Sicura, italiana, in bicicletta.
Ecco la vacanza
estiva 2021
Pensare ora alle vacanze estive è complicato perchè ancora non si sa cosa si potrà fare e quando, ma con le temperature che si alzano cresce la voglia di partire. Sì, ma per dove?. Come per l'anno scorso le aree rurali vanno forte, ci si sposta preferibilmente in macchina e il cicloturismo è pronto al boom definitivo
Pandemia, zone rosse, Covid, restrizioni, mascherine, vaccini che non arrivano... e se ci svegliassimo improvvisamente all'alba dell'estate con una campagna vaccinale a buon punto e con il caldo che uccide il Covid? Immaginiamo un salto temporale di tre mesi (si spera) e immaginiamoci che il mondo abbia trovato la via d'uscita giusta per tornare ad una nuova normalità che si svvicini il più possibile a quella che abbiamo abbandonato a inizio 2020. Insomma, immaginiamoci che andare in vacanza sia possibile, uno sforzo neanche troppo grande visto che le premesse ci sono anche solo considerando ciò che è accaduto la scorsa estate. Uno sforzo che il premier Mario Draghi venerdì in conferenza stampa ha invitato a fare dicendo che lui le vacanze le prenoterebbe.
Ecco, immaginiamoci di essere al pc, con in mano uno smartphone o in una agenzia di viaggi che ha retto l'urto della crisi e ci sta consigliando qualche viaggetto, dove andremmo? Benchè si spera di tornare prima o poi spensierati e liberi, sicuramente quest'estate non prenderemmo il mappa mondo in mano, non lo faremmo girare in cerca della destinazione che ci ispira di più, troppo alto il rischio di ammalarsi all'estero.
No al mappamondo, sì alla cartina dell'Italia
Prenderemmo in mano però la cartina della nostra cara vecchia Italia, un po' bistrattata e un po' dimenticata e inizieremmo a fare su e giù con il ditino in cerca della destinazione più idonea per noi e le nostre esigenze. Esatto, non sceglieremmo forse la destinazione dei nostri sogni, ma quella che risulta essere la migliore tra bellezza (culturale, naturalistica, storica), sicurezza sanitaria e capacità di permetterci di staccare la mente dallo stress di un anno e mezzo di Covid.
E quindi ecco che improvvisamente le zone rurali, quelle meno vocate al turismo estivo, sprintano in testa alla classifica delle destinazioni più ambite. Perchè? Perchè rispondono alle esigenze di cui sopra (bellezza, sicurezza, relax). Prima ancora di entrare nel merito però, vale la pena chiedersi se davvero gli italiani abbiano voglia di vacanze. Perchè secondo alcuni sondaggi relativi alla voglia di tornare al ristorante, 9 italiani su 10 hanno risposto che preferiscono aspettare.
Per il turismo è un po' diverso, forse perchè si avverte di più l'urgenza di staccare: secondo un sondaggio di Airbnb, gli italiani sognano una vacanza (47%), anche piccola, assai più che cene al ristorante (26%) o serate al cinema (16%). Dunque, il primo step è tutto sommato superato. Poi, dove si va?
Tranquillità, digital detox, sostenibilità: il turismo rurale mette d’accordo tutti
Secondo il sondaggio Airbnb, il 34% dei viaggiatori considera prioritari fattori come il distanziamento e la pulizia, percentuale che sale anche al 42% tra gli over 55. Altro trend che si riconferma è la ricerca di luoghi isolati e tranquilli: un break in montagna o in campagna sarebbe l’ideale per il 28% degli italiani. Anche la scelta del tipo di sistemazione va in questa direzione: il 28% degli intervistati opterebbe per una casa al mare, il 19% per un agriturismo, che conquista il 26% delle preferenze tra chi ha superato i 55 anni.
