Riparte la stagione
del Piccolo Principe
In cucina l’estro
di Giuseppe Mancino
Il ristorante del Grand Hotel Principe di Piemonte riapre i battenti a Viareggio. Per il dodicesimo anno la cucina è affidata a Giuseppe Mancino con proposte di menu diversificate tra mare, terra e dessert
A Viareggio, nello storico Grand Hotel Principe di Piemonte riaprirà domani per la stagione il Ristorante Piccolo Principe, guidato da dodici anni dallo chef Giuseppe Mancino. Lui porta nella sua cucina tutto l’estro e la passione del sud, mescolandoli con prodotti locali in raffinati ed insoliti accostamenti di gusto. Ed il suo stile e le sue scelte gastronomiche non trovano solo la conferma nei numerosi riconoscimenti ottenuti, ma anche nella soddisfazione della clientela che alloggia in hotel e non.
Chi sceglie di provare l’esperienza della cucina del Piccolo Principe può cenare nella sala al quinto piano con splendida vista sul mare e sulle vicine montagne, o nella terrazza a bordo piscina sul roof garden. Il Ristorante, aperto solo da fine aprile a metà ottobre, propone un menu à la carte, un menu degustazione di mare ed uno di terra, e un percorso gastronomico di 10 corse curato giornalmente dallo chef, oltre alla vasta scelta della cantina che offre più di 800 etichette principalmente toscane ma anche italiane ed estere. Varietà, accostamenti coraggiosi, materie prime d’eccezione e contaminazioni esotiche, per tutto questo la cucina del Piccolo Principe ha meritato non solo due Stelle Michelin, ma anche i riconoscimenti delle prestigiose guide del Gambero Rosso e de L’Espresso.
Mare e terra si alternano nel sapiente gioco degli antipasti dove troviamo Triglie di scoglio croccante con essenza di pomodoro, scarola, maionese di capperi e mozzarella di bufala, Baccalà candito con puntarelle cotte e crude, “Pil-Pil” ai ricci di mare, patate e polvere d’agrumi, ma anche l’Uovo croccante con crema di borragine, Parmigiano Reggiano, lamponi e germogli d’insalata e Come un Cocktail: lattuga romana con scampi, maionese al lime e caviale “Calvisius”. Doveroso un omaggio alla Toscana con il Sushi toscano affumicato: tartare di manzo con pecorino, tartufo “Selezione Savini” ed erbe amare.
Nei primi spazio alla pasta fatta a mano con i Ravioli di farina di riso ripieni di granchio, lumachine di mare, alghe e pomodoro giallo e con gli Agnolotti ripieni di cipolla fondente, coda di bue, la sua salsa, sedano verde e tartufo “Selezione Savini”. Arricchiscono la scelta i Bottoni di pasta cotta con ricotta di bufala, limone, carpaccio di gamberi rossi, favette e peperoncini di fiume ed il Risotto al verde con prezzemolo, Parmigiano Reggiano, lumache e assenzio. Tipicamente campano uno dei signature dish dello chef: Calamarata di Gragnano servita con frutti di mare, calamari e punte d’asparagi. Chiude la scelta dei primi il prezioso lo Spaghettone Oro Verrigni con piselli, mozzarella affumicata, datterini canditi e
pesto di basilico rosso.
Tra i secondi, tre piatti di pesce (Ombrina cotta al carbone con salsa barbecue, variazione di carciofi, calamaretti spillo e funghi di stagione, Pescato del giorno arrostito con salsa allo zimino, crostacei, bietola rossa e crema di fiocchi e Tempura di crostacei e verdure con maionese agli agrumi) sono affiancati da altrettante pietanze di terra, robuste e sofisticate. Parliamo dell’Anatra al tamarindo con il suo “jus”, indivia belga agli agrumi, cipollotti e salsa ai lamponi, del Piccione fagioli borlotti, cicoria, peperoni, caffè e fegato d’oca, e della Variazione d’agnello: la salsiccia, l’hamburger e la lombata con asparagi, patate al latte e tartufo Selezione Savini.
