Ristorazione,
il Manifesto Fipe
ha già raccolto
centinaia
di firme
Sono già centinaia le firme raccolte dal Manifesto “Per non mangiarsi il futuro” promosso da Fipe - Federazione Italiana pubblici Esercizi per chiedere più tutele per ristorazione e consumatori.
In questi giorni hanno già firmato centinaia di ristoratori e pubblici esercenti, tra cui grandi chef di fama internazionale, ristoratori grandi e piccoli, gruppi della ristorazione commerciale, di città d’arte e di piccoli centri. Al centro, la lotta contro la concorrenza senza regole nel settore della vendita e della somministrazione di cibo e bevande, «che - dice la Fipe - rappresenta una ferita per tutto il settore».
La petizione di Fipe sta riscuotendo un grande successo
Il Manifesto ha suscitato, però, come peraltro ampiamente previsto, anche qualche polemica. «Curioso che ciò accada quando, in questo Paese, ci si richiami alla correttezza e alla legalità - osserva Fipe in una nota - Fipe chiede una cosa che dovrebbe essere ovvia: il rispetto di regole uguali per tutti, perché questo è l’unico modo per garantire una concorrenza leale tra imprese e, soprattutto, il rispetto del consumatore. Il nostro Paese ha nella cultura e nella tradizione del cibo e dell’accoglienza uno degli asset più importanti ed economicamente più forti, non possiamo permetterci di rovinare con le nostre stesse mani un patrimonio così cospicuo costruito in secoli di attenzione e di lavoro da parte di famiglie e di imprenditori seri. Di questo patrimonio l’innovazione è un fattore decisivo e gli imprenditori della ristorazione ne sono un esempio virtuoso costante, con i loro sforzi quotidiani di rinnovare l’offerta e i format da proporre a una clientela sempre alla ricerca di novità. È quindi spuntato il tentativo di contrapporre una visione corporativa e conservativa alla ristorazione che rispetta le regole e spirito innovativo a quanti non le rispettano».
La Fipe ribadisce la sua posizione a favore dell’innovazione e del cambiamento e per tutte quelle nuove idee imprenditoriali che sono perseguite con serietà, correttezza e legalità. «Noi - prosegue la nota - saremo sempre al fianco di chi contribuisce al rafforzamento di un settore che, come non ci si stanca di ripetere, rappresenta un’eccellenza italiana nel mondo. Noi rivendichiamo il merito di aver dato voce ad un problema che è evidente in tutta la sua urgenza e siamo pronti a discuterne nelle sedi istituzionali preposte, per contribuire a ridare un quadro di regole chiaro, certo e uguale per tutti».
Italiaatavola
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