martedì 21 maggio 2019

Fish&Chef, “Rivoluzione” sul Garda

Fish&Chef, 

“Rivoluzione” 

sul Garda 
Anthony Genovese 

tra gli ospiti


Il calabrese, romano adottato, chef de Il Pagliaccio è stato solo uno dei grandi nomi che hanno partecipato alla 10ª edizione della manifestazione organizzata da Leandro Luppi ed Elvira Trimeloni. 

Sono passati ben 10 anni dalla prima realizzazione di quell'idea che a Leandro Luppi, socio Euro-Toques e cuoco 1 stella Michelin del ristorante La Vecchia Malcesine, venne in cucina, nella sua più spontanea quotidianità: valorizzare il territorio che tanto ama, e farlo con i mezzi che sa usare meglio, la cucina, i piatti, la tradizione, la passione.

Ad accompagnarlo in quest'avventura, c'è da sempre Elvira Trimeloni, la Gardesana doc che gestisce con la sorella l'albergo di famiglia, l'Hotel Meridiana a Malcesine, da ormai 30 anni.

Matteo Felter e Anthony Genovese (Fish&Chef, Rivoluzione sul Garda Il bistellato Genovese tra gli ospiti)
Matteo Felter (executive chef Grand Hotel Fasano) e Anthony Genovese

«10 anni bellissimi - ha detto Leandro Luppi - 10 anni di sperimentazione, 10 anni di colleghi, circa 95-100 chef di tutta Italia e anche qualcuno dall'estero che sono venuti sul lago a trovarci. Credo che più di così sia difficile, ma proprio per questo abbiamo una nuova sfida davanti a noi, quella dei prossimi 10 anni. Staremo a vedere cosa riusciremo ad inventarci».

Fatto sta che al centro dei dieci anni trascorsi e indubbiamente degli anni a seguire c'è sempre il territorio, «in ogni sua forma, sotto ogni aspetto. Ricordiamolo, il Garda è 70 chilometri di lago, 10 ristoranti stellati, 40 alberghi a quattro stelle, 7 alberghi a cinque stelle e 8 campi da golf, 25 milioni di pernottamenti. Stiamo parlando di grandi numeri».

Elvira Trimeloni e Leandro Luppi (Fish&Chef, Rivoluzione sul Garda Anthony Genovese tra gli ospiti)
Elvira Trimeloni e Leandro Luppi

dopo 10 edizioni? Dopo un intero decennio a raccontare il Garda? «Per molti è stato il tempo del "ri-scoprire", del "ri-utilizzare" e del "ri-portare" nei propri menu il pesce di lago, merito forse è anche di Fish&Chef». Dopo 10 edizioni, ha puntualizzato Leandro, «il mondo della ristorazione si è rivoluzionato». Ed è proprio la Rivoluzione il tema di questo decennale, perché c'è stata aria di Rivoluzione per tutta la durata della manifestazione, lungo tutte le sponde del Benaco, la stessa Rivoluzione che ha caratterizzato le cene realizzate dai grandi nomi della Cucina italiana accorsi dopo la chiamata di Luppi.

«Per celebrare il raggiungimento di una tappa per noi importante, il decennale - ha raccontato Elvira Trimeloni - quest’anno abbiamo avuto il piacere di ospitare sei chef bistellati, e mai come in questa edizione abbiamo percepito nel pubblico che ha partecipato alle sei cene proposte la consapevolezza dell’esigenza di una maggior qualità e attenzione nei prodotti, non solo durante i nostri appuntamenti ma anche nel loro quotidiano».

(Fish&Chef, Rivoluzione sul Garda Il bistellato Genovese tra gli ospiti)
Mezze maniche, sardine di lago, salsa al vino rosso e fave

E ognuno di loro ha detto la propria su cosa la Rivoluzione sia. Secondo Lionello Cera, il bistellato dell'Antica Osteria Cera, significa «tenere i piedi nella sabbia, guardando l'orizzonte»; per il bistellato Sandro Serva, delegato Euro-Toques Regione Lazio e chef del ristorante La Trota, è «tutto ciò che ruota attorno alla cucina»; Alberto Faccani, due stelle Michelin al Ristorante Magnolia, la associa al «cambiamento, quindi nuove regole e nuovi modelli che prendono il posto di altri, a volte con prepotenza, a volte con consapevolezza e necessità»; «Ritrovare se stessi» è la definizione data da Francesco Sposito, del due stelle Michelin Taverna Estia; più moderno il bistellato del Vun, Andrea Aprea che riassume il concetto di rivoluzione nell'hashtag #TradizionalmenteInnovando.

Anthony Genovese? Il cuoco la cui cucina è definita, ormai da tempo, come un Circo di sapori; secondo il quale Fish&Chef è fantastico perché «evento di condivisione e valorizzazione»? Per Genovese la Rivoluzione è ritorno alle origini, all'essenzialità del prodotto. E per riuscire a dare davvero il giusto valore ha un prodotto serve un'ampia esperienza, «la mia esperienza. Oggi non amo più definirla asiatica, francese o calabrese. È semplicemente mia, dimostra quello che so fare in cucina, è l'essenza della mia cucina».
di Alberto Lupini
direttore Italiaatavola

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