I dessert sono realizzati con poco zucchero e con accostamenti interessanti e golosi: Duo di nocciole e lamponi “cremoso di nocciola tonda gentile ed una variazione di lamponi”. Panna cotta al miele di spiaggia con gelato ai pinoli del parco di San Rossore accompagnato con salsa al tè matcha. Il più particolare è l’Havana Special, mousse al cioccolato, cialda al cacao, crema inglese al tabacco, marasca e rum: un sigaro di cioccolata ripieno di mousse al cioccolato Amedei.
Per informazioni: www.ristoranteilpiccoloprincipe.it
Chi sceglie di provare l’esperienza della cucina del Piccolo Principe può cenare nella sala al quinto piano con splendida vista sul mare e sulle vicine montagne, o nella terrazza a bordo piscina sul roof garden. Il Ristorante, aperto solo da fine aprile a metà ottobre, propone un menu à la carte, un menu degustazione di mare ed uno di terra, e un percorso gastronomico di 10 corse curato giornalmente dallo chef, oltre alla vasta scelta della cantina che offre più di 800 etichette principalmente toscane ma anche italiane ed estere. Varietà, accostamenti coraggiosi, materie prime d’eccezione e contaminazioni esotiche, per tutto questo la cucina del Piccolo Principe ha meritato non solo due Stelle Michelin, ma anche i riconoscimenti delle prestigiose guide del Gambero Rosso e de L’Espresso.
Mare e terra si alternano nel sapiente gioco degli antipasti dove troviamo Triglie di scoglio croccante con essenza di pomodoro, scarola, maionese di capperi e mozzarella di bufala, Baccalà candito con puntarelle cotte e crude, “Pil-Pil” ai ricci di mare, patate e polvere d’agrumi, ma anche l’Uovo croccante con crema di borragine, Parmigiano Reggiano, lamponi e germogli d’insalata e Come un Cocktail: lattuga romana con scampi, maionese al lime e caviale “Calvisius”. Doveroso un omaggio alla Toscana con il Sushi toscano affumicato: tartare di manzo con pecorino, tartufo “Selezione Savini” ed erbe amare.
Nei primi spazio alla pasta fatta a mano con i Ravioli di farina di riso ripieni di granchio, lumachine di mare, alghe e pomodoro giallo e con gli Agnolotti ripieni di cipolla fondente, coda di bue, la sua salsa, sedano verde e tartufo “Selezione Savini”. Arricchiscono la scelta i Bottoni di pasta cotta con ricotta di bufala, limone, carpaccio di gamberi rossi, favette e peperoncini di fiume ed il Risotto al verde con prezzemolo, Parmigiano Reggiano, lumache e assenzio. Tipicamente campano uno dei signature dish dello chef: Calamarata di Gragnano servita con frutti di mare, calamari e punte d’asparagi. Chiude la scelta dei primi il prezioso lo Spaghettone Oro Verrigni con piselli, mozzarella affumicata, datterini canditi e
pesto di basilico rosso.
Tra i secondi, tre piatti di pesce (Ombrina cotta al carbone con salsa barbecue, variazione di carciofi, calamaretti spillo e funghi di stagione, Pescato del giorno arrostito con salsa allo zimino, crostacei, bietola rossa e crema di fiocchi e Tempura di crostacei e verdure con maionese agli agrumi) sono affiancati da altrettante pietanze di terra, robuste e sofisticate. Parliamo dell’Anatra al tamarindo con il suo “jus”, indivia belga agli agrumi, cipollotti e salsa ai lamponi, del Piccione fagioli borlotti, cicoria, peperoni, caffè e fegato d’oca, e della Variazione d’agnello: la salsiccia, l’hamburger e la lombata con asparagi, patate al latte e tartufo Selezione Savini.
I dessert sono realizzati con poco zucchero e con accostamenti interessanti e golosi: Duo di nocciole e lamponi “cremoso di nocciola tonda gentile ed una variazione di lamponi”. Panna cotta al miele di spiaggia con gelato ai pinoli del parco di San Rossore accompagnato con salsa al tè matcha. Il più particolare è l’Havana Special, mousse al cioccolato, cialda al cacao, crema inglese al tabacco, marasca e rum: un sigaro di cioccolata ripieno di mousse al cioccolato Amedei.
Per informazioni: www.ristoranteilpiccoloprincipe.it
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