Acne da marcherina,
tra i rimedi creme
lenitive e acqua
termale spray
Il Maskne dipende sia dalla sensibilità della pelle che dalla tipologia di mascherina utilizzata. Tanti i rimedi, sconsigliati quelli casalinghi. L'ideale è consultare un esperto per scoprire il più adatto
La mascherina ormai da un anno è entrata a far parte della nostra quotidianità. Dobbiamo indossarla sia al chiuso che all'aperto, quando entriamo in contatto con altre persone, quindi anche per parecchie ore in una giornata. E nonostante sia fondamentale per prevenire il contagio da Covid-19, la mascherina può avere una serie di effetti indesiderati specie sulla pelle, se l'utilizzo è prolungato.
Per descrivere le conseguenze della mascherina sulla pelle del viso è stato coniato il termine “maskne” che, come dice il nome, combina la mascherina e l’acne. Affronta nello specifico l'argomento Ylenia Balice, dermatologa di Humanitas San Pio X, in un articolo pubblicato su Humanitasalute e di seguito riportato integralmente.
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Quali sono le cause dell’acne da mascherina?
Gli inestetismi cutanei insorti come conseguenza dell’uso prolungato della mascherina possono avere diverse cause. Ad esempio, lo sfregamento tra la mascherina e la pelle aumenta il rischio di irritazioni, arrossamenti e desquamazione.
«L’aumento di temperatura e umidità all’interno della mascherina, causato dalla respirazione - spiega l'esperta - determina la formazione di un microambiente che favorisce la proliferazione micotica e batterica tra cui quella di cutibacterium acnes, responsabile appunto dell’acne. Questo meccanismo facilita l’ostruzione dei pori, la produzione di sebo e quindi la formazione di comedoni (punti neri) e foruncoli. Anche il tipo di mascherina che viene utilizzato può incidere sulla comparsa e sull’entità di questi effetti “indesiderati”. Quelle a più strati, come le FP2 e FP3, meno traspiranti, possono causare problemi alla pelle più frequentemente; va però sottolineato che sono le mascherine più efficaci nella protezione contro il virus e, pertanto, rimane raccomandato il loro utilizzo in tutti coloro che svolgono professioni a rischio o in soggetti fragili. Inoltre, sono le pelli grasse, a tendenza acneica o particolarmente sensibili e facilmente irritabili a subire maggiormente le conseguenze da maskne».
Dermatite o allergia?
In alcuni casi, l’uso prolungato della mascherina può peggiorare patologie preesistenti (acne, rosacea, dermatite seborroica, dermatite atopica etc.) o causare dermatiti irritative o allergiche da contatto. In questi casi bisogna consultare lo specialista per individuare correttamente il problema e stabilire il rimedio più efficace.
Vediamole nello specifico:
Dermatite irritativa o allergica da contatto: in questi casi, meglio cambiare tipo di mascherina e sceglierne una fatta di un materiale leggero e traspirante;
Peggioramento dell’acne: meglio fare una detersione accurata e l’applicazione di creme e cosmetici non comedogenici;
Dermatite provocata dallo sfregamento: è importante l’applicazione di creme idratanti e anti-infiammatorie nelle zone colpite.
I consigli della specialista dalla skin care alla scelta della mascherina
«Per contrastare l’acne e gli inestetismi da maskne è fondamentale un’attenta skin care associata alla scelta del modello di mascherina più adeguata alla propria pelle. In ogni caso, è sempre importante consultare il proprio dermatologo prima di applicare prodotti errati o rimedi casalinghi che potrebbero portare a un ulteriore peggioramento del quadro clinico», puntualizza Balice.
I consigli per la skin care:
I diversi tipi di mascherina
Per descrivere le conseguenze della mascherina sulla pelle del viso è stato coniato il termine “maskne” che, come dice il nome, combina la mascherina e l’acne. Affronta nello specifico l'argomento Ylenia Balice, dermatologa di Humanitas San Pio X, in un articolo pubblicato su Humanitasalute e di seguito riportato integralmente.
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Quali sono le cause dell’acne da mascherina?
