Il turismo in miglioramento:
14 milioni di italiani
in vacanza a luglio
Il turismo attenua l’effetto Covid: sono 14,8 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza a luglio, con un aumento del 9% rispetto allo scorso anno, anche se sono comunque il 2,8 milioni in meno rispetto al 2019 prima della pandemia.
Gli effetti della pandemia continuano a farsi sentire nel comparto turistico stando a quanto emerso dall'analisi Coldiretti/Ixe sui dati relativi al primo weekend del mese, che segna tradizionalmente in Italia l'inizio delle grandi partenze. «Le vacanze 2021 - spiega l’associazione in una nota - registrano una netta preferenza degli italiani verso le mete nazionali, per il desiderio di sostenere il turismo tricolore ma anche per i limiti e le incertezze ancora presenti per le mete estere più gettonate nonostante l'arrivo del green pass».
La conferma che l'emergenza Covid ha condizionato quest'anno la scelta del luogo il fatto che, precisa la Coldiretti, «ben il 33% dei vacanzieri resta all'interno della propria regione e solo il 6% prevede di andare all'estero. Se la spiaggia resta la meta preferita, tiene il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città». IaT
Gli effetti della pandemia continuano a farsi sentire nel comparto turistico stando a quanto emerso dall'analisi Coldiretti/Ixe sui dati relativi al primo weekend del mese, che segna tradizionalmente in Italia l'inizio delle grandi partenze. «Le vacanze 2021 - spiega l’associazione in una nota - registrano una netta preferenza degli italiani verso le mete nazionali, per il desiderio di sostenere il turismo tricolore ma anche per i limiti e le incertezze ancora presenti per le mete estere più gettonate nonostante l'arrivo del green pass».
La conferma che l'emergenza Covid ha condizionato quest'anno la scelta del luogo il fatto che, precisa la Coldiretti, «ben il 33% dei vacanzieri resta all'interno della propria regione e solo il 6% prevede di andare all'estero. Se la spiaggia resta la meta preferita, tiene il turismo in montagna e quello di prossimità con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città». IaT
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