mercoledì 19 aprile 2017

Esordio positivo per Cibus Connect

Esordio positivo 

per Cibus Connect 
400 espositori 

e mille buyer stranieri

L’edizione di Parma si è chiusa ed è tempo di bilanci. 

Gli organizzatori e gli operatori si sono detti molto soddisfatti del format che ha proposto incontri e workshop sul Made in Italy e sui rapporti coi mercati esteri


Ha chiuso i battenti a Parma la manifestazione fieristica del food and beverage italiano Cibus Connect. Una fiera nuova, di soli due giorni che ha visto la partecipazione di 400 aziende espositrici, mille buyer esteri e 10mila operatori complessivi tra la prima e la seconda giornata. Il format di Cibus Connect, che si terrà negli anni dispari, prevede un mix di esposizione, workshop e business matching. Particolare interesse ha suscitato l’ampia sezione di show cooking, concentrata in un’area dedicata, in cui le aziende hanno presentato i loro nuovi prodotti.

Esordio positivo per Cibus Connect 400 espositori e mille buyer stranieri

La nuova fiera ha riscosso la soddisfazione convinta delle aziende alimentari. «Cibus Connect è stata una sorpresa positiva - ha dichiarato Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo - anche se poteva essere un’incognita. Il nostro stand ha registrato una buona presenza di buyers, sia italiani che stranieri, ed abbiamo presentato i nostri prodotti congelati, dedicati soprattutto all’export». «La dislocazione separata di stand e show cooking è molto innovativa - ha detto Nicola Levoni, presidente di Levoni - e ci ha permesso di ampliare la comunicazione alla clientela. Molto utile anche il pratico stand preallestito». «Un progetto molto innovativo - ha riferito Francesco Mutti, ceo di Mutti - ed il risultato è stato eccellente che ha eliminato qualche dubbio iniziale, per cui vanno fatti i complimenti a Fiere di Parma. La manifestazione è snella ed abbina la agilità di una manifestazione che dura due giorni con una immediatezza ed una efficacia rara in termini di costi di struttura».

Soddisfazione espressa anche da Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano: «Un’occasione ottima per dare visibilità ai prodotti del territorio e ad un’eccellenza come la nostra». A Cibus Connect si è tenuto, sia nella prima giornata che nella seconda il Forum internazionale “Posizionamento del Made in Italy alimentare nell’evoluzione internazionale dei consumi”, organizzato da Fiere di Parma e Teh-Ambrosetti.

I lavori della seconda giornata sono stati aperti da Andrea Olivero, vice ministro delle Politiche agricole e alimentari, che ha espresso il suo apprezzamento per questo nuovo format di manifestazione fieristica e ha invitato tutti gli attori a fare la propria parte e a dare un contributo per il potenziamento dell’export agroalimentare: «Il Governo, favorendo e facilitando l’accesso ai mercati e vigilando nel contempo sulla autenticità dei prodotti; gli imprenditori facendo massa critica e insieme promuovendo strategie comuni di crescita che possano trovare un valido strumento nelle denominazioni Dop e Igp, che al meglio rappresentano l’alto valore aggiunto che i nostri prodotti traggono dagli imprescindibili legami con i territori di origine».

Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, che organizza Cibus insieme a Fiere di Parma ha dichiarato: «Qui a Cibus Connect le imprese vengono a illustrare cosa differenzia il sistema produttivo italiano rispetto a tutti gli altri Paesi. Ricordiamo che la produttività per ettaro della pianura padana è la più grande del mondo. L’industria alimentare ha imboccato con decisione la strada della innovazione e della sostenibilità. Le innovazioni di prodotto tuttavia non devono snaturarlo». Nel corso della fiera sono anche stati presentati i Tespi Awards, i premi dell’eccellenza assegnati alle aziende che si sono distinte nell’ideazione e realizzazione di attività di marketing e comunicazione durante il 2016. L’appuntamento è per Cibus 2018, a Parma dal 7 al 10 maggio.
italiaatavola

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