martedì 5 dicembre 2017

Contro la pirateria agroalimentare

Contro la pirateria 

agroalimentare
Il Consiglio dei Ministri 

approva il ddl


Un «passo in avanti fondamentale per la lotta ai reati agroalimentari». Lo ha definito così il ministro delle Politiche agricole Martina, già forte del successo della legge contro il caporalato. «L'Italia propone ora - ha proseguito - un modello nuovo di contrasto al crimine in questo settore strategico». 

L'approvazione del disegno di legge da parte del Consiglio dei Ministri, frutto del lavoro della Commissione guidata dal presidente Giancarlo Caselli con il Ministro Andrea Orlando, è un ulteriore passo avanti che dimostra la volontà di tutelare il settore favorendo anche la crescita economica del Paese.

(Contro la pirateria agroalimentare Il Consiglio dei Ministri approva il ddl)
foto: Ansa

A dare l'annuncio, orgoglioso, è proprio Maurizio Martina, con un post inserito su Facebook. «L'agropirateria diventa reato - spiega il Ministro - le frodi commesse dalle organizzazioni mafiose vengono punite più duramente, la tutela della salute dei consumatori si rafforza. Dopo la legge contro il caporalato - conclude Martina - serve una svolta per la massima legalità nella filiera del cibo. Questa legge può dare un contributo decisivo. Avanti per la sua approvazione».

Oltre al provvedimento contro la pirateria agroalimentare, sono stati approvati anche i decreti legiscaltivi sul riordino di Agea e sulla riforma della legislazione forestale per la creazione del Testo unico foreste.

«È un giorno importante - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - per tutto il sistema agroalimentare e forestale italiano. Con le tre norme approvate oggi interveniamo su materie decisive per la filiera. Sono molto soddisfatto del lavoro portato avanti e dell'attenzione che il Consiglio dei Ministri ha ancora una volta riservato all'esperienza agroalimentare nazionale».

Maurizio Martina (Contro la pirateria agroalimentare Il Consiglio dei Ministri approva il ddl)
Maurizio Martina

Sulla questione ha dato tutto il suo consenso anche la Coldiretti, attraverso le parole del suo presidente, Roberto Moncalvo: «L’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolosa la criminalità nell’agroalimentare dove sviluppa un business da 21,8 miliardi di euro in aumento del 30% nel 2017 che va quindi contrastato con un sistema punitivo e di indagine più adeguato, come opportunamente previsto dalla riforma delle norme a tutela dei prodotti alimentari».

La Coldiretti ha aggiunto a riguardo anche qualche informazione generale: due italiani su tre (68%) infatti, secondo un'indagine Coldiretti Ixè, sono preoccupati dell'impatto di quello che mangiano sulla salute anche per effetto del ripetersi di scanali alimentari. Quest'ultimo intervento, secondo la Coldiretti, aiuterebbe quel primato tutto italiano a tutela della qualità alimentare, dal maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario con 292 prodotti Dop/Igp alla leadership europea nel biologico con 60mila imprese, fino al primato ottenuto nella sicurezza alimentare mondiale con la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma e la decisione di non coltivare Ogm.

Roberto Moncalvo (Contro la pirateria agroalimentare Il Consiglio dei Ministri approva il ddl)
Roberto Moncalvo

Il Testo unico forestale
«Il Testo unico forestale - prosegue il Ministro - è uno strumento essenziale per un Paese come il nostro che ha 12 milioni di ettari di boschi. Mancava da 17 anni una norma organica, ora possiamo davvero valorizzare di più e meglio le nostre foreste. Abbiamo previsto una Strategia nazionale forestale che fissi le linee guida per i prossimi venti anni. Vogliamo fare del bosco una risorsa, che aiuti a difenderci dal dissesto idrogeologico e dia un contributo alla lotta allo spopolamento delle aree rurali grazie al rilancio dell'attività vivaistica forestale».

La norma prevede:
  • Una strategia forestale nazionale, nuovo strumento di programmazione e pianificazione che avrà durata ventennale;
  • Il rilancio delle attività della filiera vivaistica forestale nazionale, con posizione centrale del Ministero nel coordinamento stretto tra tutti gli enti competenti per la raccolta e la divulgazione di dati quantitativi e qualitativi sulle foreste;
  • Le definizioni chiave, tra cui quella di bosco, valide ai fini dell´applicazione delle norme statali, e delle aree che a bosco sono assimilate;
  • Criteri minimi uniformi e sostenibili per le attività di gestione forestale, demandando alle singole Regioni il compito di declinarli tenendo conto della ricchezza e varietà degli ecosistemi forestali lungo tutta la Penisola;
  • Una più stretta disciplina sulla trasformazione di aree boscate in altra destinazione d´uso, mantenendo saldo il principio dell´obbligo di compensazione;
  • Innovativi principi per facilitare ed incentivare la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietari siano molti e le superfici unitarie piccole e piccolissime.

La riforma di Agea«Con la riforma di Agea - conclude Martina - avviamo un percorso di riforma attesa da tempo e ci dotiamo di strumenti più utili per rendere più puntuali ed efficienti i pagamenti degli aiuti europei agli agricoltori. È uno dei nodi più difficili con i quali ci siamo confrontati in questi anni, ma puntiamo a un miglioramento complessivo del sistema».

La norma ha l'obiettivo di riorganizzare Agea e rendere più efficiente l'intero sistema di erogazione degli aiuti in agricoltura. I punti cardine della riforma:
  • Migliorare la qualità dei servizi erogati alle imprese agricole. A questo scopo si interviene per valorizzare il ruolo dei Centri di assistenza agricola (Caa), con maggiore trasparenza, efficienza e tutela degli agricoltori;
  • Rendere più efficienti e tempestivi i pagamenti. Per questo si rafforza l´integrazione anche informatica tra Agea e gli organismi pagatori regionali e si interviene con modifiche sostanziali sul Sian (Sistema informativo agricolo nazionale) che diventa sistema unico per la gestione dei servizi essenziali trasversali;
  • Razionalizzare e contenere la spesa con la riorganizzazione di Agecontrol all'interno di Agea.

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