Pesticidi dannosi
per le api
Commissione Ue
verso il divieto
L'Unione europea prende in mano la questione pesticidi: una bozza di regolamento della Commissione, visualizzata dal Guardian, potrebbe vietarli già da quest'anno. Si attende il voto degli Stati membri
Dopo numerosi appelli e rapporti sui danni che i pesticidi causano agli impollinatori, alle api in particolare, e prese di posizione da parte di associazioni e rappresentanti del comparto apistico, i vertici dell'Unione europea hanno finalmente rivolto la loro attenzione al problema. I pesticidi più usati al mondo, i più dannosi per le api, potrebbero dunque essere presto banditi da tutti i campi coltivati dell'Unione europea.
È questo a cui punta una bozza di regolamento della Commissione Ue, visionata dal Guardian, che potrebbe introdurre già da quest'anno il divieto di usare i pesticidi neonicotinoidi, se la proposta fosse approvata dalla maggioranza degli Stati membri. Nel 2013 l'Ue aveva introdotto un divieto temporaneo sull'uso di tre neonicotinoidi in alcune coltivazioni.
La bozza di regolamento, in cui si parla di "rischio grave per le api", prevede invece un divieto totale di utilizzo nei campi, con l'unica eccezione delle piante interamente coltivate nelle serre. Le nuove misure, a quanto riferisce il quotidiano britannico, potrebbero essere votate entro maggio e, se approvate, entrare in vigore nel giro di alcuni mesi.
È questo a cui punta una bozza di regolamento della Commissione Ue, visionata dal Guardian, che potrebbe introdurre già da quest'anno il divieto di usare i pesticidi neonicotinoidi, se la proposta fosse approvata dalla maggioranza degli Stati membri. Nel 2013 l'Ue aveva introdotto un divieto temporaneo sull'uso di tre neonicotinoidi in alcune coltivazioni.
La bozza di regolamento, in cui si parla di "rischio grave per le api", prevede invece un divieto totale di utilizzo nei campi, con l'unica eccezione delle piante interamente coltivate nelle serre. Le nuove misure, a quanto riferisce il quotidiano britannico, potrebbero essere votate entro maggio e, se approvate, entrare in vigore nel giro di alcuni mesi.
Andrea Radic
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