Voglia di soggiorni a contatto con la natura
Un soggiorno a contatto con la natura sembra essere ciò che cercano molti italiani, per i motivi più diversi. Voglia di isolamento e tranquillità accomunano infatti i più maturi in cerca di sicurezza, ma anche i più inclini a disconnettersi per regalarsi un po’ di digital detox (il 29% del campione, e il 32% delle donne coinvolte nel sondaggio). Non manca, infine, chi è attratto soprattutto dalla sostenibilità: il 30% degli intervistati pagherebbe fino al 10% in più per una sistemazione green.
Aspettando l'estate 2021
Non solo la metà degli italiani ha più che mai voglia di viaggiare, ma ha già fatto ricerche per una prenotazione (44%), pianificato le vacanze estive o comunque si ripromette di farlo subito dopo Pasqua (51%), mentre l’11% ha già prenotato un viaggio. In particolare, rivela la ricerca, chi si è affrettato a bloccare date e alloggi ha in genere un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (19%). Non è questo invece il primo pensiero degli over 55, tra i quali il 22% ha affermato di non essere al momento stimolato a viaggiare, e il 61% di non pensare ancora all’estate.
Cavalcando queste tendenze Airbnb e Agriturist, l’associazione nazionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Confagricoltura, prima associazione di agriturismo in Italia, hanno stretto una partnership per la promozione e la valorizzazione della rete degli oltre 20mila agriturismi italiani. L’Airbnb Rural Bootcamp - questo il nome del programma - consiste in un ciclo di seminari online per aiutare i titolari di imprese agricole e agriturismi a familiarizzare con le opportunità connesse al diventare un host Airbnb. I partecipanti impareranno come utilizzare le risorse della piattaforma per offrire un servizio di ospitalità di successo, ricevendo consigli dalla community di Super Host e da un panel di esperti.
«Le nostre ricerche - ha dichiarato Giacomo Trovato, amministratore delegato di Airbnb Italia - confermano il rinnovato interesse per gli italiani per una moderna villeggiatura. Nuove abitudini come quella di conciliare smart working e vacanza sono ormai sempre più diffuse, c’è già quindi chi pianifica la stagione estiva per poter trovare anche quest’anno la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Un terzo degli annunci Airbnb in Italia è in zone rurali. L’ospitalità degli host in un alloggio a contatto con la natura, come un agriturismo, offrirà quindi un’opzione gradita dopo un anno così difficile, e sarà determinante per valorizzare luoghi ancora poco conosciuti. Insieme ad Agriturist vogliamo lavorare per far scoprire ad un pubblico più vasto queste eccellenze italiane»
«L’azienda agricola è da sempre attenta alla conservazione e cura dell’ambiente agricolo. L’agriturismo offre al turista la possibilità di fruire questi ampi spazi. Le innumerevoli attività, servizi, proposte culturali e sportive, organizzate dagli agriturismi di Agriturist, offrono la possibilità di vivere e conoscere i territori e di fare esperienze uniche che arricchiscono la mente ed il cuore. La collaborazione con Airbnb ci offre la possibilità di far conoscere sempre di più l’offerta agrituristica italiana», ha aggiunto Augusto Congionti, presidente di Agriturist.
Ci si sposta in auto, per 5 giorni
Dai che per certi versi vengono confermati anche da un'altra ricerca, quella condotta da Parclick, la società leader in Europa per la prenotazione di parcheggi online. Da essa emerge che le destinazioni nazionali sembrano essere le preferite da quasi otto su dieci (77,4%) rispetto alle mete internazionali (22,6%). Le spiagge (36,3%) e le città (33,6%) sono più popolari della montagna (14,4%).
Ma dall'alto del suo specifico settore, Parclick accende la luce su un altro importante aspetto: per quanto riguarda il mezzo di trasporto, l'auto privata è risultata l’opzione preferita dagli intervistati (65,1%), seguita dall’aereo (30,8%), dal treno (3,4%) e dalla nave (0,7%). Per quanto riguarda gli alloggi invece gli alberghi sembrano essere ancora la destinazione prediletta dalla maggioranza (42,5%), davanti alle case private (27,4%). Le altre opzioni votate sono state gli appartamenti in affitto (15,8%) e le case in campagna (3,4%). Solo il 2,1% ha previsto di andare in campeggio.
