Dalle cucine de La Montanella
Ispirazione medievale per il Piatto del Buon Ricordo
Il prosciutto cotto nel vino si fa ricordare
Con l'ingresso del ristorante La Montanella di Arquà Petrarca salgono a 15 i locali veneti che possono fregiarsi del prestigioso emblema di Ristorante del Buon Ricordo che altro non è se non un piatto di semplice porcellana ma dal grande valore simbolico. Un piatto dipinto e decorato a mano che riporta la “specialità del Buon Ricordo” , il nome del ristorante e l'opportunità per l'ospite che lo sceglie dal menù di portare con se proprio il piatto sul quale è stato servita la specialità di ogni singolo locale appartenente a questa storica associazione. In particolare, per quanto riguarda La Montanella di Giorgio Borin e sua moglie Biancarosa Zecchin, maitre di sala Giorgio e guida della brigata di cucina, Biancarosa, il piatto del buon ricordo rappresenta un prezioso e gustoso recupero della gastronomia padovana in uso ai tempi di Mastro Martino da Como sul finire del XV secolo.
Delicato a dispetto di ogni credenza
Si tratta di un “Prosciutto cotto nel vino”, che dimostra come l’attuale ritorno al maiale, adeguatamente cucinato, ha antiche e nobili origini e può offrire sapori di una delicatezza inaspettata. Come di certo potranno degustare personalmente e in anteprima, gli ospiti del Gran Galà che donna Biancarosa e Giorgio hanno pensato di organizzare venerdì 26 febbraio nel loro ristorante per celebrarne l'ingresso nella blasonata ed esclusiva associazione. Un elitario gruppo di ristoratori che ha fatto della ricerca e della passione per la buona tavola la loro missione. Ricordando, in questo caso, il motto di famiglia dei Borin . “non si vive in un territorio, bisogna invece vivere un territorio per farlo vivere” . E del territorio, aggiungiamo noi, proporne le eccellenze enologiche egastronomiche che, fra gli stupendi scenari dei Colli Euganei dove è incastopnata La Montanella di Arquà Petrarca, sono ben più di una e tutte assolutamente da gustare e ricordare con ...il piatto del Buon Ricordo.
La ricetta
Ringraziando la signora Biancarosa e Giorgio, eccovi la ricetta della loro specialità del Buon Ricordo: il “Prosciutto cotto nel Vino” :
Ingredienti per 4 persone
• g 800 di coscia di maiale per fare il prosciutto
• 2 cipolle
• 2 mele
• mazzetto di odori (rosmarino, timo, maggiorana, salvia)
• l 2 di Cabernet o di Raboso
• 6 chiodi di garofano
• 5 bacche di ginepro
• 1 bicchiere di olio extravergine d’oliva
• sale e pepe
• 1 grappolo d’uva
• g 800 di coscia di maiale per fare il prosciutto
• 2 cipolle
• 2 mele
• mazzetto di odori (rosmarino, timo, maggiorana, salvia)
• l 2 di Cabernet o di Raboso
• 6 chiodi di garofano
• 5 bacche di ginepro
• 1 bicchiere di olio extravergine d’oliva
• sale e pepe
• 1 grappolo d’uva
Preparazione
Mettere la coscia di maiale, precedentemente disossata, a marinare in una bacinella per una notte con il vino rosso e il mazzetto di odori, le bacche di ginepro e i chiodi di garofano.
In una pentola capiente soffriggere nell’olio la cipolla e la mela, adagiarvi la coscia di maiale e la marinata. Salare, pepare e cuocere per circa cinque ore a fuoco lento con la pentola coperta con il coperchio. Al termine della cottura togliere la carne e passare con il passaverdura il fondo di cottura.
Tagliare il prosciutto a fettine di circa 2 cm di spessore, disporle sul piatto caldo, bagnarle con il sugo di cottura, decorare con dei chicchi d’uva e servire.
Vini consigliati: Colli Euganei Cabernet DOC e Raboso del Veneto
In una pentola capiente soffriggere nell’olio la cipolla e la mela, adagiarvi la coscia di maiale e la marinata. Salare, pepare e cuocere per circa cinque ore a fuoco lento con la pentola coperta con il coperchio. Al termine della cottura togliere la carne e passare con il passaverdura il fondo di cottura.
Tagliare il prosciutto a fettine di circa 2 cm di spessore, disporle sul piatto caldo, bagnarle con il sugo di cottura, decorare con dei chicchi d’uva e servire.
Vini consigliati: Colli Euganei Cabernet DOC e Raboso del Veneto
VinoeCibo
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