Cresce l’agroalimentare italiano
e dà lavoro
a 1,4 milioni
di addetti
Un milione e 400mila addetti per un fatturato complessivo di 330 miliardi di euro l’anno. Sono i numeri dell’agroalimentare e della ristorazione in Italia, che ha reso noto la Camera di Commercio di Milano in occasione dell’iniziativa “Il made in Italy nel food”, organizzata nell’ambito di Milano Food City.
Gli occhi del capoluogo lombardo sono concentrati in questi giorni proprio sul food, con una serie di iniziative (su tutte, TuttoFood, che aprirà lunedì 6 maggio) che fino a giovedì 9 maggio fanno di Milano la capitale italiana del cibo. Quale occasione, dunque, per fare un punto della situazione sull’intero comparto dell’agroalimentare, che nel nostro Paese, secondo il report presentato dalla Camera di Commercio, dà lavoro a un milione e 400mila persone, generando un fatturato di 330 miliardi di euro (il dato è aggiornato al 2018).
E proprio Milano risulta essere la città italiana dov’è concentrato il maggior numero di lavoratori nel settore: sono circa 122mila, contro i 101mila di Roma e i 50 mila scarsi di Napoli, dove però sono presenti più imprese, 30mila. Il capoluogo campano precede in questa classifica proprio la capitale, che insieme a Foggia conta sul proprio territorio 28mila imprese.
Tornando in Lombardia, a Milano tra agricoltura, industria alimentare e commercio alimentare sono 12 mila le imprese con 150 mila addetti, in regione 70 mila con circa 300 mila addetti. Che il mercato sia in salute lo dimostra il saldo positivo, che attesta la crescita dell’1% del numero delle aziende nel settore nel 2018; numeri che si fanno più importanti man mano si amplia il lasso tempo di tempo: rispetto al 2015 l’incremento è infatti del 5%, mentre il saldo degli ultimi 5 anni sfiora addirittura la doppia cifra, fermandosi al 9,6%.
Per quel che riguarda invece la ristorazione, in Lombardia ci sono 51 mila imprese su 337 mila in Italia, in crescita del 5% negli ultimi 5 anni. Il focus sulla Lombardia rivela che Milano traina il comparto con 18 mila imprese (+13%), quasi il triplo di Brescia, sono circa 7 mila, davanti a Bergamo (5mila), Varese (4mila), Como e Pavia (3mila). Gli addetti lombardi nel settore ristorazione sono 259mila.
E proprio Milano risulta essere la città italiana dov’è concentrato il maggior numero di lavoratori nel settore: sono circa 122mila, contro i 101mila di Roma e i 50 mila scarsi di Napoli, dove però sono presenti più imprese, 30mila. Il capoluogo campano precede in questa classifica proprio la capitale, che insieme a Foggia conta sul proprio territorio 28mila imprese.
Tornando in Lombardia, a Milano tra agricoltura, industria alimentare e commercio alimentare sono 12 mila le imprese con 150 mila addetti, in regione 70 mila con circa 300 mila addetti. Che il mercato sia in salute lo dimostra il saldo positivo, che attesta la crescita dell’1% del numero delle aziende nel settore nel 2018; numeri che si fanno più importanti man mano si amplia il lasso tempo di tempo: rispetto al 2015 l’incremento è infatti del 5%, mentre il saldo degli ultimi 5 anni sfiora addirittura la doppia cifra, fermandosi al 9,6%.
Per quel che riguarda invece la ristorazione, in Lombardia ci sono 51 mila imprese su 337 mila in Italia, in crescita del 5% negli ultimi 5 anni. Il focus sulla Lombardia rivela che Milano traina il comparto con 18 mila imprese (+13%), quasi il triplo di Brescia, sono circa 7 mila, davanti a Bergamo (5mila), Varese (4mila), Como e Pavia (3mila). Gli addetti lombardi nel settore ristorazione sono 259mila.
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