Roma, alleanza
tra alberghi storici
In 48 per celebrare
la tradizione
Una nuova progettualità che riunisce le strutture ricettive capitoline nate prima del 1950. Sono in tutto 48 e tra gli obiettivi c’è l’organizzazione di eventi promozionali. Location di grande suggestione passate alla storia molto spesso grazie alla visita di alcuni celebri personaggi internazionali.
Tutte le strade hanno sempre portato a Roma, capitale della cristianità e caput mundi, pellegrini, viaggiatori, personaggi illustri e capi di Stato. Ad accoglierli i luoghi dell'ospitalità, dagli ospizi alle locande medievali e rinascimentali fino agli alberghi per i viaggiatori del Gran Tour, attratti dall'eredità della Roma antica.
Per la presentazione è stata scelta la cornice dell'Albergatore Day, la più importante occasione di incontro e confronto nel settore dell'ospitalità organizzata da Federalberghi Roma. Il nuovo progetto è da attuare in sinergia con le istituzioni culturali e artistiche cittadine, come ha auspicato alla presentazione dell'iniziativa Marina Mattei, coordinatrice dei Musei Capitolini e del Museo Barracco.
«Sono particolarmente felice di presentare questo Comitato, ultimo nato in casa Federalberghi Roma - ha detto il suo presidente Carlo De Angelis, amministratore dell'Hotel Diana, 80 anni di attività - in un periodo in cui tutto va a velocità sorprendente anche nel turismo. Nell'evoluzione del mercato e con la nascita di nuove strutture alberghiere noi abbiamo voluto distinguerci dando al passato il valore che merita per far conoscere e far respirare l'atmosfera delle nostre “case” agli ospiti che arrivano da ogni parte del mondo».
Molti degli alberghi storici hanno da tempo attuato percorsi culturali per non disperdere i valori della propria storia, come l'Hotel Plaza di Olivia Paladino, vicepresidente del Cominato. «La nostra suite Pietro Mascagni - ha detto - porta il nome del compositore che qui ha alloggiato e in cui ha composto alcune opere. Abbiamo il suo pianoforte che la famiglia ha voluto donarci. Importante anche il rapporto con il cinema e con i grandi registi che hanno alloggiato qui, come Fellini, Visconti e Zeffirelli. Tante poi le teste coronate, tra cui Carlotta del Messico che dalla finestra amava godersi il famoso Canevale Romano. I documenti, le testimonianze e le opere d'arte presenti saranno riuniti in un catalogo con la consulenza della dottoressa Marina Mattei perché i nostri ospiti possano conoscere la storia di questo albergo ospitato da un secolo e mezzo nello storico Palazzo Lozzano di Via del Corso».
Tra i 48, anche l'Hotel Diana di via Principe Amedeo, oggi alla quarta generazione, ha una storia da raccontare che parte dalla lungimiranza del fondatore Benedetto De Angelis. Prima addetto alle funi degli “ascensori ad acqua” all’Hotel De Russie, imparò le lingue, divenne portiere dell’Hotel Quirinale e nel 1925 ebbe l'intuizione brillante dei tours turistici: portava gli ospiti in giro con gli omnibus a cavallo e poi comprò per loro il primo omnibus a motore, lo “Sciarabà”. Vasta è l'aneddotica così come tante sono le storie legate a queste strutture d'epoca: all'Hotel Quirinale un passaggio sotterraneo riservato agli artisti del bel canto li portava direttamente al Teatro dell'Opera per proteggere dal maltempo le loro preziose ugole.
Tra le terrazze più panoramiche la più famosa è quella all'ottavo piano del Sina Bernini Bristol di Piazza Barberini, dove ogni spazio celebra l'arte barocca. È stata scelta da Paolo Sorrentino per il film "La grande Bellezza". Oltre a questi già citati, fanno parte del neonato Comitato gli alberghi (in ordine alfabetico) Abruzzi, Amalfi, Ambasciatori, Atlantico, Boccaccio, Bramante, Canada, Castevecchio, Cecil, Celio, Columbia, Cosmopolita, De Russie, Del Senato, Delle Nazioni, Forum, Genova, Grand Hotel Palace, Igea, La Giocca, Lunetta, Majestic, Massimo D'Azeglio, Medici, Mediterraneo, Montecarlo, Nord Nuova Roma, Piazza di Spagna, Piemonte, Pomezia, Portoghesi, Princepts Boutique, Regno, Rivoli, Santa Chiara, Scalinata di Spagna, St Moritz, Universo, Victoria e Villa del Cardinale.
Il comitato comprende 48 strutture nate prima del 1950
Ma a partire dall'unità d'Italia sorsero le grandi strutture di impronta parigina e da allora alla loro storia si è intrecciata quella della città. Quarantotto alberghi, tutti attivi prima del 1950, uniti in una nuova progettualità comune e riuniti nel Comitato Alberghi Storici di Federalberghi, hanno presentato a Roma, alla Nuvola di Massimiliano Fuksas, un articolato programma di attività - dal titolo "La storia vince" - per trasmettere la conoscenza di una tradizione culturale e di impegno, spesso generazionale.Per la presentazione è stata scelta la cornice dell'Albergatore Day, la più importante occasione di incontro e confronto nel settore dell'ospitalità organizzata da Federalberghi Roma. Il nuovo progetto è da attuare in sinergia con le istituzioni culturali e artistiche cittadine, come ha auspicato alla presentazione dell'iniziativa Marina Mattei, coordinatrice dei Musei Capitolini e del Museo Barracco.
