Dolci, confetture
e liquori
dalle “cucine”
dei monasteri
Dalle suore che preparano la pasta di mandorle a quelle che preparano liquori artigianali home made: sono tante le produzioni, specialmente nel periodo di feste, che vengono realizzate nei conventi in tutta Italia.
Iluoghi di vita contemplativa dove vengono prodotti dolci, marmellate e liquori artigianali continuano ad aumentare. E sono sparsi in tutta Italia. A cominciare dalle nuvole di limone, l'ultima creazione in fatto di biscotti delle cistercensi del monastero della Santissima Trinità di Cortona, nella campagna toscana. Le monache preparano infatti biscotti, biscotti di ogni tipo, ma anche marmellate e confetture - di tutti i gusti, mele, noci, mandorle, limone, cioccolato, arance, mandarini e fichi.
Tutti questi prodotti le cistercensi di Cortona li mettono in vendita soprattutto nel periodo di Natale, attraverso un passaparola tra gli amici delle monache sparsi in tutta Italia. Basta un'offerta, alle monache è sufficiente, così da poter mandare avanti strutture datate che ormai necessitano di una ristrutturazione, ad esempio.
Un iter del genere accade oggi in decine di monasteri femminili in tutta Italia che (come vale per quello di Cortona) spesso hanno anche frutteti e orti all'interno delle mura di clausura.
A Lecce, ad esempio, le benedettine hanno raccolto la tradizione della pasta di mandorle (una tradizione dal 1700). A chi lo richiede, le confezioni vengono consegnate e in cambio può essere data un'offerta spontanea (o anche una preghiera). Per le monache questa produzione assume il valore di un messaggio di bellezza, espresso attraverso la solarità e la delicatezza di quella pasta di mandorle. Le "suore dei dolci", come queste benedettine vengono chiamate nel Salento, sanno modellare la pasta con agilità e abilità.
A Fara in Sabina, in provincia di Rieti, le clarisse eremite hanno preparato un vero e proprio catalogo per Natale, in maniera assolutamente artigianale, dai liquori alle confetture, dalle salse da abbinare ai formaggi fino agli olii essenziali per fini cosmetici.
«Il lavoro rappresenta una componente importante nel nostro quotidiano: in quanto cristiani siamo chiamati a vivere in modo solidale con gli altri fratelli prolungando l’opera della creazione ed esaltando i talenti che il Creatore ci ha donato», spiegano su facebook queste monache che alla vita contemplativa hanno unito il carisma di quella eremitica ed il silenzio, che qui si può "ascoltare" in una Cappella dedicata e trasformata in un vero e proprio "museo del silenzio".
Al monastero delle clarisse di Ferentino, in diocesi di Frosinone, invece, vengono distribuiti giocattoli - raccolti per loro dall’associazione "Il salotto degli gnomi" - ai bambini bisognosi le cui famiglie bussano al convento. italiaatavola
In cambio dei prodotti, i conventi chiedono soltanto una libera offerta
Tutti questi prodotti le cistercensi di Cortona li mettono in vendita soprattutto nel periodo di Natale, attraverso un passaparola tra gli amici delle monache sparsi in tutta Italia. Basta un'offerta, alle monache è sufficiente, così da poter mandare avanti strutture datate che ormai necessitano di una ristrutturazione, ad esempio.
Un iter del genere accade oggi in decine di monasteri femminili in tutta Italia che (come vale per quello di Cortona) spesso hanno anche frutteti e orti all'interno delle mura di clausura.
A Lecce, ad esempio, le benedettine hanno raccolto la tradizione della pasta di mandorle (una tradizione dal 1700). A chi lo richiede, le confezioni vengono consegnate e in cambio può essere data un'offerta spontanea (o anche una preghiera). Per le monache questa produzione assume il valore di un messaggio di bellezza, espresso attraverso la solarità e la delicatezza di quella pasta di mandorle. Le "suore dei dolci", come queste benedettine vengono chiamate nel Salento, sanno modellare la pasta con agilità e abilità.
A Fara in Sabina, in provincia di Rieti, le clarisse eremite hanno preparato un vero e proprio catalogo per Natale, in maniera assolutamente artigianale, dai liquori alle confetture, dalle salse da abbinare ai formaggi fino agli olii essenziali per fini cosmetici.
«Il lavoro rappresenta una componente importante nel nostro quotidiano: in quanto cristiani siamo chiamati a vivere in modo solidale con gli altri fratelli prolungando l’opera della creazione ed esaltando i talenti che il Creatore ci ha donato», spiegano su facebook queste monache che alla vita contemplativa hanno unito il carisma di quella eremitica ed il silenzio, che qui si può "ascoltare" in una Cappella dedicata e trasformata in un vero e proprio "museo del silenzio".
Al monastero delle clarisse di Ferentino, in diocesi di Frosinone, invece, vengono distribuiti giocattoli - raccolti per loro dall’associazione "Il salotto degli gnomi" - ai bambini bisognosi le cui famiglie bussano al convento. italiaatavola
© Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento