L’annus horribilis
mondiale degli aerei
10 milioni
di passeggeri
danneggiati
Stando ai dati raccolti e analizzati da AirHelp, nel 2018 sono stati oltre 10 milioni i passeggeri aerei di tutto il mondo che hanno subito ritardi e cancellazioni. Ogni 46mila italiani sono stati danneggiati. Come spesso accade, l’estate è stato il periodo nel quale si sono registrati più problemi per via di un flusso maggiore.
L’aumento dei passeggeri italiani vittime di ritardi o cancellazioni è stato del 20% rispetto al 2017 quando si erano fermati a 37mila. Ma quali sono i principali motivi di questi disagi? Gli scioperi del personale delle compagnie aeree senza dubbio; dallo scorso aprile tali motivazioni non rientrano più in quelle “circostanze straordinarie” secondo cui la compagnia responsabile non è obbligata a rimborsare i propri passeggeri. Ad aggravare il quadro vi è il crescente fenomeno dell’overtourism che ha messo in seria difficoltà gli aeroporti, insieme alla crescente offerta delle compagnie aeree e alla conseguente diminuzione della qualità dei servizi e del personale aereo.«Il 2018 - afferma Roberta Fichera, portavoce di AirHelp - passerà alla storia come l’anno che ha oltrepassato i confini dell'industria aerea. La crescita delle interruzioni di volo dimostra che c'è ancora molto lavoro da fare e c'è una lunga strada da percorrere per far sì che le compagnie aeree diano la priorità ai diritti dei propri passeggeri. Lungo questi mesi abbiamo visto un aumento della consapevolezza dei viaggiatori circa i propri diritti e c'è chiaramente la necessità per AirHelp di continuare a lottare per informare i passeggeri e aiutarli ad ottenere il risarcimento dovuto».
La normativa europea CE 261 parla chiaro: per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250 euro a fino 600euro di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte a loro sconosciuto (o omesso dalle compagnie aeree), tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento.
L’ultima relazione della Corte dei Conti Europea ha affermato che le compagnie aeree sono restie all’applicazione della legge e due terzi dei passeggeri non reclamano la giusta compensazione perché, o ne ritengono improbabile l’ottenimento, o perché non sono consapevoli dei propri diritti. Alla luce di queste difficoltà, AirHelp, insieme ad altre società di supporto, ha fondato Apra (Association of Passenger Rights Advocates), l’Associazione dei difensori dei diritti dei passeggeri che si propone di colmare il divario tra la consapevolezza dei passeggeri e la legge.
Italiaatavola
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