mercoledì 8 gennaio 2020

Vola il turismo natalizio Sulle Dolomiti +9% di presenze

Vola il turismo 

natalizio
Sulle Dolomiti 

+9% di presenze


La neve e un clima ideale hanno convinto un alto numero di turisti a trascorrere qualche giorno di vacanza tra Natale e l’Epifania. Dolomiti che restano la meta preferita, ma anche in Liguria i bilanci sono positivi. Venezia ha pagato dazio come preventivato a causa dell’acqua alta, ma punta a recuperare terreno.

Clima che sta cambiando, danni ingenti alla vigilia, portafogli sempre meno pieni, ma gli italiani non rinunciano alle vacanze di Natale. Escono soddisfatti dalle festività gli albergatori delle principali località turistiche della Penisola tracciando bilanci positivi che fanno ben sperare anche per il futuro.

Dolomiti regine delle vacanze invernali (Vola il turismo natalizio Sulle Dolomiti  9% di presenze)
Dolomiti regine delle vacanze invernali
Federalberghi aveva preventivato lo spostamento di oltre 18 milioni di turisti tra Natale e Capodanno e così è stato con un “rilancio” nel weekend dell’Epifania da altre 3 milioni di persone. Un giro d’affari quello portato dalla Befana che si è rivelato essere del 20% superiore a quello dell’anno scorso.

Come sempre, superstar delle vacanze natalizie sono state le Dolomiti. Le nevicate di metà dicembre hanno convinto ulteriormente gli appassionati di montagna a scegliere tra le tante destinazioni presenti nei vari comprensori sciistici del posto. Facendo alcune stime gli albergatori hanno evidenziato un +9% di presenze nelle strutture rispetto alla media (già di per sé elevatissima).

Oltre alla neve, che è il principale sponsor in questi casi, ha giocato un ruolo chiave anche il clima a dir poco eccezionale. Accettabile per chi ama trascorrere le giornate sugli sci, perfetto per chi predilige brevi passeggiate per raggiungere i rifugi dove accomodarsi a mangiare e prendere il sole. Tra le località più soddisfatte, c’è Cortina che grazie ai mondiali di sci alpino 2021 e alle Olimpiadi invernali 2026 è riuscita a rilanciare il proprio appeal, anche grazie ad un generale ammodernamento delle strutture alberghiere e sciistiche.

Restando in zona, paga a caro prezzo il disastro dell’acqua alta Venezia. Come già raccontato ampiamente nelle scorse settimane, il turismo natalizio ha perso il 40% rispetto alla media degli altri anni. Le campagne di informazione intraprese dagli albergatori lagunari si spera che possano permettere al territorio di recuperare il terreno perduto nei primi mesi del 2020.

Scendendo verso il mare, in Liguria, arrivano altri sorrisi. La Riviera è riuscita ad accogliere un alto numero di turisti nonostante i danni provocati dal maltempo in autunno con le strutture ricettive che hanno riempito i posti tra il 50 e l’80%, ma alcune hanno dichiarato anche il sold-out nel periodo a cavallo di Capodanno.
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