sabato 5 dicembre 2020

A tutto Pos... i contanti in via d'estinzione in 5 anni

 

A tutto Pos... i contanti in via d'estinzione in 5 anni


Nel dettaglio a pensare che saremo totalmente cashless in 5 anni è il 48% del campione italiano, un dato in crescita rispetto al 34% dello scorso anno ma, comunque, al di sotto della media europea del 57%.

Ci siamo: è arrivata l’ora del cashback di Stato. In attesa della lotteria degli scontrini in partenza a gennaio e dopo la riduzione a 2mila euro del limite all’uso del contante, l’obbligo di tracciabilità delle spese detraibili al 19% e il credito d’imposta del 30% sulle commissioni Pos di esercenti e professionisti, parte il rimborso in denaro a favore di chi paga con gli strumenti elettronici (carte o app) gli acquisti in barristorantinegozisupermercati e grande distribuzione, e le prestazioni di artigiani e professionisti.

Ma, nonostante ciò e anche se otto italiani su dieci hanno dichiarato di utilizzare frequentemente le carte di pagamento, seguite dalle quelle contactless, l’Italia sarà totalmente cashless in 5 anni mentre in Europa si va più veloci. L'indicazione arriva dall'ultimo European Payment Report (Epr) di Intrum, il principale operatore europeo nei credit services che annualmente in 29 paesi europei intervista le aziende sul tema dei pagamenti.

Un passaggio che, come sta cercando di fare il Governo, dovrebbe essere appunto incentivato, visto che è utile anche per bar e ristoranti.

Il 56% pensa che ci sarà un aumento degli attacchi informatici - A tutto Pos in Italia: contanti in via d'estinzione in 5 anni
Il 56% pensa che ci sarà un aumento degli attacchi informatici

La metà degli italiani resta scettica
Per l'edizione 2020 del Report è stato intervistato un campione di poco meno di 10mila (9.980) rappresentanti di pmi e grandi aziende europee di 25 paesi: In Italia poco meno di 900 (864).

Nel dettaglio a pensare che saremo totalmente cashless in 5 anni è il 48% del campione italiano, un dato in crescita rispetto al 34% dello scorso anno ma, comunque, al di sotto della media europea del 57%.

Essere cashless comporta anche delle conseguenze: il 56% pensa che ci sarà un aumento degli attacchi informatici mentre, comunque, oltre un terzo (37%) ritine che aumenteranno i costi per le aziende e uno zoccolo duro pari al (33%) crede che una società dove i pagamenti siano dematerializzati comporti una perdita di clienti.

Diversità di opinioni tra regioni
Le regioni che credono nella moneta elettronica entro 5 anni sono sicuramente l'Abruzzo e la Puglia con il 64% e il Lazio con il 61%. In Friuli Venezia Giulia, invece, il 50% pensa che non saremo mai cashless e in Umbria e Molise addirittura lo pensa il 60%.

Come funziona il nuovo incentivo in partenza l’8 dicembre
Nel mentre è, appunto, in partenza l’8 dicembre il nuovo incentivo che prevede un rimborso pari al 10% dell’importo speso “di persona” con carte o app. Non valgono gli acquisti online. Vediamo come funziona.

Il rimborso del 10% vale su una spesa fino a 1.500 euro a semestre. Come riporta il Sole 24 Ore, a partire dal 1° gennaio 2021, ogni sei mesi si può quindi ottenere un rimborso massimo di 150 euro, che in un anno può arrivare a 300 euro. Per ottenerlo non c’è un importo minimo di spesa, ma c’è un numero minimo di operazioni: bisogna infatti eseguire almeno 50 acquisti in un semestre. Il rimborso per ogni singola operazione non può però superare i 15 euro, qualsiasi sia l’importo del pagamento (anche superiore a 150 euro). Il calcolo delle operazioni viene fatto in base al codice fiscale dell’utente: a prescindere da quanti strumenti di pagamento digitale (associati al programma) siano stati utilizzati.

Finora sono stati previsti tre semestri di riferimento: 1° gennaio 2021 - 30 giugno 2021; 1° luglio 2021 - 31 dicembre 2021; 1° gennaio 2022 - 30 giugno 2022. I rimborsi saranno erogati dalla Consap su conto corrente entro 60 giorni dal termine di ciascun periodo: quindi ad agosto 2021, febbraio 2022 e agosto 2022.

Il cashback di Natale e il super cashback
Dall’8 al 31 dicembre 2020 c’è però la possibilità di partecipare a un extra cashback, per il quale basterà eseguire almeno 10 pagamenti. Anche in questo periodo “sperimentale” – pensato per intercettare le spese di Natale – il rimborso massimo che si può ottenere è di 150 euro (cioè il 10% su una spesa limite di 1.500 euro). E arriverà a febbraio 2021.

Oltre a tutto ciò c’è un terzo tipo di rimborso “speciale”: il cosiddetto super cashback. Un rimborso di 1.500 euro concesso ai 100mila aderenti che in ciascun semestre effettueranno più transazioni con strumenti elettronici. In questo caso conta il numero delle operazioni e non l’importo. Vale cioè anche il pagamento di un semplice caffè al bar. Il conteggio delle transazioni cashless riparte da zero alla fine di ciascun semestre. E i rimborsi - anche qui - arrivano entro 60 giorni.

Bisogna registrarsi su app IO
Per aderire bisogna registrarsi sulla app IO: l’applicazione dei servizi pubblici che serve anche a fruire di altre agevolazioni (come il bonus vacanze), e alla quale si può accedere con le credenziali Spid (sistema pubblico di identità digitale) o con il Pin della carta d’identità elettronica (Cie).

Ma l’adesione al programma può avvenire anche tramite i «sistemi messi a disposizione da un issuer convenzionato» (cioè gli operatori che forniscono gli strumenti di pagamento, carta o app).

E-commerce escluso
Il rimborso è riconosciuto solo ai maggiorenni residenti in Italia che usano strumenti di pagamento elettronici esclusivamente per acquisti “privati”: cioè fuori dall’esercizio di attività d’impresa, arte e professione.

L’e-commerce non partecipa al cashback. Ma vi rientra invece un servizio di consegna a domicilio come quello di Satispay (“Ordina a domicilio”).

Verifiche sui dispositivi abilitati
Come segnala il sito ufficiale cashlessitalia.it, alcuni esercenti potrebbero non disporre da subito di un dispositivo di accettazione di carte e app di pagamento che consenta di partecipare al cashback di Stato. Per questo, prima di eseguire un pagamento, si consiglia di verificare quest’eventualità direttamente con l’esercente, l’artigiano o il professionista. Il quale può contattare il proprio fornitore dei dispositivi di accettazione e chiedergli se ha aderito.

I rimborsi non sono tassati
Il disegno di legge di Bilancio 2021 – in fase di approvazione in Parlamento – precisa che: «I rimborsi attribuiti non concorrono a formare il reddito del percipiente per l’intero ammontare corrisposto nel periodo d’imposta e non sono assoggettati ad alcun prelievo erariale». Significa che le cifre incassate con il cashback non sono tassate.
italiaatavola

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