Dal 22 al 24 febbraio, al Centro Rogers di Scandicci, alle porte di Firenze, debutta Leonexpo 2025, la prima fiera interamente dedicata agli oli ultrapremium, con un'attenzione particolare ai monovarietali. L'ingresso è libero: un'occasione da non perdere per avvicinarsi al mondo affascinante dell'Evo di alta gamma, scoprire nuove cultivar e lasciarsi stupire da profumi e sapori inaspettati. La manifestazione, aperta al pubblico sabato e domenica dalle 10 alle 18 e il lunedì fino alle 17, promette un viaggio sensoriale tra note olfattive insolite, storie di produttori e assaggi di eccellenze spesso sconosciute ai più.
Alla scoperta degli “champagne dell'olio”
A selezionare i protagonisti di questo evento è Maria Paola Gabusi, capo panel del comitato di assaggio Aipol2 e anima del concorso internazionale Leone d'Oro. Da oltre 15 anni, Gabusi lotta per sostenere i piccoli produttori di oli di alta qualità, custodi della biodiversità olivicola e del paesaggio italiano. «Dopo 15 anni di analisi sensoriale dell'olio - dichiara - riesco ancora a commuovermi assaggiando i capolavori che solo pochi sanno produrre. Eccellenze che scompariranno se dovranno continuare a competere con i prezzi della grande distribuzione, che di fatto associa la stessa categoria commerciale a un prodotto molto diverso. Di qui la passione e la battaglia per salvare questo Dodo da una estinzione annunciata: la cultura e la bellezza vanno fortemente condivise, soprattutto in un momento storico così complesso».
A Leonexpo si potranno conoscere i produttori che, con dedizione e creatività, danno vita a oli straordinari. Dall'agricoltura eroica di Lidia Antonacci, fondatrice dell'azienda pugliese “Mio Padre è un Albero”, alla coppia internazionale Miceli e Sensat, che ha trasformato la loro passione per l'olio d'autore in un progetto unico in Sicilia. Ci saranno poi realtà come l'azienda Stalù, che ha recuperato la varietà Sbresa sui terrazzamenti del Lago d'Iseo, o La Canigiana in Toscana, dove accanto agli ulivi crescono piantagioni di mirto per superare le annate difficili. Non mancheranno i gioielli della Accademia olearia di Alghero, celebre per i suoi oli ricavati dalla cultivar Bosana, tra cui un gran riserva di straordinaria qualità.
La biodiversità sarà protagonista non solo con le cultivar italiane, ma anche con oli ultrapremium provenienti da paesi come Spagna, Croazia e Turchia. Accanto agli oli, i produttori porteranno specialità locali come marmellate bio, pasta di grani antichi, sughi, biscotti, liquori e altre prelibatezze legate al territorio. Il programma prevede ogni giorno degustazioni libere e guidate, momenti di formazione e showcooking. Dalle 10 alle 11 e dalle 16 alle 18, i visitatori potranno scegliere una bottiglia e degustarne aroma e gusto, accompagnati da Maria Paola Gabusi. Ogni mattina, dalle 11 alle 12, si terrà una degustazione guidata su sei campioni diversi: un'esperienza pensata per tutti, dai neofiti agli esperti, per esplorare le infinite sfumature dell'olio evo.
Ma l'olio non sarà solo protagonista del bicchiere: dalle 12 alle 15, lo chef Andrea Perini e altri ospiti proporranno preparazioni live che esalteranno i sapori e le potenzialità gastronomiche dell'evo ultrapremium. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 16, si terranno incontri tecnici con esperti come Alfredo Marasciulo e Matteo Mugelli, noti per le loro competenze in ambito di estrazione e controllo qualità. Tra gli appuntamenti più attesi, la giornata di lunedì sarà dedicata ai professionisti della ristorazione, con la partecipazione di Marco Bernini, artista e innovatore del mondo caseario, che esplorerà inediti abbinamenti tra olio e formaggi.
Leonexpo sarà anche un'occasione per fare del bene. L'ingresso è gratuito, ma con una donazione di cinque euro sarà possibile ricevere una tote-bag personalizzata, il cui ricavato sarà devoluto a SeaShepherd e Survival, organizzazioni impegnate nella tutela della biodiversità marina e dei diritti dei popoli indigeni.
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