Cucina tra Sardegna
e Piemonte
ai fornelli
con Angelo
Piras
Angelo Piras |
Centro storico di Chieri, Palazzo Bonaudo, una casa del 1400. È qui che si trova il Ristorante Sandomenico, elegante location con travi a vista.
Precisamente nella sala un tempo dedicata alla tintura delle tele di fustagno blu, che hanno reso famosa nel Medioevo la cittadina torinese. 30 coperti, pochi tavoli ben distanziati, Angelo Piras ai fornelli e la moglie Rosita in sala.
Ambiente accogliente, ricco di particolari unici come le preziose sculture in vetro del maestro Silvio Vigliatura, un luogo dove ti senti subito a casa. La cucina strizza l’occhio alla natia Sardegna, ma dialoga con il Piemonte e fonde con sapiente maestria tradizione ed estro creativo dello chef, che si manifesta nei piatti di pesce.
Nel menu si trovano suggerimenti interessanti: oltre ai piatti alla carta, due proposte, una dedicata al territorio ed una dettata dalla disponibilità del mercato per il pesce (rispettivamente a 45 e 50 euro). Il nostro consiglio è quello di lasciarsi guidare nella scelta da Angelo: non si sbaglia mai! Dal mercoledi al venerdi, su prenotazione, l’apericena a 18 euro.
La collezione delle grappe Levi e di annate storiche di Armagnac sono il preludio alla carta dei vini, o meglio, alla fantastica cantina che custodisce bottiglie provenienti da quasi tutto il mondo, con particolare attenzione alla produzione italiana di pregio. Bottiglie di formati e di annate spesso introvabili altrove. Alcune preziose, altre rare, altre esclusive, una straordinaria selezione di oltre vent'anni di grande passione. Non mancano le bollicine ed ovviamente le grandi maison di Champagne.
Per informazioni:
web.tiscali.it/chieri/sandomenico
La cucina al Sandomenico, tradizione ed estro creativo
Ambiente accogliente, ricco di particolari unici come le preziose sculture in vetro del maestro Silvio Vigliatura, un luogo dove ti senti subito a casa. La cucina strizza l’occhio alla natia Sardegna, ma dialoga con il Piemonte e fonde con sapiente maestria tradizione ed estro creativo dello chef, che si manifesta nei piatti di pesce.
Nel menu si trovano suggerimenti interessanti: oltre ai piatti alla carta, due proposte, una dedicata al territorio ed una dettata dalla disponibilità del mercato per il pesce (rispettivamente a 45 e 50 euro). Il nostro consiglio è quello di lasciarsi guidare nella scelta da Angelo: non si sbaglia mai! Dal mercoledi al venerdi, su prenotazione, l’apericena a 18 euro.
La collezione delle grappe Levi e di annate storiche di Armagnac sono il preludio alla carta dei vini, o meglio, alla fantastica cantina che custodisce bottiglie provenienti da quasi tutto il mondo, con particolare attenzione alla produzione italiana di pregio. Bottiglie di formati e di annate spesso introvabili altrove. Alcune preziose, altre rare, altre esclusive, una straordinaria selezione di oltre vent'anni di grande passione. Non mancano le bollicine ed ovviamente le grandi maison di Champagne.
di Piera Genta
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