Turismo, Francia
il Paese più gettonato
Italia 5ª, 52 milioni
di visitatori all’anno
Oggi si celebra la Giornata mondiale del turismo e la United Nations World Tourism Organization pubblica alcuni interessanti dati. Da 7 anni il numero di viaggiatori sale. Bene Thailandia e Africa ma l’Europa è in testa. Con 83 milioni di turisti all'anno la Francia è la meta preferita davanti a Stati Uniti, Spagna, Cina e italia
Turismo, turismo e ancora turismo. Se ne parla in questa giornata in modo particolare perché a Doha, in Qatar, è in corso di svolgimento la Giornata Mondiale del Turismo 2017promossa dalla Unwto (United Nations World Tourism Organization). Ma si parla di turismo ormai da tempo, come moda, come sogno di gran parte delle persone, come esigenza per sentirsi all’altezza degli altri. E anche come interesse dei Paesi per accrescere il business. Merito dei voli low cost, merito di internet e delle prenotazioni veloci, merito dei social, di un’apertura al mondo maggiore merito di tante cose sta di fatto che il “viaggio” è in cima alla lista dei desideri.
Ma dove vanno i viaggiatori? L’Unwto nel suo report conferma che l’Europa è la meta più ambita; il vecchio continente è stato visitato nel 2016 dalla metà dei viaggiatori (si stimano circa 616 milioni di persone che hanno speso più di 400 miliardi di dollari, circa il 37% del giro d’affari globale). I viaggiatori del nuovo millennio tuttavia sono sempre più attratti dai luoghi esotici e più estremi della Terra ed ecco perché il Sud-Est asiatico ha visto incrementare più di tutti gli altri il numero di turisti. Corea del Sud, Giappone, Vietnam, India e Nepal sono stati i luoghi più ambiti ma in cima alla classifica c’è la Thailandia che non solo ha visto aumentare il numero degli arrivi, ma anche il giro di affari, ormai giunto a sfiorare i 50 miliardi di dollari (una cifra che ricopre un peso sempre più importante nel Pil dell’ex Siam).
“Frullata” di mappamondo e si va in Sud America dove Messico, Cile, Colombia, Uruguay e Perù, pur non raggiungendo i numeri del Brasile, sono stati in cima alle scelte di chi ha trascorso le vacanze qui. Sempre a proposito di mete esotiche anche il continente africano è tornato a essere una meta ricercata, dopo due anni in cui l’instabilità politica e la paura del terrorismo avevano convinto molti viaggiatori a cambiare meta. E così tornano di moda luoghi da mille e una notte come quelli dei Paesi Sub-Sahariani, i grandi arcipelaghi dell’Oceano indiano e il Sudafrica che è tornato ad attirare tantissime persone nell’ultimo anno, dando un grande aiuto alle economie di questa regione cronicamente depressa. Per esempio in Kenya e Tanzania il turismo è aumentato rispettivamente del 17% e del 16%, mentre nel Madagascar, a Capo Verde e nelle Mauritius del 20%, del 15% e dell’11%.
Numeri positivi anche in Medio Oriente, con Oman e Libano che sono in testa alla classifica degli arrivi. Il flusso di turisti che aumenta da un versante però ha come conseguenza il fatto che altre zone che hanno vissuto momenti di gloria adesso vivono momenti complicati per il turismo che spesso risente della situazione interna sociale, politica ed economica. È il caso dell’Egitto che è l’unico stato che non ha beneficiato di questo trend perché il numero di chi ha scelto la barriera corallina del Mar Rosso o un tuffo nella storia tra le Piramidi di Giza è diminuito del 42% soprattutto perché molti Stati lo sconsigliano ai propri cittadini per ragioni di sicurezza dopo gli attentati che hanno preso di mira i turisti. Un problema non solo egiziano, ma che ha coinvolto, per esempio, anche il Belgio, dove le presenze sono diminuite del 10%.
