Ryanair rilancia su Orio al Serio
L’aeroporto:
«Green pass doveroso»
Lo scalo bergamasco festeggia i 10 anni dalla denominazione Il Caravaggio con la conferma di Giovanni Sanga a presidente: settimana prossima presenterà le dimissioni da parlamentare. Intanto Ryanair annuncia 100 destinazioni per l'estate 2021 e un aeromobile in più. Arriva anche la compagnia Easy Jet dopo 20 anni di attesa
Il terzo aeroporto d’Italia, quello di Orio al Serio (Bg), festeggia il decennale dall’istituzione del nome “Il Caravaggio” scelto dallo scalo. Un’occasione per fare un bilancio di questi dieci anni che sono stati ricchi di successi e di una crescita esponenziale sia a livello di passeggeri che di merci.
Da 7 a 13 milioni di passeggeri in 10 anni
Nel 2010, l’aeroporto aveva chiuso l’annata con 7 milioni di passeggeri che sono diventati 13.257.000 a fine 2019. Poi però il buio della pandemia con i viaggi che sono crollati e il traffico che ha subito un down significativo. L’attività dello scalo, soprattutto grazie al trasporto merci, non si è mai fermata anche nel periodo più buio della pandemia (anche se si sono registrate perdite per 20 milioni di euro), ma ora che bisogna ripartire dalle macerie lasciate servono soluzioni diverse.
Sanga resta presidente
La prima novità riguarda la conferma che Giovanni Sanga sarà ancora il presidente di Sacbo, la società che gestisce “Il Caravaggio”. Un nodo sciolto dal diretto interessato durante la conferenza stampa organizzata per i festeggiamenti, un nodo che si era stretto negli ultimi mesi visto che Sanga è rientrato a metà febbraio in Parlamento (nel Pd) come deputato dopo le dimissioni di Maurizio Martina. «Settimana prossima - ha detto Sanga - presenterò le dimissioni da parlamentare, voglio continuare qui con questa squadra e con una realtà così importante come quella di Orio al Serio». Una scelta importante che rappresenta una premessa solida per una crescita ulteriore dell’aeroporto: se Sanga ha rinunciato ad una “poltrona” parlamentare significa che crede fortemente nel lavoro di presidente di Sacbo e nel rilancio del turismo.
Passaporto vaccinale fondamentale
A proposito di rilancio Sanga ha anche posto l’accento sull’importanza del passaporto vaccinale (il green pass), l’unico strumento che al momento rappresenta l’ancora di salvezza per il turismo e tutta la sua filiera come anticipato da Italia a Tavola in tempi non sospetti. «Si tratta di un scelta interessante che può favorire la ripresa dei voli e degli scambi - ha detto il presidente - bisognerà tradurre le buone premesse in una formula che sia condivisa a livello europeo, che sia digitale e molto semplice, snella in modo da far fluire il movimento di turisti nei singoli scali in modo rapido».
Sulla questione però Ryanair nei giorni scorsi si è dimostrata tiepida: «Sui voli Ryanair - ha spiegato il direttore commerciale della compagnia Jason Mc Guinness - non sarà richiesto un passaporto vaccinale, perché riteniamo che sotto il libero movimento che è garantito in Europa non dovrebbero esserci questi limiti».
Per Orio al Serio la posizione della compagnia aerea irlandese non è mai secondaria. Infatti lo scalo bergamasco è una delle basi principali per Ryanair a livello mondiale con ulteriori investimenti fatti qui anche per quest’anno: 100 destinazioni raggiungibili per l’estate 2021 con 20 aeromobili basati (uno in più) e una flotta che vanterà i 737, aeromobili in grado di garantire un risparmio di carburante del 16% e di abbassare del 40% il rumore.
Arriva anche Easy Jet
Sempre a proposito di compagnie, Easy Jet “finalmente” ha ceduto al fascino di Orio al Serio arrivando con alcuni aerei nello scalo bergamasco. «Dimostreremo massima disponibilità come facciamo con tutti - ha detto Emilio Belingardi, direttore generale di Sacbo - ma come dico sempre gli aerei sono della compagnia e non dell’aeroporto per cui spetterà a loro investire e lavorare al massimo. Una sana competizione con Ryanair? C’è già da 20 anni anche se a distanza».
I prossimi investimenti
Orio al Serio insomma punta ad “aggredire” il futuro per quanto pieno di incognite. Per questo gli investimenti saranno massicci: 60 milioni di euro sul piatto, di cui 30 già destinati alla costruzione di due capannoni nell’area nord che saranno dedicati a tutta l’attività cargo. L’obiettivo infatti è quello di separare nettamente questo tipo di attività dal traffico passeggeri.
Ma Orio sta investendo anche in tutto quello che ruota attorno all’aeroporto. In progetto c’è un hotel 4 stelle adiacente allo scalo per il quale sono stati stanziati 18 milioni di euro. In più diventerà il primo aeroporto bike friendly con una pista ciclabile che arriverà fino all’ingresso e sarà collegata con altri percorsi provinciali.
Entro l’anno si stima di finire i lavori per l’ampliamento dell’ala ovest che completerò un restyling iniziato nel 2015 con l’apertura di una nuova area Schengen e di una ricca area commerciale. Per quanto riguarda l’area extra Schengen invece, il 16 luglio 2020 (a 50 anni dall’apertura dell’aeroporto) è stata inaugurata una nuova area check-in con 33 postazioni. E ancora, un miglioramento del controllo bagagli in stiva che ha raggiunto standard qualitativi di 3° livello, uno dei maggiori.