Gli inestetismi cutanei insorti come conseguenza dell’uso prolungato della mascherina possono avere diverse cause. Ad esempio, lo sfregamento tra la mascherina e la pelle aumenta il rischio di irritazioni, arrossamenti e desquamazione.
«L’aumento di temperatura e umidità all’interno della mascherina, causato dalla respirazione - spiega l'esperta - determina la formazione di un microambiente che favorisce la proliferazione micotica e batterica tra cui quella di cutibacterium acnes, responsabile appunto dell’acne. Questo meccanismo facilita l’ostruzione dei pori, la produzione di sebo e quindi la formazione di comedoni (punti neri) e foruncoli. Anche il tipo di mascherina che viene utilizzato può incidere sulla comparsa e sull’entità di questi effetti “indesiderati”. Quelle a più strati, come le FP2 e FP3, meno traspiranti, possono causare problemi alla pelle più frequentemente; va però sottolineato che sono le mascherine più efficaci nella protezione contro il virus e, pertanto, rimane raccomandato il loro utilizzo in tutti coloro che svolgono professioni a rischio o in soggetti fragili. Inoltre, sono le pelli grasse, a tendenza acneica o particolarmente sensibili e facilmente irritabili a subire maggiormente le conseguenze da maskne».
Dermatite o allergia?
In alcuni casi, l’uso prolungato della mascherina può peggiorare patologie preesistenti (acne, rosacea, dermatite seborroica, dermatite atopica etc.) o causare dermatiti irritative o allergiche da contatto. In questi casi bisogna consultare lo specialista per individuare correttamente il problema e stabilire il rimedio più efficace.
Vediamole nello specifico:
Dermatite irritativa o allergica da contatto: in questi casi, meglio cambiare tipo di mascherina e sceglierne una fatta di un materiale leggero e traspirante;
Peggioramento dell’acne: meglio fare una detersione accurata e l’applicazione di creme e cosmetici non comedogenici;
Dermatite provocata dallo sfregamento: è importante l’applicazione di creme idratanti e anti-infiammatorie nelle zone colpite.
I consigli della specialista dalla skin care alla scelta della mascherina
«Per contrastare l’acne e gli inestetismi da maskne è fondamentale un’attenta skin care associata alla scelta del modello di mascherina più adeguata alla propria pelle. In ogni caso, è sempre importante consultare il proprio dermatologo prima di applicare prodotti errati o rimedi casalinghi che potrebbero portare a un ulteriore peggioramento del quadro clinico», puntualizza Balice.
I consigli per la skin care:
- Lavare il viso mattina e sera con il detergente più adeguato al proprio tipo di pelle;
- Utilizzare un’acqua termale spray, dalle proprietà rinfrescanti e antinfiammatorie, da applicare vaporizzandola più volte nel corso della giornata, focalizzandosi sulle zone del viso coperte dalla mascherina;
- Applicare creme lenitive e anti-infiammatorie, specie in caso di dermatiti irritative provocate dallo sfregamento;
- Applicare prodotti non comedogenici in caso di comparsa di follicoliti o foruncoli;
- Evitare il trucco quando possibile, o chiedere al proprio specialista di fiducia un consiglio per un make up leggero, in modo da non rischiare un peggioramento della pelle;
- Rivolgersi sempre allo specialista in caso di peggioramento di una patologia preesistente come acne, rosacea, dermatite atopica, dermatite seborroica, così da modulare la terapia in base al quadro cutaneo.
I diversi tipi di mascherina
- Mascherine chirurgiche: è importante cambiarle quotidianamente. Durante l’utilizzo evitare di contaminarle con le mani sporche o appoggiandole su superfici non adeguatamente igienizzate.
- Mascherine FFP2 e FFP3: queste mascherine sono molto efficaci grazie alla loro aderenza, ma possono aumentare il rischio di ulcere da decubito per l’attrito e di maskne.
- Mascherine lavabili: è importante effettuare un lavaggio quotidiano per rimuovere sudore, sebo e altri depositi che si accumulano nel tessuto.
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