domenica 26 maggio 2019

Libre rivoluziona il gelato L’esperienza parte da Milano

Libre rivoluziona 

il gelato 
L’esperienza 

parte da Milano


Parte da Milano la “rivoluzione del gelato” grazie al nuovo progetto di Gianluca Franzoni, presidente e fondatore di Domori. Gelato Libre promuove un nuovo modo di intendere il gelato. 

No a latte e uova e valorizzazione delle sue qualità attraverso l’acqua, rigorosamente di sorgente. Da una passione per il gelato coltivata fin da bambino, da un lavoro ventennale di ricerca e sperimentazione condotto da Franzoni, nasce la nuova gelateria avanguardista che utilizza esclusivamente cacao e frutta secca, gli unici ingredienti a poter garantire la massima espressione della materia prima, che viene esaltata dall’acqua in termini di aromi e cremosità.

(Libre rivoluziona il gelato L’esperienza parte da Milano)

Viene ridefinito il ruolo della filiera, delle tostature e dell’accostamento di ingredienti nel gelato a partire da un’accurata selezione di materie prime che vengono poi tostate così da sprigionare tutti gli aromi per essere trasformate in massa di cacao o paste di frutta secca. Grazie all’utilizzo di una macchina innovativa è possibile quindi avere un gelato sempre fresco, mantecato al momento.

Premium: completa espressione organolettica di ogni ingrediente, Fragrante: sorprendente carica aromatica e Cremoso: sono queste le caratteristiche che contraddistinguono gli otto gusti: Cioccolato Criollo, Cioccolato e Whisky, Crema Libre, Tiramisù, Caramello, Makaron, Pistacchio e Nocciola, proposti esclusivamente in coppetta biodegradabile e a basso impatto ambientale, per apprezzarli a pieno nella loro integrità.

Tre sono i pilastri su cui si fonda la filosofia del progetto: Purezza degli ingredienti, che vengono selezionati da Franzoni grazie a una relazione instaurata con i coltivatori; Caramellizzazione, processo di tostatura che trasforma la materia prima pura consentendo la formazione di nuovi composti aromatici; Camouflage, riproduzione di gusti e consistenze complessi (come il Tiramisù), pur rinunciando a ingredienti come il mascarpone, il latte e le uova.

Gli interni del locale, ideati in collaborazione con Co. Arch. Studio di Milano di Andrea Pezzoli e Giulia Urciuoli, richiamano i valori di Gelato Libre: essenzialità, autenticità e contemporaneità. L’utilizzo di materiali pregiati quali ottone, argilla e mosaico a terrazzo, ha come obiettivo quello di trasmettere eleganza e calore al tempo stesso. L’attenzione del cliente è catturata soprattutto dalla collezione di piatti di vetro colorato firmati Thalass e disegnati da Alessandro Di Rosa che, alle spalle del bancone dorato, impreziositi da un motivo Chevron, raccontano ognuno degli 8 gusti attraverso la luce calda filtrata dal vetro per diventare l’idea di un sapore.
Il mosaico del pavimento, scelto per la straordinaria contemporaneità ed eleganza, vuole celebrare il rigore artistico ispirandosi al celebre tratto creato da Carlo Scarpa per il negozio Olivetti a Venezia nel 1958. L’acqua, protagonista assoluta del progetto, viene utilizzata infine anche per l’argilla delle pareti.

Anche la moda fa capolino nel progetto di Gelato Libre. Sui grembiuli di servizio, realizzati con denim Berto, l’artigiana Maryam Seddigh ha ricamato la “L” del logo fatta con la seta selvaggia più rara al mondo, la muga dorata, che Gianluca seleziona da anni in India, per la precisione in Assam, per le sue creazioni di borse e accessori. L’arte di Gianluca, che si identifica nel marchio Mugamera, si rivela in una teca sospesa in cui campeggiano delle calzature Oxford che Gianluca espone quasi a ritmare la sua “serendipity” alla ricerca del talento degli ingredienti, fra cui la seta muga e il colore porpora, tinto da lui spremendo i molluschi sugli scogli di Huatulco in Messico. Due colori che rappresentano il vessillo di Gelato Libre.
di Elisabetta Nuvola Paseggini

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