lunedì 2 ottobre 2017

Alto Adige Wine Summit

Alto Adige 

Wine Summit
Il Consorzio 

ha preso 

la strada giusta

In occasione del decennale del Consorzio e dell'Alto Adige Wine Summit, si festeggia una produzione in crescita per qualità e gradimento. Rispetto a dieci anni fa, il trend è quello di valorizzare gli autoctoni


Due giorni, 10 anni, 80 aziende vinicole, 68 banchetti e 120 giornalisti da 20 Paesi, che producono più del 99% dei vini Doc del territorio; e non sono mancate nemmeno visite in cantina, degustazioni nei ristoranti del posto o "trasferte  vitivinicole" sull'Alpe di Siusi. Si è presentato così l'Alto Adige Wine Summit, da poco svoltosi a Bolzano. L'occasione che ha reso ancora più speciale l'evento è il decennale del Consorzio Vini Alto Adige, che di strada in questi anni ne ha fatta davvero molta. «Lo stato di salute della viticoltura altoatesina è molto buono, buoni sono anche i riconoscimenti che abbiamo ottenuto sia da parte delle guide che da parte dei consumatori - il loro giudizio alla fine è quello che davvero importa -. Devo dire che la strada che abbiamo intrapreso anni fa, vale a dire puntare sulla qualità e sui vini bianchi, si è rivelata una strada giusta».

(Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)

Così, in occasione dell'Alto Adige Wine Summit, Helmuth Zanotti, responsabile del marketing agricolo dell'Idm (Innovation development marketing) Alto Adige, l'agenzia che si occupa della promozione dei prodotti altoatesini. Una strada, quella intrapresa dal Consorzio e di cui parla fiero Helmuth, che non riguarda solo la promozione del vino ma dell'intero territorio altoatesino, un avvantaggiarsi vicendevolmente: «Non esiste il vino altoatesino senza il suo territorio, né dall'altra parte si potrebbe vantare un così bel paesaggio senza questa nostra viticoltura. Uno trae vantaggio dall'altro e viceversa, insieme sono una chiave vincente».

(Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)

E sono proprio gli stessi altoatesini ad amare le loro produzioni e quindi le etichette del proprio territorio: «Possiamo ritenerci molto fortunati. Circa il 40% della nostra produzione viene o consumata o comprata nel territorio». Non mancano nemmeno turisti che con propri mezzi si recano presso le cantine dell'Alto Adige per acquistare direttamente dal produttore - proprio qui in Alto Adige si ha la percentuale più alta rispetto a tutta Italia di questo fenomeno, «una percentuale destinata a crescere».

E, approfondendo le vendite, concentrandosi su quali tipologie di vini siano le più vendute, la valorizzazione dei vitigni autoctoni è un trend ormai consolidato nella regione: «Pian piano stiamo tornando alle nostre radici. Un esempio è la Schiava: una volta era un vino piuttosto leggero, i viticoltori lo bevevano a casa propria ma di certo non lo avrebbero portato a una degustazione. Oggi invece ne vanno molto fieri e comunicano la loro passione al consumatore finale, che a sua volta ne apprezza gusto e identità.

Andrea Nicolussi - Stroblhof (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Andrea Nicolussi (Stroblhof)
Sempre restando nel settore vendite, il «cavallo di battaglia altoatesino per il mercato italiano» rimane, ormai da tempo, il Gewürztraminer. «Tuttavia negli ultimi anni hanno fatto tanta strada sia la Schiava che il Lagrein, un vino quest'ultimo non facile da fare, ma che sta riscontrando il consenso del pubblico. Ovviamente in Italia, un Paese dai grandi rossi, non è una sfida facile, ma un passo alla volta ce la stiamo facendo».

I vini e il territorioNonostante l'Alto Adige sia una piccola zona vitivinicola in Italia, regala una produzione dalle ricche sfaccettature, grazie alla sua posizione geografica e all'influenza delle culture italiana e tedesca. Senza considerare i variegati e molteplici terroir e le differenti caratteristiche geologiche che caratterizzano quest'area vinivinicola.

(Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)

Come suggeriva Helmuth, più del 60% dei vigneti sono coltivati a uve bianche (percentuale in aumento). Fra le varietà più diffuse spiccano il Pinot grigio, il Gewürztraminer, lo Chardonnay e il Pinot bianco, che da sole rappresentano il 70% di tutti i vini bianchi prodotti. Ma un ruolo rilevante è svolto anche da vitigni come Sauvignon, Müller-Thurgau, Sylvaner, Kerner, Riesling e Veltliner. Fra i rossi, oltre alle due varietà autoctone Schiava e Lagrein, anche gli altri vitigni classici - come il Pinot nero, il Merlot, il Cabernet Sauvignon e Franc - si sono ambientati ormai da più di un secolo in Alto Adige. Le aziende in questo territorio a produrre queste tipologie di vini sono quasi 5mila e occupano circa 10mila addetti. Le tre associazioni che le hanno rappresentate si sono riunite nel Consorzio Vini Alto Adige.

I vigneti dell'Alto Adige tappezzano i pendii che costeggiano i due fiumi Adige e Isarco, lungo il percorso che li porta dai ghiacciai alpini alla flora mediterranea della Bassa atesina. Un breve tragitto (90 km) in cui si alternano paesaggi e zone climatiche, come detto prima, estremamente varie. Queste le sette zone vitivinicole altoatesine: la Bassa atesina, l'Oltradige, Bolzano, la Valle dell'Adige, Merano, la Valle Isarco, la Val Venosta.

Per saperne di più sul rapporto tra vino e territorio in Alto Adige, cliccare qui.

(Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)

L'Alto Adige in pillole
  • 5.393 ettari di superficie vitata (di cui 5.285 classificate Doc)
  • 740mila ettari di superficie totale
  • Solo il 14% della superficie dell’Alto Adige è al di sotto dei mille metri di quota
  • Il 98% della superficie vitata è soggetto al disciplinare Doc
  • 330mila ettolitri di produzione vinicola media in un anno
  • La produzione si compone per il 60% percento di vini bianchi, per il 40% di vini rossi
  • L’Alto Adige incide per meno dell’uno percento sulla produzione vinicola nazionale
  • Un terzo di tutti i vini prodotti è destinato all’esportazione
  • L’Alto Adige ha circa 500mila abitanti (due terzi di lingua tedesca, un quarto di lingua italiana, e nelle valli dolomitiche quasi tutti di lingua ladina)

(Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)

Vinum Hotels Südtirol
Oggi c'è un'opportunità in più per i visitatori che vogliono godere della bellezza e delle eccellenze dell'Alto Adige: Vinum Hotels Sudtirol, un circuito di 29 alberghi che permettono soggiorni interamente dedicati all'enologia, con degustazioni, visite alle cantine e alle vigne e workshop a tema.

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LE "WINE STORIES" DEL WINE SUMMIT

Cantina Andriano
ALTO ADIGE LAGREIN RISERVA TOR DI LUPO 2014
Questo vino, il cui nome rimanda al castello Wolfsthurn (Tor di Lupo), rappresenta l’apice della nostra produzione di vini rossi. Il Tor di Lupo è stato il primo Lagrein maturato al 100% in barrique e in quanto tale anche una delle prime selezioni di Lagrein dell’Alto Adige.

VARIETÀ: Lagrein
ALCOL: 14% Vol
ACIDITÀ TOTALE: 5,6 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 2,5 g/l

Rudi Kofler (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Rudi Kofler (enologo)

Arunda Metodo Classico
ALTO ADIGE SPUMANTE ARUNDA CUVÉE MARIANNA EXTRA BRUT
All’inizio degli anni ottanta l’affinamento in barrique dei vini bianchi era ancora piuttosto inusuale ma Marianne, la proprietaria della nostra cantina, era talmente entusiasta della nuova Cuvée che nel 1984 decidemmo di commercializzarla
proprio con il nome di Marianna.

VARIETÀ: Chardonnay (80%), Blauburgunder/Pinot nero (20%)
ALCOL: 13% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 6,0 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 4,0 g/l

Sepp Reiterer (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Sepp Reiterer (titolare)

Cantina Bolzano
ALTO ADIGE LAGREIN RISERVA TABER 2014
L’essenza di Gries, zona d’origine del Lagrein, costituisce la base del nostro capolavoro enologico. Le uve maturano su viti piantate oltre novanta anni fa e vengono coltivate su pergole tradizionali in un vigneto di appena 1,5 ettari: un vino pieno di passione!

