Un prosciutto di almeno 14 mesi
Il prosciutto di Modena DOP, un simbolo del “fatto
in Italia” che si produce in una zona molto suggestiva a cavallo della fascia
collinare e le valli attorno al bacino oro-idrografico del fiume Panaro, inclusi
i territori delle province di Bologna e Reggio Emilia, nel 2015 ha marchiato
82.000 prosciutti per un giro d’affari di circa 6 milioni di Euro. Sul fronte
del pre affettato, invece, sono circa 800.000 le vaschette prodotte.
“I numeri di quest’anno sono in linea con quelli
dello scorso anno. Sono dati che soffrono di un mercato interno che ancora non
decolla e purtroppo con la situazione attuale dei consumi non prevediamo a breve
sensibili aumenti. L’ambito nel quale invece crediamo ci possano essere maggiori
possibilità è quello del preaffettato, soluzione molto pratica che piace al
consumatore moderno” ha affermato Davide Nini, Presidente del Consorzio del
Prosciutto di Modena ( nella foto sopra ) . “Siamo invece soddisfatti del
risultato del Prosciutto di Modena sui mercati esteri: molto apprezzato in
Germania, Inghilterra e Francia. Paese quest’ultimo, dove abbiamo introdotto il
prodotto preaffettato, in un’importante catena della Grande Distribuzione
Organizzata. Ma il nostro Modena Dop va anche nei Paesi Extra UE, in
particolare in Canada, Brasile e Svizzera. Il prossimo e vicino obbiettivo sono
gli USA” . Va detto che Il Consorzio mira ad avere sempre un prodotto di alta
qualità e l'obiettivo primario fondamentale è garantire l’eccellenza grazie ad
una ricetta molto semplice: carne suina , sale e una stagionatura minima di 14
mesi .
VinoeCibo
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