Secondo il report dell’Unwto sono sempre di più le persone che si sono messe in viaggio nel 2016. Da sette anni il dato è in costante crescita e se la meta più visitata in assoluto è, ancora una volta, la Francia con quasi 83 milioni di turisti, l’Italia si colloca al quinto posto con poco più di 52 milioni, preceduta solo da Stati Uniti, Spagna e Cina. Tra le prime dieci destinazioni non ci sono paesi africani e solo la Thailandia tra quelli asiatici, eppure l’agenzia delle Nazioni Unite, ha stimato che da qui al 2030 saranno proprio le economie emergenti (dal Medio Oriente al Pacifico fino al Sud America) le scelte preferite di chi si sposta per piacere o per lavoro a scapito della cara e Vecchia Europa e del Nord America.
Ma dove vanno i viaggiatori? L’Unwto nel suo report conferma che l’Europa è la meta più ambita; il vecchio continente è stato visitato nel 2016 dalla metà dei viaggiatori (si stimano circa 616 milioni di persone che hanno speso più di 400 miliardi di dollari, circa il 37% del giro d’affari globale). I viaggiatori del nuovo millennio tuttavia sono sempre più attratti dai luoghi esotici e più estremi della Terra ed ecco perché il Sud-Est asiatico ha visto incrementare più di tutti gli altri il numero di turisti. Corea del Sud, Giappone, Vietnam, India e Nepal sono stati i luoghi più ambiti ma in cima alla classifica c’è la Thailandia che non solo ha visto aumentare il numero degli arrivi, ma anche il giro di affari, ormai giunto a sfiorare i 50 miliardi di dollari (una cifra che ricopre un peso sempre più importante nel Pil dell’ex Siam).
“Frullata” di mappamondo e si va in Sud America dove Messico, Cile, Colombia, Uruguay e Perù, pur non raggiungendo i numeri del Brasile, sono stati in cima alle scelte di chi ha trascorso le vacanze qui. Sempre a proposito di mete esotiche anche il continente africano è tornato a essere una meta ricercata, dopo due anni in cui l’instabilità politica e la paura del terrorismo avevano convinto molti viaggiatori a cambiare meta. E così tornano di moda luoghi da mille e una notte come quelli dei Paesi Sub-Sahariani, i grandi arcipelaghi dell’Oceano indiano e il Sudafrica che è tornato ad attirare tantissime persone nell’ultimo anno, dando un grande aiuto alle economie di questa regione cronicamente depressa. Per esempio in Kenya e Tanzania il turismo è aumentato rispettivamente del 17% e del 16%, mentre nel Madagascar, a Capo Verde e nelle Mauritius del 20%, del 15% e dell’11%.
Numeri positivi anche in Medio Oriente, con Oman e Libano che sono in testa alla classifica degli arrivi. Il flusso di turisti che aumenta da un versante però ha come conseguenza il fatto che altre zone che hanno vissuto momenti di gloria adesso vivono momenti complicati per il turismo che spesso risente della situazione interna sociale, politica ed economica. È il caso dell’Egitto che è l’unico stato che non ha beneficiato di questo trend perché il numero di chi ha scelto la barriera corallina del Mar Rosso o un tuffo nella storia tra le Piramidi di Giza è diminuito del 42% soprattutto perché molti Stati lo sconsigliano ai propri cittadini per ragioni di sicurezza dopo gli attentati che hanno preso di mira i turisti. Un problema non solo egiziano, ma che ha coinvolto, per esempio, anche il Belgio, dove le presenze sono diminuite del 10%.
Secondo il report dell’Unwto sono sempre di più le persone che si sono messe in viaggio nel 2016. Da sette anni il dato è in costante crescita e se la meta più visitata in assoluto è, ancora una volta, la Francia con quasi 83 milioni di turisti, l’Italia si colloca al quinto posto con poco più di 52 milioni, preceduta solo da Stati Uniti, Spagna e Cina. Tra le prime dieci destinazioni non ci sono paesi africani e solo la Thailandia tra quelli asiatici, eppure l’agenzia delle Nazioni Unite, ha stimato che da qui al 2030 saranno proprio le economie emergenti (dal Medio Oriente al Pacifico fino al Sud America) le scelte preferite di chi si sposta per piacere o per lavoro a scapito della cara e Vecchia Europa e del Nord America.
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