VARIETÀ: Lagrein
ALCOL: 14% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 5,1 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 4,0 g/l

Stephan Filippi, Michael Bradlwarter e Klaus Sparer (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Stephan Filippi (enologo), Michael Bradlwarter (presidente) e Klaus Sparer (direttore)
Josef Brigl
ALTO ADIGE S. MADDALENA RIELERHOF 2016
La specialità regionale, garanzia di autenticità e simbolo della storia secolare della viticoltura altoatesina.

VARIETÀ: Vernatsch/Schiava (95%), Lagrein (5%)
ALCOL: 13% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 5,2 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 2,0 g/l

Josef Brigl (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Josef Brigl (titolare)

Castelfeder
ALTO ADIGE PINOT BIANCO TECUM 2015
Il Pinot bianco Tecum è la selezione creata dalla nostra famiglia con l’obiettivo di produrre un vino equilibrato senza “nulla
di troppo”, un vino che matura sulle fecce nobili per oltre un anno e viene imbottigliato solo nell’annata successiva.

VARIETÀ: Weißburgunder/Pinot bianco
ALCOL: 13,5% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 5,9 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 1,9 g/l

Günther, Ines, Alessandra e Ivan Givanett (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Günther, Ines, Alessandra e Ivan Givanett

Baron Di Pauli
ALTO ADIGE MERLOT CABERNET RISERVA ARZIO 2015
Un vino aristocratico e raffinato, la punta di diamante della nostra tenuta vinicola. Il nome Arzio deriva dal maso Arzenhof,
situato sopra al lago di Caldaro, sui cui terreni maturano le uve della nostra Cuvée Bordeaux.

VARIETÀ: Merlot (60%), Cabernet Sauvignon (40%)
ALCOL: 14% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 4,7 %.
ZUCCHERI RESIDUI: 1,5 g/l

Thomas Scartezzini (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Thomas Scartezzini (enologo)

Dipoli Peter
ALTO ADIGE SAUVIGNON VOGLAR 2015
Questo vino ha segnato la nascita dell'azienda vitivinicola Dipoli ed è la migliore dimostrazione del fatto che perseguire le proprie idee ripaghi sempre; infatti la cantina ha sperimentato una nuova combinazione di vitigno e terreno in un vigneto un tempo riservato alla coltivazione della Schiava ottenendo grandi soddisfazioni.

VARIETÀ: Sauvignon Blanc
ALCOL: 14,2% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 7,0 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 2,0 g/l

Peter Dipoli (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Peter Dipoli (titolare)

Azienda Vinicola Eberlehof, Zisser
ALTO ADIGE S. MADDALENA CLASSICO 2016
La miscela fa la differenza. Questo Santa Maddalena classico contiene, oltre al 90%di Schiava, anche un 10% di Lagrein proveniente dai migliori terreni dell’omonima località vitivinicola. Questo vino è profondamente radicato nella sua terra ed è il vino più rappresentativo della cantina.

VARIETÀ: Vernatsch/Schiava (90%), Lagrein (10%)
ALCOL: 13,0% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 4,8 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 0,6 g/l

Famiglia Zisser (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Famiglia Zisser

Tenuta Ebner, Unterthiner Florian
ALTO ADIGE VALLE ISARCO GRÜNER VELTLINER 2016
Il Veltliner di Tenuta Ebner nasce nei vigneti più caldi della Valle Isarco, i più antichi della tenuta. L’ambiente in cui cresce
plasma il vino conferendogli il carattere forte di cui assecondiamo con interesse l’evoluzione.

VARIETÀ: Grüner Veltliner
ALCOL: 13% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 6,3 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 3,4 g/l

Brigitte e Florian Unterhiner (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Brigitte e Florian Unterhiner

Tenuta A. Egger-Ramer
ALTO ADIGE LAGREIN GRIES RISERVA KRISTAN 2012
L’“oro nero” di Bolzano/Gries gioca da sempre un ruolo fondamentale nella storia della azienda a conduzione familiare. A questo vino, che nasce dai vitigni di famiglia, si sono dedicate con amore e passione già cinque generazioni di viticoltori.