Per quanto riguarda la durata del viaggio, il 52,7% ha risposto che ha intenzione di viaggiare per un massimo di 5 giorni. Il 27,4% tra i 6 e i 10 giorni e solo il 10,3% per più di 10 giorni.
In famiglia in Toscana, la vacanza perfetta
La vacanza in famiglia è stata l'opzione più votata dagli intervistati (62,3%), davanti al viaggio in coppia (26%), a quello con amici (4,8%) o da soli (6,8%). Infine il motivo: le visite turistiche (42,3%) l’opzione preferita dalla maggioranza, rispetto al tempo libero (34,9%) o alla visita ad amici e familiari (21,9%).
La Toscana è risultata la destinazione più votata da chi intende viaggiare al più presto, seguita da Trentino-Alto Adige, Lazio, Puglia e Sicilia nella top 5.
Detto del mezzo per spostarsi e raggiungere la destinazione prescelta è anche interessante cercare di capire che cosa faranno gli italiani una volta arrivati alla meta. Le zone rurali, essendo distanti dai litorali e spesso non a ridosso delle montagne, consentono di godersi lunghe escursioni a piedi o, ancora di più, in bicicletta.
Il boom delle biciclette
Proprio le due ruote sono uno dei mezzi che più di tutti ha "sfruttato" l'effetto pandemia sia per gli spostamenti quotidiani che per quelli vacanzieri. Il cicloturismo l'estate scorsa visse il suo boom e quest'anno potrebbe replicare, con ulteriori crescite.
Non è un caso che il 2020 sia stato un anno caratterizzato dalla forte crescita nei dati di vendita e produzione di biciclette, muscolari ed e-bike a pedalata assistita. In Italia il 2020 va in archivio come un periodo d’oro per il mondo delle due ruote a pedali, con vendite totali nel Belpaese a quota 2.010.000, +17% rispetto al 2019, e un robusto trend positivo nel settore delle e-bike, con 280mila unità vendute (+44%).
La “fotografia” è scattata da Confindustria Ancma - Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori che ha diffuso i dati del 2020, un anno nel quale gli incentivi all’acquisto delle bici, sotto forma del “Bonus Mobilità” governativo, hanno svolto un ruolo-chiave. Tra i motivi della crescita nelle vendite «la necessità di distanziamento, di mobilità sostenibile in ambito urbano, e il desiderio di libertà e benessere» nell’anno condizionato dalla pandemia come analizza Paolo Magri, presidente di Ancma.
Ecco, immaginiamoci di essere al pc, con in mano uno smartphone o in una agenzia di viaggi che ha retto l'urto della crisi e ci sta consigliando qualche viaggetto, dove andremmo? Benchè si spera di tornare prima o poi spensierati e liberi, sicuramente quest'estate non prenderemmo il mappa mondo in mano, non lo faremmo girare in cerca della destinazione che ci ispira di più, troppo alto il rischio di ammalarsi all'estero.
No al mappamondo, sì alla cartina dell'Italia
Prenderemmo in mano però la cartina della nostra cara vecchia Italia, un po' bistrattata e un po' dimenticata e inizieremmo a fare su e giù con il ditino in cerca della destinazione più idonea per noi e le nostre esigenze. Esatto, non sceglieremmo forse la destinazione dei nostri sogni, ma quella che risulta essere la migliore tra bellezza (culturale, naturalistica, storica), sicurezza sanitaria e capacità di permetterci di staccare la mente dallo stress di un anno e mezzo di Covid.
E quindi ecco che improvvisamente le zone rurali, quelle meno vocate al turismo estivo, sprintano in testa alla classifica delle destinazioni più ambite. Perchè? Perchè rispondono alle esigenze di cui sopra (bellezza, sicurezza, relax). Prima ancora di entrare nel merito però, vale la pena chiedersi se davvero gli italiani abbiano voglia di vacanze. Perchè secondo alcuni sondaggi relativi alla voglia di tornare al ristorante, 9 italiani su 10 hanno risposto che preferiscono aspettare.
