Roma, a Officine Italia
c’è l’AperitiVino
Degustazioni
tra calici
e cucine
regionali
Èuna formula convincente quella proposta da Officine Italia, il ristorante nel Palazzo Esedra di piazza della Repubblica a Roma, per far conoscere la produzione di cantine italiane in appuntamenti definiti "AperitiVino".
Il format del locale è snello e prevede ogni giovedì un incontro conviviale alla presenza del viticoltore con la degustazione di tre etichette, ognuna abbinata a un assaggio di un piatto tipico rappresentativo del territorio. A prepararlo, secondo la tradizione consolidata, sarà la brigata di cucina del locale. Con questo appuntamento di durata limitata, circa un'ora, e un costo contenuto (15 euro), sarà possibile intraprendere un tour tra i nostri vigneti più interessanti. Di volta in volta, sarà ospitata un’azienda vitivinicola scelta sulla base della qualità, dell'impegno nella valorizzazione degli autoctoni e in produzioni sostenibili di vini naturali, biologici e biodinamici.I due appuntamenti che hanno chiuso il 2018 hanno già conquistato l'attenzione del pubblico romano, confermando un forte interesse dei più giovani soprattutto verso l'inscindibile legame vino-cibo-territorio, attraverso un'esperienza sensoriale guidata.
Protagonista del primo incontro è stata l'azienda lombarda dell'Oltrepò Pavese Castello di Stefanago, rappresentata dal titolare Giacomo Baruffaldi: 20 ettari vitati divisi in piccoli appezzamenti valorizzati ognuno come singolo ecositema. Della sua produzione biologica, certificata da 20 anni, sono state presentate, secondo la formula di "Aperitivino", tre etichette. Lo spumante metodo classico Ancestrale Blanc de Blanc 2015 da uve Chardonnay, Riesling e Müller Thurgau, è stato abbinato al salame felino e alla schita, tipica focaccina della tradizione, mentre con il Pinot Grigio “Campo Piano” 2017 è stato servito un finger food di riso Carnaroli allo zafferano con gremolada al prezzemolo e profumo di limone. Si è trattato di una particolare varietà di riso pavese, invecchiato 18 mesi. Infine, con il Pinot Nero “Campo Castagna” 2015 è stata gustata un'altra bontà regionale: il bollito di manzo con salsa verde fatta in casa.
L'ultimo incontro dell'anno, il 20 dicembre, ha visto invece ospite l'azienda vitivinicola marchigiana Maria Pia Castelli di Monte Urano (Fm), situata sotto al Conero, tra Fermo e Porto Sant'Elpidio, 8 ettari impiantati a varietali del territorio e 4 etichette in totale. A rappresentarla è venuto l'enologo Massimo Milozzi. Il primo vino, bollicine Sant'Isidoro Rosato 2016, Montepulciano e Sangiovese alla pari, è stato servito con olive all'ascolana e, a seguire, lo Stella Flora Bianco 2013 (Pecorino, Passerina, Trebbiano e Malvasia) con un'altra famosa tipicità regionale: i maccheroncini di Campofilone Igp al pomodoro. Per concludere la crescia, soffice focaccia con stracchino e rucola ha accompagnato il Lorano Rosso 2014, Sangiovese in purezza.
Officine Italia, appartenente al Gruppo Ethos, azienda ristorativa titolare di altri 9 punti vendita dislocati a Milano, in Brianza e a Venezia, ha scelto di valorizzare il patrimonio vinicolo e culinario italiano e l'artigianalità agroalimentare proponendoli a un equilibrato rapporto qualità/prezzo anche nel grande spazio market di 160 metri quadrati. Interessante e ben articolato il menu del ristorante, con proposte bio e di agricoltura sostenibile. Una grande griglia a carbone offre carni selezionate. La caffetteria e il bar sono sempre aperti e con una buona proposta di cocktail alcolici e analcolici.
di Mariella Morosi
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