L'altra guida
enogastronomica
di Ucci e Drago
Un viaggio lungo le regioni italiane con pochi riferimenti
enogastronomici
La rossa Michelin
Era il 1900 quando i fratelli Michelin decisero di omaggiare gli
automobilisti francesi, circa tremila, con un piccolo libro foderato di rosso.
Nelle quattrocento pagine del volume erano riportate indicazioni e consigli su
come cambiare i pneumatici e dove gonfiarli. In questo modo furono mappate le
stazioni di servizio e i luoghi di ristoro della Francia, il tutto con
un'attenzione particolare al rapporto qualità prezzo. Fu un successo.
Guida con poche novità
Non tutti possono avere la disponibilità economica della Michelin, ma una
nuova guida enogastronomica deve essere ricca di novità sennò...
E c'era da
aspettarsi di più dalla guida al turismo enogastronomico italiano curata da
Nicola Ucci e Maurizio Drago. 650 pagine nelle quali si percorrono itinerari del
gusto battendo le strade d'Italia. Il volume è ricco di foto e riporta sempre
cartina geografica della zona, per consentire un miglior orientamento al turista
straniero, perché c'è la traduzione inglese a fronte del testo italiano. Un
viaggio che ripropone una descrizione dei prodotti tipici della zona, mentre era
auspicabile un approfondimento sulle produzioni di nicchia e dei prodotti poco
conosciuti. Poco di nuovo, e con limitate indicazioni dei luoghi di ristoro e di
accoglienza turistica e delle strutture dove poter acquistare i prodotti. C'è da
augurarsi che questo sia il primo passo per Ucci e Drago per nuovi e più
interessanti viaggi nel turismo enogastronomico italiano.
Orfeo Meneghetti
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