Cosa succede quando alcuni tra i migliori chef del mondo si immergono nel cuore dell'Umbria per scoprire uno dei suoi tesori più pregiati? È quanto accaduto nei giorni scorsi a Scheggino (Pg), dove otto membri della brigata di Thomas Keller - icona della gastronomia mondiale e primo chef americano a ottenere tre stelle Michelin - hanno vissuto un'esperienza unica nel quartier generale di Urbani Tartufi. Tra caccia al tartufo, degustazioni raffinate e un'immersione nella storia di un'azienda che da oltre 160 anni è sinonimo di eccellenza, la visita si è trasformata in un viaggio sensoriale che ha lasciato il segno.
Un'accoglienza d'eccezione per la brigata di Keller
Il viaggio degli chef di Keller ha preso il via il 27 gennaio, quando il gruppo è atterrato a Roma dopo la maratona culinaria del Bocuse d'Or di Lione. Ancora immersi nell'adrenalina della competizione, hanno raggiunto l'Accademia Urbani Tartufi per un'accoglienza speciale. Ad attenderli, due chef d'eccezione: i fratelli Maurizio e Sandro Serva del ristorante La Trota, stella Michelin e punto di riferimento della cucina d'acqua dolce. La serata inaugurale è stata un tributo alla tradizione gastronomica italiana, con un menu che ha visto protagonisti piatti come le ostriche, la carpa in salsa di barbabietola e l'iconico uovo carciofo, tutti impreziositi dal profumo avvolgente del tartufo nero pregiato.
Gli chef di Keller e la magia della caccia al tartufo
Il giorno successivo è stato dedicato a una delle esperienze più suggestive: la caccia al tartufo. Un rituale antico, patrimonio immateriale dell'Unesco, che incarna il legame tra uomo, natura e animale. Gli chef hanno seguito con curiosità e rispetto il lavoro dei tartufai e dei loro inseparabili compagni a quattro zampe, vivendo in prima persona l'emozione della scoperta. Un'occasione per comprendere il valore di un ingrediente tanto pregiato, la cui ricerca è un'arte tramandata di generazione in generazione.
Dopo la caccia, il gruppo ha visitato il Museo del Tartufo, un luogo che racconta la storia di sei generazioni della famiglia Urbani e il cammino che ha portato questa eccellenza gastronomica a conquistare il mondo. Tra foto d'epoca, lettere ingiallite dal tempo e strumenti di lavorazione, gli chef hanno ripercorso l'evoluzione del commercio del tartufo, da piccolo gioiello locale a prodotto d'élite apprezzato in oltre 70 paesi.
Dalla terra alla tavola: il processo di lavorazione
L'ultima giornata è stata dedicata alla scoperta dell'intero ciclo produttivo del tartufo Urbani, dalla selezione alla spedizione. Un viaggio dietro le quinte che ha permesso agli ospiti di osservare da vicino le tecniche di pulizia, lavorazione e conservazione di questo prezioso fungo, nonché i sofisticati processi di confezionamento che consentono di mantenere intatte le sue proprietà aromatiche anche a migliaia di chilometri di distanza.
La visita si è rivelata un'opportunità di crescita e confronto per gli chef, che hanno potuto approfondire la conoscenza di un ingrediente iconico attraverso un'esperienza immersiva e diretta. D'altra parte, l'incontro tra il mondo della ristorazione stellata e una realtà storica come Urbani Tartufi dimostra come tradizione e innovazione possano intrecciarsi armoniosamente, creando nuove prospettive per la gastronomia internazionale.
Che cosa sapere su Urbani Tartufi
Fondata nel 1852 a Scheggino (Pg), Urbani Tartufi è diventata leader mondiale nella produzione e commercializzazione del tartufo, con una presenza in 70 paesi e un'eredità che si tramanda da sei generazioni. Oltre alla ricerca e alla distribuzione del tartufo, l'azienda ha dato vita a progetti ambiziosi come il Museo del Tartufo, l'Accademia del Tartufo e Urbani Travel & Tours, senza dimenticare Truffleland, iniziativa nata per promuovere la biodiversità e la sostenibilità della filiera. Il legame con il territorio rimane al centro della filosofia di Urbani, che continua a portare nel mondo la cultura del tartufo, mantenendo viva una tradizione che affonda le radici nella storia e nell'identità dell'Umbria. E proprio questa combinazione di storia, passione e innovazione ha conquistato gli chef di Keller, regalando loro un'esperienza destinata a lasciare il segno nelle loro cucine e nei loro piatti.
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