«Sono particolarmente felice di presentare questo Comitato, ultimo nato in casa Federalberghi Roma - ha detto il suo presidente Carlo De Angelis, amministratore dell'Hotel Diana, 80 anni di attività - in un periodo in cui tutto va a velocità sorprendente anche nel turismo. Nell'evoluzione del mercato e con la nascita di nuove strutture alberghiere noi abbiamo voluto distinguerci dando al passato il valore che merita per far conoscere e far respirare l'atmosfera delle nostre “case” agli ospiti che arrivano da ogni parte del mondo».
Marina Mattei, Olivia Paladino e Carlo De Angelis
Conoscenza del passato ma anche innovazione: valorizzazione dell'immagine ma anche finalità pratiche e commerciali. «Per il momento - ha detto Guglielmo Dal Pastore, impegnato nella programmazione del Comitato - siamo presenti sul territorio romano. Abbiamo strutture molto eterogenee su vari livelli, e ci muoveremo con varie proposte che possono essere univoche legate alla tradizione artistica e culturale della città con una comunicazione editoriale e attività tecnologiche. Importante anche una piattaforma di prenotazioni dirette con un'area riservata alle informazioni utili ma pensiamo anche a un blog non solo in riferimento agli hotel ma come volano per la promozione del territorio».Molti degli alberghi storici hanno da tempo attuato percorsi culturali per non disperdere i valori della propria storia, come l'Hotel Plaza di Olivia Paladino, vicepresidente del Cominato. «La nostra suite Pietro Mascagni - ha detto - porta il nome del compositore che qui ha alloggiato e in cui ha composto alcune opere. Abbiamo il suo pianoforte che la famiglia ha voluto donarci. Importante anche il rapporto con il cinema e con i grandi registi che hanno alloggiato qui, come Fellini, Visconti e Zeffirelli. Tante poi le teste coronate, tra cui Carlotta del Messico che dalla finestra amava godersi il famoso Canevale Romano. I documenti, le testimonianze e le opere d'arte presenti saranno riuniti in un catalogo con la consulenza della dottoressa Marina Mattei perché i nostri ospiti possano conoscere la storia di questo albergo ospitato da un secolo e mezzo nello storico Palazzo Lozzano di Via del Corso».
Tra i 48, anche l'Hotel Diana di via Principe Amedeo, oggi alla quarta generazione, ha una storia da raccontare che parte dalla lungimiranza del fondatore Benedetto De Angelis. Prima addetto alle funi degli “ascensori ad acqua” all’Hotel De Russie, imparò le lingue, divenne portiere dell’Hotel Quirinale e nel 1925 ebbe l'intuizione brillante dei tours turistici: portava gli ospiti in giro con gli omnibus a cavallo e poi comprò per loro il primo omnibus a motore, lo “Sciarabà”. Vasta è l'aneddotica così come tante sono le storie legate a queste strutture d'epoca: all'Hotel Quirinale un passaggio sotterraneo riservato agli artisti del bel canto li portava direttamente al Teatro dell'Opera per proteggere dal maltempo le loro preziose ugole.
Alcuni degli alberghi si contraddistinguono per splendidi terrazzi sulla Capitale
Raccontati in un libro da Roberto Wirth sono i 125 anni dell'Hotel Hassler, con il ricordo di tanti ospiti celebri, da Lady Diana a Mike Tyson, da Audrey Hepburn a Madonna. E che dire del Grand Hotel de la Minerve che per ben due secoli ha ospitato celebrità come Ferdinand Gregorovius, gli scrittori Stendhal e George Sand, il futuro Papa Pio IX, Cavour e in tempi più recenti ai capi di stato come George Bush e artisti di fama internazionale? Raffinato gioiello liberty custode di un’ epoca con un legame indissolubile con il mondo dall'arte e della cultura è l'Hotel Locarno di Via della Penna, che dal 1925 ama definirsi “casa per ospiti” ed ha dato anche il titolo a un libro di Alain Elkan.Tra le terrazze più panoramiche la più famosa è quella all'ottavo piano del Sina Bernini Bristol di Piazza Barberini, dove ogni spazio celebra l'arte barocca. È stata scelta da Paolo Sorrentino per il film "La grande Bellezza". Oltre a questi già citati, fanno parte del neonato Comitato gli alberghi (in ordine alfabetico) Abruzzi, Amalfi, Ambasciatori, Atlantico, Boccaccio, Bramante, Canada, Castevecchio, Cecil, Celio, Columbia, Cosmopolita, De Russie, Del Senato, Delle Nazioni, Forum, Genova, Grand Hotel Palace, Igea, La Giocca, Lunetta, Majestic, Massimo D'Azeglio, Medici, Mediterraneo, Montecarlo, Nord Nuova Roma, Piazza di Spagna, Piemonte, Pomezia, Portoghesi, Princepts Boutique, Regno, Rivoli, Santa Chiara, Scalinata di Spagna, St Moritz, Universo, Victoria e Villa del Cardinale.
© Riproduzione riservata di Mariella Morosi
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