il 13 e il 17
non sono
Paese che vai superstizione che trovi. Di per sé assolutamente «neutri»,
alcuni vengono però associati a eventi più o meno (in)fausti
Ogni
cultura ha le sue credenze ed usanze, i numeri non vengono risparmiati, anzi in
molte culture la Numerologia determina un fattore chiave nelle scelte di tutti
i giorni, nei vari paesi assumono dei significati diversi, in alcuni casi
portatori di Fortuna, in altri di Sfortuna. Di per sé i numeri sono neutri e
non hanno valore fortunato o sfortunato (a meno che nell’estratto conto non sia
preceduti da un segno meno, ma questo è un altro discorso) eppure ci sono dei
numeri che vengono associati a eventi infausti o sono caricati di una
simbologia che va molto al di là di quello che il numero stesso rappresenta.
Così
troviamo numeri fortunati e sfortunati tanto a livello di credenze popolari
quanto a livello di situazioni personali: quanti di noi, per esempio, hanno dei
rituali numerici da compiere perché la giornata vada per il verso giusto?
Assicurarsi un certo numero di volte che la porta sia chiusa è uno di questi
casi. Proviamo a scoprire i numeri sfortunati nel mondo e a indagare la loro
storia per capire come mai siano ritenuti portatori di cattiva sorte.
7– Molte culture lo ritengono
un numero fortunato (le 7 meraviglie del mondo, i 7 nani, ecc) ma non in Cina,
dove il 7 è spesso sinonimo di abbandono, rabbia, o morte (simboleggiata nello
stesso paese anche dal numero 4). Il settimo mese del calendario cinese è il
mese dei fantasmi, e corrisponde al ritorno delle anime dei defunti sulla
terra. Ci sono poi alcune superstizioni sul 7 legate agli aerei e rinverdite
dalla tragedia dal volo Malaysia Airlines 17: si trattava di un Boeing 777,
l’incidente è avvenuto il 17/7, il velivolo era stato consegnato alla compagnia
aerea nel 1997 ed era dunque in servizio da 17 anni. La ricorrenza del numero 7
è evidente, soprattutto se si omettono strategicamente gli altri numeri del
volo. A cominciare dalle 298
vittime, tra passeggeri e membri dell’equipaggio, che vi hanno perso la vita.
11 – Tutte le superstizioni legate al numero 11
sono relativamente recenti e nascono dalla tragedia dell’11 settembre 2001: tra
le varie coincidenze che hanno eccitato l’animo dei superstiziosi, il fatto che
il primo aereo dirottato era il volo American Airlines 11, che aveva 92
passeggeri (9 + 2 = 11) e che l’11 settembre fosse il 254esimo giorno dell’anno
(2+5+4 = 11).
13 – Nella storia
della mitologia scandinava ci viene narrato che c’erano 12 semidei, fino a
quando arrivò Loki, il tredicesimo il quale era crudele con gli uomini: da qui
il 13, in quelle terre, è divenuto segno di malaugurio. Il primo venerdì
drammatico della storia religiosa invece, è risalente al giorno della
tentazione di Adamo ed Eva, secondo i musulmani e sempre di venerdì si è
consumata l’Ultima Cena di Gesù Cristo, e il numero che si affianca a Giuda, il
13esimo dei presenti, il traditore. Senza dimenticare il Diluvio Universale, la
distruzione del Tempio di Salomone e la Passione di Cristo, tutti eventi che
sono narrati dalla storia, proprio il giorno di venerdì.
17 – Per gli antichi romani era presagio di
sfortuna, la parola VIXI (è vissuto) usata sulle tombe dei defunti era
l’anagramma di XVII in numero romano e quindi considerato uno dei numeri che
portano sfortuna, tant’è che sostituirono questa scritta con la tradizionale e
ancora usata R.I.P.
26 – In India da qualche anno il
26 non gode di buona sorte, come racconta il quotidiano „The Times of India“:
il terremoto di Gurjat è avvenuto il 26 gennaio 2001, il tragico tsunami
dell’Oceano Indiano del 2004 che ha ucciso 230 mila persone, il 26 dicembre.
Poi ci sono le bombe scoppiate a Guwahati il 26 maggio del 2007 e gli attentati
di Mumbai del 26 novembre 2008.
39 – In Afghanistan il 39 non gode di buona sorte
e gli abitanti superstiziosi di Kabul lo rimuovono dai numeri civici delle
abitazioni. E secondo il quotidiano “The Guardian” arrivano a pagare mazzette
per toglierlo dalla targa dell’auto o dal numero di telefono. Perché? Pare che
la superstizione nasca dalla storia di un uomo di Herat che gestiva un racket
di prostitute e che veniva soprannominato il “39”, perché scelto questo numero
per la sua targa dell’auto e per il civico di casa.
87 – In
Australia dal 1929 si è diffusa una superstizione legata al numero 87,
soprattutto sui campi di cricket. A crearla sarebbe stato Keith Miller, una
vecchia gloria del cricket, che aveva individuato in questo numero una serie di
disgrazie avvenute sui campi di gioco. Anche se alcune di queste non erano
fondate, l’87 da allora si è guadagnato una fama sinistra.
191 – Né la Delta né l’American
Airlines hanno voli con questo numero. E la spiegazione, come racconta il Wall
Street Journal va ricercata in una serie di incidenti aerei avvenuti tra il
1979 e il 2012, alcuni dei quali mortali. In 4 casi l’aereo aveva questa sigla
numerica.
250 – In Cina, il numero 250 è
considerato un insulto. Dipende dalla pronuncia in mandarino: “er bai wu,”
suona come “imbecille”. Ma 250 è anche la metà della metà di 1000, misura
standard che nell’antica Cina era usata per indicare di qualcosa di valore (in
monete). Dunque 250 indicherebbe qualcosa di scarso valore.
...e quelli fortunati
3 – In
Italia è da sempre il numero che rappresenta la perfezione, ha sicuramente una
derivazione biblica, basta pensare alla Divina Trinità. Anche in Svezia il
numero tre rappresenta la perfezione, un famoso detto svedese dice: “Tutte le
cose buone, arrivano a gruppi di tre.
4 – Corrispondente al numero delle foglie di un quadrifoglio,
simbolo per eccellenza della fortuna in Germania a causa della sua rarità, ogni
foglia corrisponderebbe a una caratteristica: rispetto, abbondanza, amore e
salute.
8 – Il numero
8 in Cina si pronuncia come la parola “prosperità” (hachi), per questo è stato
caricato di una forte simbologia positiva, tanto che ad esempio, anche nelle
strategie di marketing, dove si preferisce indicare 9,99 piuttosto che 10,00,
per i cinesi invece è meglio 9,98. Il numero è così importante per la
popolazione che i Giochi Olimpici di Pechino hanno avuto inizio l’8/8/2008 alle
ore 08:08:08. Per le stesse motivazioni, anche in Giappone il numero 8 è molto
amato dalla popolazione, inoltre rappresenta la “quantità innumerevole”,
immensa.
9 – È il numero dispari
(maschile) massimo a una sola cifra nel sistema indo-arabico e ha un solo
carattere in lingua cinese che indica l’imperatore. Numero sacro anche secondo
la mitologia nordica, in cui si ritiene che l’universo sia formato da 9 mondi,
sorretti da rami dell’albero cosmico:Yggdrasill.
15 – Un
numero che possiede una particolare aurea benevola per tutti i popoli
ispanofili, non a caso la Festa di San Indalecio è il 15 Maggio, una grande
processione solenne anima le vie della Città.
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