È arrivato
il “veganuary”
il mese
della dieta
vegana
Dal 2014 il movimento pro vegan nato in Inghilterra propone di attuare una dieta 100% vegetale per il mese di gennaio e magari continuare nei mesi successivi.
Da quest’anno è sbarcato anche in Italia.
Un mese dedicato al veganesimo, dopo l’abbuffata delle feste. È quel che propone Veganuary, un movimento inglese da qualche anno per gennaio. Ora questa proposta è arrivata anche nel nostro Paese (dove pure si dice che il boom delle diete vegan stia rallentando). Attraverso una serie di video ricette, articoli, suggerimenti di ristoranti che propongono una serie di pietanze vegan, l’associazione Essere Animali aiuta e supporta coloro che vogliono provare ad abbracciare la dieta vegana, attraverso una campagna social a cui partecipa anche Silvia Goggi, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione con master in Alimentazione e Dietetica Vegetariana, di Humanitas San Pio X. Lo riporta un articolo apparso su Humanitasalute, che vi riproponiamo di seguito.
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Per tutto il mese di gennaio la dottoressa Goggi risponderà attraverso le sue pagine social a domande e curiosità di tipo nutrizionale circa l’alimentazione vegan, con tante ricette da provare. Per chi volesse approfondire l’argomento, il 14 gennaio è uscito il nuovo romanzo della dottoressa, edito Rizzoli, “È facile diventare (un po’ più) vegano”. Con il suo aiuto scopriamo meglio i benefici della dieta plant-based. Un’alimentazione che si può mettere in pratica non solo da adulti, ma fin da bambini. Con la scelta dei giusti alimenti vegetali infatti e con la corretta integrazione di vitamina B12, la dieta è assolutamente ben pianificata e ci si assicurano tutti i nutrienti.
La percezione (sbagliata) della dieta vegetariana
Quando si parla di dieta vegetariana, la prima immagine che viene in mente è quella di un piatto vuoto, o occupato da qualche triste foglia di insalata. È quindi facile pensare che questo stile alimentare non sia adatto a soddisfare i fabbisogni nutrizionali di un individuo in qualsiasi fascia di età.
Nulla di più lontano dalla realtà, invece, dal momento che numerose società scientifiche (tra cui l’Academy of Nutrition and Dietetics, ma anche la nostrana Società Italiana di Nutrizione Umana) hanno stabilito più e più volte, dopo attenta analisi della letteratura scientifica disponibile, che una dieta vegetale ben pianificata non solo può mantenersi in tutte le fasi della vita, ma apporta anche dei benefici per la salute tutt’altro che trascurabili.
L’equivoco nasce dalla definizione utilizzata per descrivere le diete vegetariane: spesso la scelta ricade sul criterio esclusivo, “senza carne e senza pesce”. Raramente nella comunicazione viene sottolineato ciò su cui le diete vegetariane sono ricche, vale a dire di cereali, legumi, frutta secca, semi oloesi verdure e frutta: proprio quegli alimenti che dovrebbero costituire la base di qualsiasi alimentazione.
E le proteine?
Nonostante la ricchezza di alimenti che affollano una dieta a base vegetale, resta la paura di incorrere in carenza dei più svariati nutrienti: proteine, ferro, calcio, zinco. Il timore è maggiore soprattutto in chi si approccia per la prima volta a questo stile alimentare, e che parte da un’alimentazione “onnivora” poggiata su basi sbagliate.
Tutti i nutrienti presenti nei cibi di origine animale (proteine incluse) sono, in ultima analisi, già presenti nei cibi di origine vegetale di cui gli stessi animali si sono cibati. Gli animali si limitano a concentrarli. Evitando quindi il consumo di carne, pesce e derivati c’è un vantaggio non da poco: andando direttamente alla fonte si risparmia l’assunzione di grassi saturi e colesterolo, con notevoli vantaggi per la salute. E per l’ambiente.
C’è qualche accortezza a cui un vegetariano dovrebbe stare attento?
Un vegetariano (sia che sia vegano o latto-ovo-vegetariano) deve rispettare il proprio fabbisogno calorico quotidiano attraverso l’assunzione di tutti i gruppi alimentari vegetali e assumere la vitamina B12 attraverso un integratore dedicato.
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Un burger rigorosamente vegano
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Per tutto il mese di gennaio la dottoressa Goggi risponderà attraverso le sue pagine social a domande e curiosità di tipo nutrizionale circa l’alimentazione vegan, con tante ricette da provare. Per chi volesse approfondire l’argomento, il 14 gennaio è uscito il nuovo romanzo della dottoressa, edito Rizzoli, “È facile diventare (un po’ più) vegano”. Con il suo aiuto scopriamo meglio i benefici della dieta plant-based. Un’alimentazione che si può mettere in pratica non solo da adulti, ma fin da bambini. Con la scelta dei giusti alimenti vegetali infatti e con la corretta integrazione di vitamina B12, la dieta è assolutamente ben pianificata e ci si assicurano tutti i nutrienti.
La percezione (sbagliata) della dieta vegetariana
Quando si parla di dieta vegetariana, la prima immagine che viene in mente è quella di un piatto vuoto, o occupato da qualche triste foglia di insalata. È quindi facile pensare che questo stile alimentare non sia adatto a soddisfare i fabbisogni nutrizionali di un individuo in qualsiasi fascia di età.
Nulla di più lontano dalla realtà, invece, dal momento che numerose società scientifiche (tra cui l’Academy of Nutrition and Dietetics, ma anche la nostrana Società Italiana di Nutrizione Umana) hanno stabilito più e più volte, dopo attenta analisi della letteratura scientifica disponibile, che una dieta vegetale ben pianificata non solo può mantenersi in tutte le fasi della vita, ma apporta anche dei benefici per la salute tutt’altro che trascurabili.
L’equivoco nasce dalla definizione utilizzata per descrivere le diete vegetariane: spesso la scelta ricade sul criterio esclusivo, “senza carne e senza pesce”. Raramente nella comunicazione viene sottolineato ciò su cui le diete vegetariane sono ricche, vale a dire di cereali, legumi, frutta secca, semi oloesi verdure e frutta: proprio quegli alimenti che dovrebbero costituire la base di qualsiasi alimentazione.
E le proteine?
Nonostante la ricchezza di alimenti che affollano una dieta a base vegetale, resta la paura di incorrere in carenza dei più svariati nutrienti: proteine, ferro, calcio, zinco. Il timore è maggiore soprattutto in chi si approccia per la prima volta a questo stile alimentare, e che parte da un’alimentazione “onnivora” poggiata su basi sbagliate.
Tutti i nutrienti presenti nei cibi di origine animale (proteine incluse) sono, in ultima analisi, già presenti nei cibi di origine vegetale di cui gli stessi animali si sono cibati. Gli animali si limitano a concentrarli. Evitando quindi il consumo di carne, pesce e derivati c’è un vantaggio non da poco: andando direttamente alla fonte si risparmia l’assunzione di grassi saturi e colesterolo, con notevoli vantaggi per la salute. E per l’ambiente.
C’è qualche accortezza a cui un vegetariano dovrebbe stare attento?
Un vegetariano (sia che sia vegano o latto-ovo-vegetariano) deve rispettare il proprio fabbisogno calorico quotidiano attraverso l’assunzione di tutti i gruppi alimentari vegetali e assumere la vitamina B12 attraverso un integratore dedicato.
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