ALL’ESTERO SI BEVE
VINO ITALIANO
PIU’ CHE IN ITALIA
In questi ultimi anni si è verificato uno storico sorpasso
delle esportazioni di vino italiano rispetto al consumo nazionale.
Si acquista più vino italiano all'estero che in Italia.
È
quanto emerge da una analisi della Coldiretti su dati Ismea AcNielsen
che evidenziano come dal 2010 in poi siano stati esportati 21,5 milioni
di ettolitri di vino a fronte di un consumo nazionale di 21 milioni.
Lo
storico sorpasso si è consolidato anche nel 2011 con gli acquisti
famigliari che sono risultati in calo in quantità dell'1% mentre le
esportazioni sono in crescita addirittura del 16 nel primo semestre del
2011.
Il forte calo nelle quantità di vino acquistate dagli italiani è stato
accompagnato da una maggiore attenzione alla qualità, confermata dal
debole incremento dell'1% negli acquisti nei primi otto mesi del 2011.
Si tratta del risultato di una tendenza che ha portato praticamente a
dimezzare negli ultimi 30 anni in Italia il consumo di vino.
In
questi ultimi anni le famiglie italiane hanno speso più per acquistare
acqua minerale che vino: con più di 20 euro al mese per famiglia,
l'acquisto dell'acqua minerale è diventato la prima voce di spesa del
bilancio familiare per le bevande e supera il vino per il quale la spesa
media mensile è stimata pari a 13/14 euro.Insieme al cambiamento delle
abitudini alimentari a far calare la domanda soprattutto nelle
ristorazione sono stati, oltre ai ricarichi eccessivi, le campagne anti
alcol e la stretta sulle norme del codice della strada che hanno colpito
indiscriminatamente anche il vino che è in realtà caratterizzato da un
più responsabile consumo abbinato ai pasti che non ha nulla a che fare
con i binge drinking del fine settimana.
Il
vino è divenuto l'espressione di uno stile di vita "lento", attento
all'equilibrio psico-fisico che aiuta a stare bene con se stessi da
contrapporre proprio all'assunzione sregolata di alcol.
Si
tratta di un cambiamento che occorre riconoscere per evitare il rischio
di una dannosa criminalizzazione, mentre è necessario investire nella
prevenzione promuovendo la conoscenza del vino con il suo legame con il
territorio e la cultura, a partire proprio dalle giovani generazioni
Nessun commento:
Posta un commento