Blogger poco trasparenti
sui social
L'Antitrust Usa invia
90 “ammonimenti”
La Ftc, l’Antitrust americano, ha inviato nei giorni scorsi 90 lettere di “ammonimento” a 90 web star invitandole ad essere più trasparenti nei confronti degli utenti quando pubblicano post evidentemente pubblicitari. Si chiede un linguaggio meno ambiguo e più chiaro che passi anche attraverso appositi hashtag
Fenomeno blogger e influencer al capolinea? Presto per dirlo, ma sicuramente qualcosa si sta muovendo per placare un movimento tanto diffuso quanto pericoloso, qualche volta fuorviante e non sempre trasparente. Una spallata decisa potrebbe arrivare dagli Stati Uniti dove la Federal Trade Commission (Ftc), l’Antitrust americano, continua a puntare esplicitamente il dito verso blogger e influencer complici di poca trasparenza nei confronti degli utenti.
In particolar modo la Ftc non ci sta nel vedere continuamente “dimenticati” gli hashtag pubblicitari richiesti nei post online delle "web star". Per ribadire la propria posizione, nei giorni scorsi, la Ftc stessa ha inviato 90 lettere ad altrettante web star per spingere i destinatari a consultare due guide a riguardo: “The Ftc Endorsement Guides: What People are Asking” ed “Endorsement Guides”, disponibili sul sito internet dell’ente.
L’Antitrust americano specifica inoltre il dovere da parte dell’influencer di rendere noto senza ambiguità il rapporto di collaborazione con i marchi presente negli scatti condivisi sui propri account.
«Per rendere la divulgazione chiara ed evidente - spiega il testo firmato da Mary K. Engle, capo della Advertising Practices Division di Ftc - dovreste usare un linguaggio privo di ambiguità e far risaltare la divulgazione stessa. Il consumatore dovrebbero notarla facilmente e non cercarla. Per esempio i consumatori visualizzano i post Instagram attraverso i loro smartphone che tipicamente mostrano le prime tre righe di un post più lungo, a meno che non clicchino l’opzione “more” e molti consumatori potrebbero non farlo. Per cui dovreste divulgare qualsiasi connessione con i prodotti prima del tasto “more”». italiaatavola
In particolar modo la Ftc non ci sta nel vedere continuamente “dimenticati” gli hashtag pubblicitari richiesti nei post online delle "web star". Per ribadire la propria posizione, nei giorni scorsi, la Ftc stessa ha inviato 90 lettere ad altrettante web star per spingere i destinatari a consultare due guide a riguardo: “The Ftc Endorsement Guides: What People are Asking” ed “Endorsement Guides”, disponibili sul sito internet dell’ente.
L’Antitrust americano specifica inoltre il dovere da parte dell’influencer di rendere noto senza ambiguità il rapporto di collaborazione con i marchi presente negli scatti condivisi sui propri account.
«Per rendere la divulgazione chiara ed evidente - spiega il testo firmato da Mary K. Engle, capo della Advertising Practices Division di Ftc - dovreste usare un linguaggio privo di ambiguità e far risaltare la divulgazione stessa. Il consumatore dovrebbero notarla facilmente e non cercarla. Per esempio i consumatori visualizzano i post Instagram attraverso i loro smartphone che tipicamente mostrano le prime tre righe di un post più lungo, a meno che non clicchino l’opzione “more” e molti consumatori potrebbero non farlo. Per cui dovreste divulgare qualsiasi connessione con i prodotti prima del tasto “more”». italiaatavola
di Federico Biffignandi
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