Due giorni di vino
a Castell'Arquato
Monterosso Doc
da più di 30 cantine
Dal 30 aprile al 1 maggio, la cittadina in provincia di Piacenza ospiterà il Festival del Monterosso: un'occasione per conoscere il vino Doc tra degustazioni, incontri, momenti dedicati alla musica e all'arte
Per due giorni Castell’Arquato (Pc) diventerà la “capitale” del vino di territorio, di quel vino espressione di storia, cultura, tradizioni, professionalità, che i cugini francesi definiscono terroir. Il Festival del Monterosso Val d’Arda andrà in scena per il settimo anno il 30 aprile ed il 1 maggio a Castell’Arquato per presentare il Monterosso, un vino Doc che prende il nome dal colle davanti al borgo di Castell’Arquato, uvaggio di diversi vitigni con a capo la Malvasia di Candia aromatica.
La manifestazione, che, come per le edizioni precedenti, sarà organizzata dall’associazione culturale La Goccia in collaborazione con Avis ed il comuni di produzione del Monterosso Val d’Arda (Castell’Arquato, Carpaneto, Alseno, Gropparello, Lugagnano Val d'Arda, Vernasca), si svolgerà in due giornate ed occuperà tutto il borgo piacentino. Protagonista sarà il Monterosso Val d’Arda.
La bellissima Val d’Arda con i territori limitrofi si farà portavoce delle eccellenze enogastronomiche di un territorio ricco e ancora poco conosciuto. I borghi, la cucina, la tradizione, il vino e le osterie, la storia e la cultura: questo si vuole trasmettere ai numerosi turisti e visitatori che incontreremo durante le degustazioni. Non solo vino, ma il territorio che produce quel vino. Ma proprio per presentare tutto il territorio con la propria storia e cultura, nel Palazzo del Podestà ed in altre location storiche si alterneranno momenti legati alla produzione ed alla cultura del vino con degustazioni guidate, ma anche musica, arte e prodotti tipici, enogastronomia, serenità, con un unico filo conduttore, il vino!
Un calice, con una tracolla, vi permetteranno di assaggiare non solo un vino, ma un territorio ed una storia. Gli chef del territorio che aderiranno all’iniziativa, faranno degustare a tutti i clienti le loro ricette create per l’occasione, in cui l’origine delle materie prime e le peculiarità delle zone di produzione sono gli unici ingredienti che faranno grandi queste pietanze. Per dare un’idea dei numeri della manifestazione, ogni anno partecipano dalle 25 alle 30 cantine e si stimano nel corso delle edizioni dai 3mila ai 4mila visitatori.
Le iniziative collaterali che si alterneranno, per festeggiare il vino, saranno tantissime: dal trekking guidato che permetterà di scoprire il territorio che permette la produzione delle uve, alla musica che accompagnerà le degustazioni. Saranno presenti anche mostre d’arte ed iniziative culturali, come aperitivi letterari o pittori che realizzeranno le loro opere durante la manifestazione. Ed alla fine, per chi volesse rifocillarsi, ci saranno a disposizione lo stand gastronomico e dei punti di street food lungo la via della barrique.
Tra gli eventi collaterali in programma lunedi 1 maggio alle ore 17.00 presso la Galleria del Transvisionismo si terrà su prenotazione la verticale di Vin Santo di Vigoleno dell’azienda Lusignani in abbinamento al cioccolato Bardini e altre specialità. Il Monterosso Festival è gemellato con l’analoga manifestazione “Festival del Malvasia” che si svolgerà il 20 e 21 Maggio a Sala Baganza in provincia di Parma. Un ulteriore conferma dell’importanza della cultura enogastronomica emiliana.
Italiaatavola
La manifestazione, che, come per le edizioni precedenti, sarà organizzata dall’associazione culturale La Goccia in collaborazione con Avis ed il comuni di produzione del Monterosso Val d’Arda (Castell’Arquato, Carpaneto, Alseno, Gropparello, Lugagnano Val d'Arda, Vernasca), si svolgerà in due giornate ed occuperà tutto il borgo piacentino. Protagonista sarà il Monterosso Val d’Arda.
La bellissima Val d’Arda con i territori limitrofi si farà portavoce delle eccellenze enogastronomiche di un territorio ricco e ancora poco conosciuto. I borghi, la cucina, la tradizione, il vino e le osterie, la storia e la cultura: questo si vuole trasmettere ai numerosi turisti e visitatori che incontreremo durante le degustazioni. Non solo vino, ma il territorio che produce quel vino. Ma proprio per presentare tutto il territorio con la propria storia e cultura, nel Palazzo del Podestà ed in altre location storiche si alterneranno momenti legati alla produzione ed alla cultura del vino con degustazioni guidate, ma anche musica, arte e prodotti tipici, enogastronomia, serenità, con un unico filo conduttore, il vino!
Un calice, con una tracolla, vi permetteranno di assaggiare non solo un vino, ma un territorio ed una storia. Gli chef del territorio che aderiranno all’iniziativa, faranno degustare a tutti i clienti le loro ricette create per l’occasione, in cui l’origine delle materie prime e le peculiarità delle zone di produzione sono gli unici ingredienti che faranno grandi queste pietanze. Per dare un’idea dei numeri della manifestazione, ogni anno partecipano dalle 25 alle 30 cantine e si stimano nel corso delle edizioni dai 3mila ai 4mila visitatori.
Le iniziative collaterali che si alterneranno, per festeggiare il vino, saranno tantissime: dal trekking guidato che permetterà di scoprire il territorio che permette la produzione delle uve, alla musica che accompagnerà le degustazioni. Saranno presenti anche mostre d’arte ed iniziative culturali, come aperitivi letterari o pittori che realizzeranno le loro opere durante la manifestazione. Ed alla fine, per chi volesse rifocillarsi, ci saranno a disposizione lo stand gastronomico e dei punti di street food lungo la via della barrique.
Tra gli eventi collaterali in programma lunedi 1 maggio alle ore 17.00 presso la Galleria del Transvisionismo si terrà su prenotazione la verticale di Vin Santo di Vigoleno dell’azienda Lusignani in abbinamento al cioccolato Bardini e altre specialità. Il Monterosso Festival è gemellato con l’analoga manifestazione “Festival del Malvasia” che si svolgerà il 20 e 21 Maggio a Sala Baganza in provincia di Parma. Un ulteriore conferma dell’importanza della cultura enogastronomica emiliana.
Italiaatavola
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