VARIETÀ: Lagrein
ALCOL: 13,5% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 2,9 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 5,5 g/l

Peter Egger-Ramer (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Peter Egger-Ramer (titolare)

Tenuta Eichenstein
ALTO ADIGE CHARDONNAY RISERVA SEPPELAIA 2015
Il nome deriva da Sepp Waldner, proprietario della tenuta, e rappresenta per l'azienda la quintessenza del vino poiché viene
prodotto soltanto con le uve migliori e più mature e solo nelle annate che soddisfano perfettamente tutti i requisiti.

VARIETÀ: Chardonnay, Sauvignon, Riesling
ALCOL: 14 % Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 6,5 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 3,5 g/l

Marius Müller e Barbara Waldner (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Marius Müller (enologo) e Barbara Waldner (titolare)

Cantina Valle Isarco
ALTO ADIGE VALLE ISARCO KERNER ARISTOS 2016
Le radici del vitigno affondano nei ripidi pendii terrazzati della Valle Isarco, a 950 metri di altezza. Il lavoro dell'azienda è ricompensato dalla sua mineralità complessa e dalla sua eleganza fruttata che fanno di questo Kerner il fiore all’occhiello della produzione vinicola di Cantina Valle Isarco.

VARIETÀ: Kerner
ALCOL: 14,5% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 6,8 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 4,2 g/l

Thomas Dorfmann (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Thomas Dorfmann (enologo)
Castello Englar
ALTO ADIGE SCHIAVA -R- 2014
Si tratta di una giovane azienda vitivinicola ma capace di apprezzare la tradizione, incarnata ad esempio dal vino dei padri di qeusta realtà. -R- nasce da viti antiche e unisce in sé elementi propri della tradizione senza tuttavia escludere le novità.

VARIETÀ: Vernatsch/Schiava
ALCOL: 12,5% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 5,5 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 1,5 g/l

Johannes Graf Khuen-Belasi (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Johannes Graf Khuen-Belasi

Girlan
ALTO ADIGE SCHIAVA GSCHLEIER ALTE REBEN 2015
Questo vino, pressato per la prima volta nel 1975, divenne ben presto una Schiava esemplare. Il suo carattere ricco e corposo ha inoltre un grande potenziale di invecchiamento. Le antiche viti portano a maturazione i frutti senza concimazione
minerale né irrigazione artificiale.

VARIETÀ: Vernatsch/Schiava
ALCOL: 13,6% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 5,3 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 1,9 g/l

Oscar Lorandi e Gerhard Kofler (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Oscar Lorandi (direttore) e Gerhard Kofler (enologo)
Glassierhof
ALTO ADIGE SCHIAVA 2016
Quando il proprietario della cantina acquistò il terreno, la stagione era già avanzata e non fede in tempo a dissodare. Una vera fortuna, perché nel corso dell’anno comprese il valore di questo vigneto coltivato da oltre un secolo utilizzando le pergole tradizionali.

VARIETÀ: Vernatsch/Schiava
ALCOL: 12% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 4,2 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 1,2 g/l

Stefan Vaja  (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Stefan Vaja (titolare)

Tenuta Griesbauerhof
MITTERBERG SCHIAVA ISARCUS 2016
Questo vino ha un inusuale potenziale di invecchiamento ottenuto grazie all’applicazione di metodi non convenzionali. Il raccolto è infatti tardivo; prima della vendemmia l'azienda taglia le viti e per un certo periodo lascia seccare i grappoli
direttamente sulla pianta.

VARIETÀ: Vernatsch/Schiava (95%), Lagrein (5%)
ALCOL: 14,5% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 4,34 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 1,3 g/l

Georg Mumelter (Alto Adige Wine Summit Il Consorzio ha preso la strada giusta)
Georg Mumelter (titolare)

Grottnerhof
ALTO ADIGE SAUVIGNON BUBO 2015
Il vino preferito dal produttore ed un omaggio ad “Olga”. Il gufo reale ha vissuto sulla terrazza dei rapaci dell'hotel ed ha entusiasmato gli ospiti con la sua presenza. Un obiettivo, che vorrebbe raggiungere anche con il suo vino.

VARIETÀ: Sauvignon Blanc
ALCOL: 14% Vol.
ACIDITÀ TOTALE: 6,4 g/l
ZUCCHERI RESIDUI: 2,3 g/l

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