Parata di stelle
e riscoperta del gusto
alla 25ª edizione
del festival Tipicità
Un'edizione di Tipicità che, secondo il direttore Angelo Serri, ha visto la rinascita di tantissime eccellenze dei territori presenti. Oltre 100 infatti gli eventi, tra cui numerosi cooking show di chef stellati. Un momento su tutti, la lectio magistralis di Ciccio Sultano, intervistato dal direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini
Venticinque edizioni, un esercito di produttori, partner, istituzioni ed ancora, confronti internazionali, esperienze sensoriali interattive, grandi personaggi e piccole storie destinate a fare strada. Questo è stato “Tipicità 2017 - Il futuro dalle nostre radici” in scena al Fermo Forum, un fenomeno, che in un quarto di secolo, è divenuto molto più di un festival ed ha travalicato come sua consuetudine i confini, prima regionali e poi nazionali, per aprirsi al dialogo con altre comunità del mondo (quest'anno ospite Hunan, provincia della Repubblica cinese), tra identità culturali, turistiche e gastronomiche.
«È stata una Tipicità che ha cercato di esplorare il futuro - ha affermato Angelo Serri, direttore di Tipicità - una manifestazione che ha rappresentato un momento di rinascita per le tantissime eccellenze dei territori presenti al Fermo Forum». Oltre cento gli eventi organizzati nella tre giorni del gusto, a partire dai cooking show con una vera parata di stelle, la lectio magistralis dello chef Ciccio Sultano, due stelle Michelin, intervistato da Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, o l'incontro di estrema attualità dedicato al rapporto tra cibo sano, movimento e longevità attiva, che ha visto la partecipazione del “signor Elisir”, Michele Mirabella. Tre i padiglioni tematici con il cibo al centro dell'attenzione, ma anche esperienze turistiche e la manualità del Made in Marche.
«A Tipicità 2017 il visitatore è stato chiamato ad un'esperienza nuova - ha spiegato Angelo Serri - articolata in aree interattive che gli hanno consentito di entrare nella “casa del futuro”, di attraversare un bio garden dove toccare con mano la biodiversità, di partecipare al Marche book style insieme a scrittori e personaggi noti, di sperimentare l'esperienza di convivialità tradizionale in modo innovativo nell'ambito dell'area “I love living Marche”.
Per il mondo del vino, appuntamenti dedicati alle “bollicine”, ai vitigni autoctoni ed ai vini “in rosa”, ma anche alle cantine marchigiane con almeno venticinque anni di vita, in onore al traguardo del quarto di secolo tagliato da Tipicità! Last but not least, l'attenzione di Tipicità 2017 rivolta ai più piccoli con un programma rivolto “ai grandi di domani” con tante esperienze dedicate ed un invito esplicito ad “assaggiare il futuro buono”!
«A Tipicità si sono riaccesi i motori - ha sottolineato Serri - con 226 realtà presenti nel padiglione e oltre 11.500 biglietti staccati. A detta dei visitatori e sbirciando nei commenti sui social, è stata una Tipicità bellissima sotto l’aspetto scenografico, una vera Expo, con tante aree interattive, colori caldi ed invitanti, ben 110 eventi».
«Si è respirata una grande voglia di futuro e soprattutto una diffusa solidarietà che è poi la piattaforma sulla quale costruire il domani», ha concluso Serri, aggiungendo: «Tipicità si è prestata volentieri ad essere la casa di questo sentiment e con il Grand Tour delle Marche lavoreremo ancora più alacremente, insieme a tutta la community di Tipicita, per diffondere il seme di una consapevole e fattiva “rigenerazione” del nostro territorio!».
foto servizio e gallery: Stefano Del Pianta
«È stata una Tipicità che ha cercato di esplorare il futuro - ha affermato Angelo Serri, direttore di Tipicità - una manifestazione che ha rappresentato un momento di rinascita per le tantissime eccellenze dei territori presenti al Fermo Forum». Oltre cento gli eventi organizzati nella tre giorni del gusto, a partire dai cooking show con una vera parata di stelle, la lectio magistralis dello chef Ciccio Sultano, due stelle Michelin, intervistato da Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, o l'incontro di estrema attualità dedicato al rapporto tra cibo sano, movimento e longevità attiva, che ha visto la partecipazione del “signor Elisir”, Michele Mirabella. Tre i padiglioni tematici con il cibo al centro dell'attenzione, ma anche esperienze turistiche e la manualità del Made in Marche.
«A Tipicità 2017 il visitatore è stato chiamato ad un'esperienza nuova - ha spiegato Angelo Serri - articolata in aree interattive che gli hanno consentito di entrare nella “casa del futuro”, di attraversare un bio garden dove toccare con mano la biodiversità, di partecipare al Marche book style insieme a scrittori e personaggi noti, di sperimentare l'esperienza di convivialità tradizionale in modo innovativo nell'ambito dell'area “I love living Marche”.
Alberto Lupini e Ciccio Sultano
Per il mondo del vino, appuntamenti dedicati alle “bollicine”, ai vitigni autoctoni ed ai vini “in rosa”, ma anche alle cantine marchigiane con almeno venticinque anni di vita, in onore al traguardo del quarto di secolo tagliato da Tipicità! Last but not least, l'attenzione di Tipicità 2017 rivolta ai più piccoli con un programma rivolto “ai grandi di domani” con tante esperienze dedicate ed un invito esplicito ad “assaggiare il futuro buono”!
«A Tipicità si sono riaccesi i motori - ha sottolineato Serri - con 226 realtà presenti nel padiglione e oltre 11.500 biglietti staccati. A detta dei visitatori e sbirciando nei commenti sui social, è stata una Tipicità bellissima sotto l’aspetto scenografico, una vera Expo, con tante aree interattive, colori caldi ed invitanti, ben 110 eventi».
«Si è respirata una grande voglia di futuro e soprattutto una diffusa solidarietà che è poi la piattaforma sulla quale costruire il domani», ha concluso Serri, aggiungendo: «Tipicità si è prestata volentieri ad essere la casa di questo sentiment e con il Grand Tour delle Marche lavoreremo ancora più alacremente, insieme a tutta la community di Tipicita, per diffondere il seme di una consapevole e fattiva “rigenerazione” del nostro territorio!».
foto servizio e gallery: Stefano Del Pianta
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