'Artigiano in Fiera, sia l'organizzazione della prima sagra degli insetti a Milano, che ha suscitato molta curiosità tra giornalisti, appassionati e addetti ai lavori.
La volontà di far conoscere questi prodotti passa anche dagli appuntamenti fieristici: «Sicuramente parteciperemo a più fiere. Ad esempio, l'Artigiano in Fiera nel 2025 avrà un'edizione anche in primavera e saremo presenti sia in lì che in inverno. Continueremo a partecipare anche alla fiera "Fa' la cosa giusta" a Milano e alla Maker Faire, l'edizione europea della fiera dell'innovazione che si tiene ogni anno a Roma. Abbiamo inoltre intenzione di riproporre la sagra degli insetti, visto il successo della prima edizione. La prima volta l'evento era più mirato a giornalisti, blogger ed esperti del settore, ma vogliamo aprirlo anche al grande pubblico» spiega Majno.
Il piano di crescita aziendale di Small Giant
Sul fronte della distribuzione, Small Giants ora sta puntando soprattutto sulla vendita diretta: «Abbiamo diversi canali di vendita, ma essendo ancora una realtà piccola dobbiamo concentrarci su alcuni aspetti prioritari. Al momento, il nostro focus principale è l'online e le collaborazioni con divulgatori scientifici e youtuber, come Barbascura. Abbiamo anche un canale distributivo nei negozi fisici e una piccola presenza nell'Horeca, ma non è ancora la nostra priorità. Esistono già delle collaborazioni, ad esempio con Foorban e Cortilia, ma per ora si tratta principalmente della vendita diretta dei nostri prodotti confezionati, più che dell'integrazione in ricette o piatti nei ristoranti» aggiunge, sottolineando la volontà di dare stabilità all'azienda prima di compiere il passo verso la ristorazione.
Tuttavia, qualche esempio di utilizzo c'è già. «Esattamente. Per ora siamo presenti in alcuni hotel, come uno spagnolo che da anni ordina regolarmente i nostri prodotti, ma li utilizzano nella loro forma confezionata. Lo stesso vale per le palestre di arrampicata, soprattutto a Milano, dove le principali strutture vendono i nostri snack proteici. In futuro potremmo espandere l'offerta, ad esempio proponendo non solo cracker proteici con farina di grillo, ma anche panini o piatti proteici nei bar e ristoranti. Ma, al momento il nostro focus rimane sulla vendita diretta e sulla crescita aziendale» conclude Majno.
Che si tratti di una fase pionieristica è chiaro, ma l'interesse verso gli insetti commestibili - alimenti già presenti nei piatti di due miliardi di persone e sostenuti da chef e celebrità internazionali - sembra destinato a crescere. Se il nostro futuro gastronomico dovesse includere grilli fritti e farine di locusta, sarà anche grazie a chi ha deciso di investire fin da subito in quest'alternativa proteica, aprendo una strada che fino a poco tempo fa sembrava impensabile.
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