Consumi in calo,
-8,2% in 7 anni
Trentino in testa
nella ristorazione
Le famiglie italiane spendono sempre meno, soprattutto al Sud. Nel 2018 la spesa media è stata di 28.251 euro, con una perdita di 2.530 euro (pari all’8,2%) rispetto al 2011, per un totale di 60 miliardi di minore spesa. Cala anche la spesa per il cibo, mentre a tavola Trentino ed Emilia Romagna sono le regioni che spendono di più.
È quanto emerge dal Rapporto sui consumi e il commercio di Confesercenti, che fotografa un Paese a più velocità: se il Nord, infatti, resiste il Centrosud tira ancora la cinghia. Con divari sempre più eclatanti: nel 2018 le famiglie lombarde hanno speso in media 33.621 euro, ben 14mila in più di quelle calabresi.
Ed è proprio la Calabria la regione più in sofferenza: la spesa media delle famiglie si attesta a 19.911 euro l’anno, quasi 5.800 euro in meno della media nazionale (28.251). Ma è tutto il Sud a mostrare budget familiari più ristretti del Nord. Dopo la Calabria, nella classifica delle regioni più attente alla spesa, ci sono infatti la Sicilia (spesa media di 21.404 euro per nucleo familiare) e la Basilicata (22.317 euro). Anche l’Italia centrale segna il passo: in due regioni su quattro (Marche e Umbria), la spesa delle famiglie è di circa 2mila euro inferiore alla media nazionale. Meglio vanno il Lazio (29.790 euro all’anno) e soprattutto la Toscana, che con 31.543 euro l’anno di spesa media è al quarto posto. A precederla tutte le regioni del Nord, con la Lombardia in testa a 33.621 euro, seguita da Trentino Alto Adige (33.614 euro) ed Emilia Romagna (32.590 euro).
Scendendo nel particolare, alla voce ristorazione e servizi ricettivi a spendere di più sono le famiglie del Trentino Alto Adige (2.237 euro l’anno) seguite a breve distanza dall’Emilia-Romagna (2.107 euro) e dalla Lombardia (2.022 euro). Meno vacanze e serate in ristorante, invece, per le famiglie in Calabria (524 euro, meno della metà del Trentino), Basilicata (699 euro) e Sardegna (734 euro).
E ancora: sebbene non sia spesso associata alla tavola, è la Valle d’Aosta la regione a presentare il budget più alto per alimentari e bevande: 5.544 euro l’anno, oltre 500 euro in più rispetto alla media. Ma, in proporzione, è la Campania – pure in seconda posizione a livelli assoluti - a spendere di più: 5.380 euro, il 19,2% del bilancio famigliare annuale, segnale di una forte propensione culturale verso l’enogastronomia. A tirare maggiormente la cinghia sui prodotti alimentari, invece, sono le famiglie di Abruzzo e Sicilia, che dedicano alla tavola rispettivamente 4.633 e 4.676 euro l’anno.
Il Rapporto ha analizzato anche l’andamento dei consumi online. Secondo i dati di Confesercenti, le attività di ecommerce nel 2018 sono 22.287, più del doppio rispetto al 2011 (+119,8%) e ogni tre negozi specializzati che chiudono, nasce una nuova attività sul web.
Ed è proprio la Calabria la regione più in sofferenza: la spesa media delle famiglie si attesta a 19.911 euro l’anno, quasi 5.800 euro in meno della media nazionale (28.251). Ma è tutto il Sud a mostrare budget familiari più ristretti del Nord. Dopo la Calabria, nella classifica delle regioni più attente alla spesa, ci sono infatti la Sicilia (spesa media di 21.404 euro per nucleo familiare) e la Basilicata (22.317 euro). Anche l’Italia centrale segna il passo: in due regioni su quattro (Marche e Umbria), la spesa delle famiglie è di circa 2mila euro inferiore alla media nazionale. Meglio vanno il Lazio (29.790 euro all’anno) e soprattutto la Toscana, che con 31.543 euro l’anno di spesa media è al quarto posto. A precederla tutte le regioni del Nord, con la Lombardia in testa a 33.621 euro, seguita da Trentino Alto Adige (33.614 euro) ed Emilia Romagna (32.590 euro).
Scendendo nel particolare, alla voce ristorazione e servizi ricettivi a spendere di più sono le famiglie del Trentino Alto Adige (2.237 euro l’anno) seguite a breve distanza dall’Emilia-Romagna (2.107 euro) e dalla Lombardia (2.022 euro). Meno vacanze e serate in ristorante, invece, per le famiglie in Calabria (524 euro, meno della metà del Trentino), Basilicata (699 euro) e Sardegna (734 euro).
E ancora: sebbene non sia spesso associata alla tavola, è la Valle d’Aosta la regione a presentare il budget più alto per alimentari e bevande: 5.544 euro l’anno, oltre 500 euro in più rispetto alla media. Ma, in proporzione, è la Campania – pure in seconda posizione a livelli assoluti - a spendere di più: 5.380 euro, il 19,2% del bilancio famigliare annuale, segnale di una forte propensione culturale verso l’enogastronomia. A tirare maggiormente la cinghia sui prodotti alimentari, invece, sono le famiglie di Abruzzo e Sicilia, che dedicano alla tavola rispettivamente 4.633 e 4.676 euro l’anno.
Il Rapporto ha analizzato anche l’andamento dei consumi online. Secondo i dati di Confesercenti, le attività di ecommerce nel 2018 sono 22.287, più del doppio rispetto al 2011 (+119,8%) e ogni tre negozi specializzati che chiudono, nasce una nuova attività sul web.
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