mercoledì 4 ottobre 2017

Cantine San Marzano, annata eccellente

Più area produttiva 

e ottima qualità
Cantine San Marzano, 

annata eccellente

Dalla vendemmia n° 55 Cantine San Marzano esce più forte: le condizioni climatiche pugliesi hanno garantito un'ottima qualità delle uve, e alla scarsa resa l'azienda ha supplito aprendosi ad altri conferitori


Della vendemmia 2017 si sono ormai definitivi i tratti essenziali lungo tutta la Penisola: un calo della produzione, con, in alcune aree, anche una qualità eccellente. Quest'ultimo è il caso di Cantine San Marzano, tra i più importanti produttori di vino pugliese e fra i più innovativi della regione, che il 27 settembre, su una delle terrazze più note del milanese, quella di Ceresio 7, ha presentato la vendemmia di quest'anno. «È stata un'annata eccellente, non solo per noi ma per l'intera Puglia... di scarsa produzione, ma di qualità credo superlativa», ha commentato il presidente di Cantine San Marzano, Francesco Cavallo.

(Più area produttiva e ottima qualità Cantine San Marzano, annata eccellente)

Addentrandosi nella questione, la produzione sembra aver subito un calo intorno al 30%, tuttavia le uve raccolte sono qualitativamente eccellenti, con gradazioni zuccherine medie soddisfacenti e buone componenti aromatiche e cromatiche. Questo perché, dopo la neve invernale, il tempo ha progredito in maniera naturale in Puglia, facendo benissimo alle uve stesse. Francesco Cavallo attribuisce il merito di questa qualità invidiabile, sia degli addetti ai lavori di Cantine San Marzano («Il nostro lavoro cela la passione e l'esperienza di tutti i nostri viticultori ed esperti, senza i quali non saremmo in grado di portare in cantina la migliore uva possibile»), sia di madre natura («È sempre lei la guida, l'uomo può intervenire, ma fino ad un certo punto, perché, come sappiamo, quando interviene, l'uomo fa sempre danni, sia in termini ambientali che economici ma soprattutto di qualità del prodotto»).

(Più area produttiva e ottima qualità Cantine San Marzano, annata eccellente)

Molto più tecnico invece, nella presentazione, è stato l'agronomo di Cantine San Marzano, Tommaso Galiotta: «Le uniche vere criticità di quest'anno sono state le alte temperature e, di conseguenza, il controllo dello stress idrico. Abbiamo avuto un inverno mediamente rigido con eventi nevosi, una primavera regolare con piogge scarse e un incremento esponenziale delle temperature da aprile, con punte di 35-40°C ad agosto. Andamento stagionale che ha ridotto l'utilizzo di trattamenti fitosanitari di circa l'80%, senza tuttavia compromettere la salubrità delle uve».

Nonostante il calo di produzione generale, Cantine San Marzano non ha cambiato la sua strategia commerciale. Infatti la Cantina ha supplito a queste condizioni aprendosi ad altri conferitori, allargando la propria area produttiva, compensando così la flessione. È entrato più nella questione il presidente Cavallo: «Non cambiamo orientamento, anzi, lo svilupperemo nonostante la scarsa produzione. L'azienda ha allargato il bacino di utenza, la base sociale... la cantina non ha lavorato meno rispetto agli anni precedenti».

«Ogni vendemmia - ha spiegato Mauro di Maggio, direttore generale di Cantine San Marzano - aggiunge un tassello importante alla storia della nostra cantina, che dal 1962 ha fatto parecchi passi avanti dal punto di vista commerciale e produttivo, strizzando l'occhio ad un futuro di condivisione e bellezza».

(Più area produttiva e ottima qualità Cantine San Marzano, annata eccellente)

Quest'anno la vendemmia è iniziata con largo anticipo rispetto alla media degli anni passati: nella prima decade di agosto per i vitigni a bacca bianca e nell'ultima per i vitigni a bacca rossa (con il Primitivo). E da questa produzione, quali sono i vini di punta?

«È da due anni - ha dichiarato Cavallo - che abbiamo fatto un rosato di Primitivo, il Tramari. Sta riscuotendo un successo enorme: avevamo pianificato, dopo averne quintuplicato la produzione, di servirlo per tutto quest'anno, invece a inizio agosto era già finito. Ora gli amici commerciali mi chiedono quando usciremo con la prossima annata, perché il pubblico lo richiede, sempre di più. Questo è motivo di grande soddisfazione per noi che continuiamo a produrre e ogni volta riusciamo ad interpretare il gusto del consumatore finale».

Mauro di Maggio e Francesco Cavallo (Più area produttiva e ottima qualità Cantine San Marzano, annata eccellente)
Mauro di Maggio e Francesco Cavallo

E se il Tramari, ovviamente da uve primitivo, riscuote notevole successo, non da meno è l'Edda, intrigante e floreale, frutto del recupero di vecchie cultivar, «anche se con Edda - ha chiarito Francesco Cavallo - il tempo di affinamento è necessariamente maggiore, si va incontro ad un procedimento più lungo rispetto a quello del rosato. Abbiamo vendemmiato i primi di agosto e probabilmente entro l'anno riusciremo a metterlo in bottiglia. Dell'annata scorsa, anche di Edda non ce n'è più».

Anche se è notevole e importante per l'azienda questo processo di valorizzazione di cultivar antiche come quelle utilizzare per Edda, indubbiamente il Primitivo resta il cavallo di battaglia di Cantine San Marzano: «Quest'anno - ha concluso il presidente della realtà pugliese - abbiamo lavorato più del 60% di Primitivo, il restante per altre uve».

Durante la presentazione, i vertici dell'azienda hanno insistito molto anche su Masseria Samia: una struttura architettonica del XVI-XVII secolo in Puglia con 100 ettari che, per volere di Cantine San Marzano, si stanno trasformando in un vero e proprio giardino mediterraneo, con l'obiettivo di riscoprire vecchie varietà di vitigni in via d'estinzione e ricreare frutteti di cultivar autoctone. Un progetto per una viticoltura e un'agricoltura che siano prima di tutto sostenibili.

Per informazioni: www.cantinesanmarzano.com
 Italiaatavola
di Alberto Lupini
direttore

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