Sondaggio sulla web reputation
Oltre 700 hanno già partecipato
Nell'arco di un mese sono stati già più di 700 i ristoratori e gli albergatori che hanno espresso la loro opinione nel sondaggio lanciato da Italia a Tavola sul tema della reputazione online. Tra commenti anonimi e giudizi comprati, il sistema rappresentato più di tutti da TripAdvisor ha gettato il settore Horeca nella confusone
Sono già più di 700, sino ad ora, gli operatori della ristorazione e dell’hotellerie che hanno partecipato al sondaggio lanciato un mese fa da Italia a Tavola per cercare di capire come si stanno muovendo le aziende dell’Horeca in relazione al tema della web reputation, un fattore che con l’avvento di internet nella nostra vita quotidiana non si può più non tenere in considerazione. I risultati del sondaggio, dal titolo “Reputazione e fidelizzazione del cliente: opportunità o rischi?”, verranno resi pubblici il 30 novembre durante il Forum Retail, l’evento ideato e sviluppato dall’Istituto Internazionale di Ricerca, che si terrà presso Milano Atahotel Expo Fiera il 29 novembre (dalle 8.30 alle 17.15) e il 30 novembre (dalle 8.30 alle 16.00).
Ogni impresa deve per forza tenere conto del fatto che i commenti, le recensioni e i giudizi dati in rete (in forma anonima) dai clienti hanno ricadute sull’immagine aziendale e condizionano di conseguenza l’andamento degli affari. Negli ultimi anni l’anonimato, le classifiche ingannevoli e i fenomeni di malaffare legati alle recensioni online (commenti falsi, richieste di pagamento, ricatti, diffamazione senza controllo, e chi più ne ha più ne metta...) hanno creato, a causa soprattutto del colosso americano TripAdvisor, un clima di terrore e un sistema marcio al suo interno, sempre più fuori controllo. E le guide specializzate, che dovrebbero in qualche modo rimettere ordine in questo caos, ormai non contano quasi più nulla, relegate spesso a strumenti autoreferenziali per “addetti ai lavori”.
La posizione di Italia a Tavola è sempre stata quella della trasparenza e della lotta all'anonimato. Negli ultimi anni ci siamo battuti non per ostacolare le valutazioni e l'espressione dei commenti in rete, ma per portare all'attenzione dell'opinione pubblica tutte le conseguenze negative che ha prodotto il sistema delle recensioni anonime. Abbiamo inoltre più volte presentato proposte concrete per limitare le occasioni di diffamazione, ricatto o truffa, o la pubblicazione di recensioni false o a pagamento.
Nel momento in cui anche alcuni sindacati di categoria si stanno attivando con iniziative volte a tutelare il lavoro delle imprese del settore nella “giungla” delle recensioni online, è importante e utile cercare di capire quanto investono le aziende, quali canali di comunicazione e quali strumenti utilizzano per fare promozione, se ricorrono a sistemi di fidelizzazione, quanto peso attribuiscono alle recensioni online e come vengono gestite.
Italiaatavola
Ogni impresa deve per forza tenere conto del fatto che i commenti, le recensioni e i giudizi dati in rete (in forma anonima) dai clienti hanno ricadute sull’immagine aziendale e condizionano di conseguenza l’andamento degli affari. Negli ultimi anni l’anonimato, le classifiche ingannevoli e i fenomeni di malaffare legati alle recensioni online (commenti falsi, richieste di pagamento, ricatti, diffamazione senza controllo, e chi più ne ha più ne metta...) hanno creato, a causa soprattutto del colosso americano TripAdvisor, un clima di terrore e un sistema marcio al suo interno, sempre più fuori controllo. E le guide specializzate, che dovrebbero in qualche modo rimettere ordine in questo caos, ormai non contano quasi più nulla, relegate spesso a strumenti autoreferenziali per “addetti ai lavori”.
La posizione di Italia a Tavola è sempre stata quella della trasparenza e della lotta all'anonimato. Negli ultimi anni ci siamo battuti non per ostacolare le valutazioni e l'espressione dei commenti in rete, ma per portare all'attenzione dell'opinione pubblica tutte le conseguenze negative che ha prodotto il sistema delle recensioni anonime. Abbiamo inoltre più volte presentato proposte concrete per limitare le occasioni di diffamazione, ricatto o truffa, o la pubblicazione di recensioni false o a pagamento.
Nel momento in cui anche alcuni sindacati di categoria si stanno attivando con iniziative volte a tutelare il lavoro delle imprese del settore nella “giungla” delle recensioni online, è importante e utile cercare di capire quanto investono le aziende, quali canali di comunicazione e quali strumenti utilizzano per fare promozione, se ricorrono a sistemi di fidelizzazione, quanto peso attribuiscono alle recensioni online e come vengono gestite.
Italiaatavola
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