MINI-COGENERAZIONE:
UN AFFARE PER 150MILA
IMPRESE AGRICOLE,
FINANZIAMENTI
PER 5,8 MDL DI
EURO
Il
sottosegretario del Mipaaf, Giuseppe Castiglione è intervenuto
alla
rassegna leader internazionale per la filiera del riscaldamento a
biomasse.
Verona, febbraio 2016 –
“Ci stiamo battendo perché l’Unione Europea riconosca ancora gli incentivi alle
aziende agricole che vogliono investire nella cogenerazione”. Lo ha detto oggi
alla Fiera di Verona Giuseppe Castiglione, sottosegretario al Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali, intervenendo a Progetto Fuoco,
nel corso del convegno organizzato da AIEL (Associazione italiana Energie
agroforestali) sulla mini-cogenerazione da biomasse. Il rappresentante del
Governo con delega alle energie rinnovabili, si è detto soddisfatto per la
collaborazione avviata negli ultimi due anni con le parti che rappresentano una
filiera di 150mila aziende agricole.
“Collaborazione da cui è nata la nuova
programmazione 2014/2020 e un proficuo rapporto con le Regioni finalizzato a
usare al meglio le risorse del territorio – ha spiegato Castiglione –. Nel
decreto di luglio abbiamo messo l’impresa agricola al centro dell’attenzione
sulle rinnovabili insistendo perché Bruxelles mantenga gli incentivi”. Plaudendo
a Progetto Fuoco come
manifestazione di riferimento per la filiera del riscaldamento a biomasse
legnose e strumento a servizio delle imprese del comparto, il sottosegretario ha
ribadito l’impegno affinché quest’anno vengano assegnate le risorse e tra il
2017 e il 2020 ci sia finalmente una disposizione univoca in materia di
mini-cogenerazione.
La
cogenerazione, tecnica che permette di produrre energia elettrica e calore da
fonti rinnovabili non fotovoltaiche con impianti sotto i 200 kW elettrici, è
attualmente regolata in Italia dal decreto ministeriale 6 luglio 2012 che sta
per essere sostituito da un nuovo decreto ministeriale attualmente al vaglio di
Bruxelles: decreto che tuttavia scadrà il 31 dicembre 2016. Evidenti quindi le
difficoltà per chi, nel settore primario, voglia investire in queste tecnologie
fruendo degli aiuti che per l’anno in corso ammontano a 5,8 miliardi di euro.
Marco Mezzadri, referente tecnico
del gruppo Mini-cogenerazione da biomasse e biogas di AIEL, ha spiegato che
c’è ancora spazio per le richieste dal momento che diverse aziende hanno visto
respingere le proprie domande.
Esistono
vari tipi di generatori di piccola taglia e di gassificatori, per i quali le
tariffe relative al vecchio decreto restano in vigore per un anno dall’entrata
in vigore del prossimo DM sugli incentivi. “Il mio consiglio a chi sta sotto i
200 kW elettrici – ha detto Mezzadri – è di fare immediatamente l’investimento;
per impianti superiori bisogna invece attendere l’entrata in vigore del nuovo
decreto”.
Per
Roberto Murano dell’ENAMA
(Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola) la brevità di durata del
prossimo decreto dipende dal fatto che sia uscita una disciplina comunitaria su
ambiente ed energia. L’obiettivo italiano ed europeo è aiutare i piccoli
impianti di cogenerazione collegati al mondo agricolo, alimentati da biomassa
raccolta in loco e finalizzati a beneficiare le comunità locali. “Il nuovo
decreto modifica le tariffe solo per gli impianti a regime dopo un anno dalla
pubblicazione, mentre per gli altri restano in vigore le vecchie disposizioni”
conferma Murano.
Altra
novità riguarda la sostituzione dei bonus per gli impianti virtuosi a livello
ambientale con penalità per quelli che non lo sono. Sono stati poi eliminati gli
incentivi per colture prettamente alimentari, e questo per non creare turbative
al mercato; e i tempi di realizzazione degli impianti si sono dilatati da 22 a
31 mesi. Infine può essere impiegato in tali impianti fino al 30% delle colture
dedicate e il 70% di sottoprodotti.
A
proposito dei bonus CAR (Cogenerazione ad Alto Rendimento) Massimiliano
Sciarrotta del GSE (Gestore
Servizi Energetici) ha ricordato agli oltre cento operatori presenti in sala,
che il nuovo regolamento non contempla più i gassificatori tra gli impianti
ammessi a tale aiuto, in quanto ora viene considerato il gas di sintesi
(syngas).
Il
convegno aperto dal presidente AIEL Domenico Brugnoni è stato moderato
dal direttore de L’Informatore agrario, Antonio Boschetti.
Per
la terza giornata, quella di venerdì 26, occhi puntati sulla valorizzazione dei
boschi italiani, sugli incentivi per la termica da biomasse, sull’utilizzo del
web per le strategie di comunicazione e molti altri temi che confermano il ruolo
fondamentale di Progetto Fuoco per tutti i player del
settore.
Nessun commento:
Posta un commento