Sanga infine ha un po’ glissato sul tema del collegamento ferroviario tra l’aeroporto e il centro di Bergamo spiegando che ci sono coinvolti tanti enti e che la competenza primaria spetta alle Ferrovie dello Stato. ITALIAATAVOLA
Da 7 a 13 milioni di passeggeri in 10 anni
Nel 2010, l’aeroporto aveva chiuso l’annata con 7 milioni di passeggeri che sono diventati 13.257.000 a fine 2019. Poi però il buio della pandemia con i viaggi che sono crollati e il traffico che ha subito un down significativo. L’attività dello scalo, soprattutto grazie al trasporto merci, non si è mai fermata anche nel periodo più buio della pandemia (anche se si sono registrate perdite per 20 milioni di euro), ma ora che bisogna ripartire dalle macerie lasciate servono soluzioni diverse.
Sanga resta presidente
La prima novità riguarda la conferma che Giovanni Sanga sarà ancora il presidente di Sacbo, la società che gestisce “Il Caravaggio”. Un nodo sciolto dal diretto interessato durante la conferenza stampa organizzata per i festeggiamenti, un nodo che si era stretto negli ultimi mesi visto che Sanga è rientrato a metà febbraio in Parlamento (nel Pd) come deputato dopo le dimissioni di Maurizio Martina. «Settimana prossima - ha detto Sanga - presenterò le dimissioni da parlamentare, voglio continuare qui con questa squadra e con una realtà così importante come quella di Orio al Serio». Una scelta importante che rappresenta una premessa solida per una crescita ulteriore dell’aeroporto: se Sanga ha rinunciato ad una “poltrona” parlamentare significa che crede fortemente nel lavoro di presidente di Sacbo e nel rilancio del turismo.
Passaporto vaccinale fondamentale
A proposito di rilancio Sanga ha anche posto l’accento sull’importanza del passaporto vaccinale (il green pass), l’unico strumento che al momento rappresenta l’ancora di salvezza per il turismo e tutta la sua filiera come anticipato da Italia a Tavola in tempi non sospetti. «Si tratta di un scelta interessante che può favorire la ripresa dei voli e degli scambi - ha detto il presidente - bisognerà tradurre le buone premesse in una formula che sia condivisa a livello europeo, che sia digitale e molto semplice, snella in modo da far fluire il movimento di turisti nei singoli scali in modo rapido».
Sulla questione però Ryanair nei giorni scorsi si è dimostrata tiepida: «Sui voli Ryanair - ha spiegato il direttore commerciale della compagnia Jason Mc Guinness - non sarà richiesto un passaporto vaccinale, perché riteniamo che sotto il libero movimento che è garantito in Europa non dovrebbero esserci questi limiti».
Per Orio al Serio la posizione della compagnia aerea irlandese non è mai secondaria. Infatti lo scalo bergamasco è una delle basi principali per Ryanair a livello mondiale con ulteriori investimenti fatti qui anche per quest’anno: 100 destinazioni raggiungibili per l’estate 2021 con 20 aeromobili basati (uno in più) e una flotta che vanterà i 737, aeromobili in grado di garantire un risparmio di carburante del 16% e di abbassare del 40% il rumore.
Arriva anche Easy Jet
Sempre a proposito di compagnie, Easy Jet “finalmente” ha ceduto al fascino di Orio al Serio arrivando con alcuni aerei nello scalo bergamasco. «Dimostreremo massima disponibilità come facciamo con tutti - ha detto Emilio Belingardi, direttore generale di Sacbo - ma come dico sempre gli aerei sono della compagnia e non dell’aeroporto per cui spetterà a loro investire e lavorare al massimo. Una sana competizione con Ryanair? C’è già da 20 anni anche se a distanza».
I prossimi investimenti
Orio al Serio insomma punta ad “aggredire” il futuro per quanto pieno di incognite. Per questo gli investimenti saranno massicci: 60 milioni di euro sul piatto, di cui 30 già destinati alla costruzione di due capannoni nell’area nord che saranno dedicati a tutta l’attività cargo. L’obiettivo infatti è quello di separare nettamente questo tipo di attività dal traffico passeggeri.
Ma Orio sta investendo anche in tutto quello che ruota attorno all’aeroporto. In progetto c’è un hotel 4 stelle adiacente allo scalo per il quale sono stati stanziati 18 milioni di euro. In più diventerà il primo aeroporto bike friendly con una pista ciclabile che arriverà fino all’ingresso e sarà collegata con altri percorsi provinciali.
Entro l’anno si stima di finire i lavori per l’ampliamento dell’ala ovest che completerò un restyling iniziato nel 2015 con l’apertura di una nuova area Schengen e di una ricca area commerciale. Per quanto riguarda l’area extra Schengen invece, il 16 luglio 2020 (a 50 anni dall’apertura dell’aeroporto) è stata inaugurata una nuova area check-in con 33 postazioni. E ancora, un miglioramento del controllo bagagli in stiva che ha raggiunto standard qualitativi di 3° livello, uno dei maggiori.
Sanga infine ha un po’ glissato sul tema del collegamento ferroviario tra l’aeroporto e il centro di Bergamo spiegando che ci sono coinvolti tanti enti e che la competenza primaria spetta alle Ferrovie dello Stato. ITALIAATAVOLA
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