Per il turismo è un po' diverso, forse perchè si avverte di più l'urgenza di staccare: secondo un sondaggio di Airbnb, gli italiani sognano una vacanza (47%), anche piccola, assai più che cene al ristorante (26%) o serate al cinema (16%). Dunque, il primo step è tutto sommato superato. Poi, dove si va?
Tranquillità, digital detox, sostenibilità: il turismo rurale mette d’accordo tutti
Secondo il sondaggio Airbnb, il 34% dei viaggiatori considera prioritari fattori come il distanziamento e la pulizia, percentuale che sale anche al 42% tra gli over 55. Altro trend che si riconferma è la ricerca di luoghi isolati e tranquilli: un break in montagna o in campagna sarebbe l’ideale per il 28% degli italiani. Anche la scelta del tipo di sistemazione va in questa direzione: il 28% degli intervistati opterebbe per una casa al mare, il 19% per un agriturismo, che conquista il 26% delle preferenze tra chi ha superato i 55 anni.
Voglia di soggiorni a contatto con la natura
Un soggiorno a contatto con la natura sembra essere ciò che cercano molti italiani, per i motivi più diversi. Voglia di isolamento e tranquillità accomunano infatti i più maturi in cerca di sicurezza, ma anche i più inclini a disconnettersi per regalarsi un po’ di digital detox (il 29% del campione, e il 32% delle donne coinvolte nel sondaggio). Non manca, infine, chi è attratto soprattutto dalla sostenibilità: il 30% degli intervistati pagherebbe fino al 10% in più per una sistemazione green.
Aspettando l'estate 2021
Non solo la metà degli italiani ha più che mai voglia di viaggiare, ma ha già fatto ricerche per una prenotazione (44%), pianificato le vacanze estive o comunque si ripromette di farlo subito dopo Pasqua (51%), mentre l’11% ha già prenotato un viaggio. In particolare, rivela la ricerca, chi si è affrettato a bloccare date e alloggi ha in genere un’età compresa tra i 25 e i 34 anni (19%). Non è questo invece il primo pensiero degli over 55, tra i quali il 22% ha affermato di non essere al momento stimolato a viaggiare, e il 61% di non pensare ancora all’estate.
Cavalcando queste tendenze Airbnb e Agriturist, l’associazione nazionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Confagricoltura, prima associazione di agriturismo in Italia, hanno stretto una partnership per la promozione e la valorizzazione della rete degli oltre 20mila agriturismi italiani. L’Airbnb Rural Bootcamp - questo il nome del programma - consiste in un ciclo di seminari online per aiutare i titolari di imprese agricole e agriturismi a familiarizzare con le opportunità connesse al diventare un host Airbnb. I partecipanti impareranno come utilizzare le risorse della piattaforma per offrire un servizio di ospitalità di successo, ricevendo consigli dalla community di Super Host e da un panel di esperti.
«Le nostre ricerche - ha dichiarato Giacomo Trovato, amministratore delegato di Airbnb Italia - confermano il rinnovato interesse per gli italiani per una moderna villeggiatura. Nuove abitudini come quella di conciliare smart working e vacanza sono ormai sempre più diffuse, c’è già quindi chi pianifica la stagione estiva per poter trovare anche quest’anno la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Un terzo degli annunci Airbnb in Italia è in zone rurali. L’ospitalità degli host in un alloggio a contatto con la natura, come un agriturismo, offrirà quindi un’opzione gradita dopo un anno così difficile, e sarà determinante per valorizzare luoghi ancora poco conosciuti. Insieme ad Agriturist vogliamo lavorare per far scoprire ad un pubblico più vasto queste eccellenze italiane»
«L’azienda agricola è da sempre attenta alla conservazione e cura dell’ambiente agricolo. L’agriturismo offre al turista la possibilità di fruire questi ampi spazi. Le innumerevoli attività, servizi, proposte culturali e sportive, organizzate dagli agriturismi di Agriturist, offrono la possibilità di vivere e conoscere i territori e di fare esperienze uniche che arricchiscono la mente ed il cuore. La collaborazione con Airbnb ci offre la possibilità di far conoscere sempre di più l’offerta agrituristica italiana», ha aggiunto Augusto Congionti, presidente di Agriturist.
Ci si sposta in auto, per 5 giorni
Dai che per certi versi vengono confermati anche da un'altra ricerca, quella condotta da Parclick, la società leader in Europa per la prenotazione di parcheggi online. Da essa emerge che le destinazioni nazionali sembrano essere le preferite da quasi otto su dieci (77,4%) rispetto alle mete internazionali (22,6%). Le spiagge (36,3%) e le città (33,6%) sono più popolari della montagna (14,4%).
Ma dall'alto del suo specifico settore, Parclick accende la luce su un altro importante aspetto: per quanto riguarda il mezzo di trasporto, l'auto privata è risultata l’opzione preferita dagli intervistati (65,1%), seguita dall’aereo (30,8%), dal treno (3,4%) e dalla nave (0,7%). Per quanto riguarda gli alloggi invece gli alberghi sembrano essere ancora la destinazione prediletta dalla maggioranza (42,5%), davanti alle case private (27,4%). Le altre opzioni votate sono state gli appartamenti in affitto (15,8%) e le case in campagna (3,4%). Solo il 2,1% ha previsto di andare in campeggio.
Per quanto riguarda la durata del viaggio, il 52,7% ha risposto che ha intenzione di viaggiare per un massimo di 5 giorni. Il 27,4% tra i 6 e i 10 giorni e solo il 10,3% per più di 10 giorni.
In famiglia in Toscana, la vacanza perfetta
La vacanza in famiglia è stata l'opzione più votata dagli intervistati (62,3%), davanti al viaggio in coppia (26%), a quello con amici (4,8%) o da soli (6,8%). Infine il motivo: le visite turistiche (42,3%) l’opzione preferita dalla maggioranza, rispetto al tempo libero (34,9%) o alla visita ad amici e familiari (21,9%).
La Toscana è risultata la destinazione più votata da chi intende viaggiare al più presto, seguita da Trentino-Alto Adige, Lazio, Puglia e Sicilia nella top 5.
Detto del mezzo per spostarsi e raggiungere la destinazione prescelta è anche interessante cercare di capire che cosa faranno gli italiani una volta arrivati alla meta. Le zone rurali, essendo distanti dai litorali e spesso non a ridosso delle montagne, consentono di godersi lunghe escursioni a piedi o, ancora di più, in bicicletta.
Il boom delle biciclette
Proprio le due ruote sono uno dei mezzi che più di tutti ha "sfruttato" l'effetto pandemia sia per gli spostamenti quotidiani che per quelli vacanzieri. Il cicloturismo l'estate scorsa visse il suo boom e quest'anno potrebbe replicare, con ulteriori crescite.
Non è un caso che il 2020 sia stato un anno caratterizzato dalla forte crescita nei dati di vendita e produzione di biciclette, muscolari ed e-bike a pedalata assistita. In Italia il 2020 va in archivio come un periodo d’oro per il mondo delle due ruote a pedali, con vendite totali nel Belpaese a quota 2.010.000, +17% rispetto al 2019, e un robusto trend positivo nel settore delle e-bike, con 280mila unità vendute (+44%).
La “fotografia” è scattata da Confindustria Ancma - Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori che ha diffuso i dati del 2020, un anno nel quale gli incentivi all’acquisto delle bici, sotto forma del “Bonus Mobilità” governativo, hanno svolto un ruolo-chiave. Tra i motivi della crescita nelle vendite «la necessità di distanziamento, di mobilità sostenibile in ambito urbano, e il desiderio di libertà e benessere» nell’anno condizionato dalla pandemia come analizza Paolo Magri, presidente di Ancma.
di Federico Biffignandi
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