Conosciuti scientificamente come Raphanus sativus, i ravanelli sono ortaggi appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae. Probabilmente originari della Cina, si sono nel tempo diffusi in tutto il mondo e oggi sono ampiamente coltivati anche in Europa. Si tratta di una radice dalla forma tondeggiante o allungata, di colore generalmente rosso vivo all’esterno e bianco all’interno, apprezzata per la consistenza croccante e il gusto leggermente piccante. I ravanelli trovano largo impiego nella cucina mediterranea, soprattutto nelle insalate e come contorno fresco.
Le caratteristiche nutrizionali dei ravanelli
Dal punto di vista nutrizionale, i ravanelli sono ortaggi ipocalorici, con un contenuto calorico pari a circa 15 kcal ogni 100 grammi, così ripartite:
- 63% carboidrati
- 29% proteine
- 8% lipidi
Oltre alla bassa densità calorica, i ravanelli si distinguono per la presenza di composti funzionali come il sulforafano, gli indoli e diversi carotenoidi, tra cui beta-carotene, luteina e zeaxantina. I ravanelli freschi sono tipicamente di stagione da aprile a ottobre, periodo in cui si trovano facilmente nei mercati ortofrutticoli e possono essere gustati nella loro massima croccantezza. Possono essere consumati crudi, in insalata o come snack salutare, oppure marinati in aceto per una preparazione più aromatica.
Ravanelli, i benefici: dal sistema immunitario
alla prevenzione
Il consumo regolare di ravanelli freschi può offrire diversi benefici per l’organismo, grazie all’apporto di vitamina C e folati.
La vitamina C:
- contribuisce al rafforzamento del sistema immunitario
- svolge un ruolo antiossidante
- è utile nella sintesi del collagene, una proteina strutturale essenziale per la pelle, i vasi sanguigni e le cartilagini
I folati, appartenenti al gruppo delle vitamine B, favoriscono lo sviluppo del sistema nervoso, in particolare nelle prime fasi della gestazione.
I ravanelli contengono anche minerali importanti, tra cui:
- potassio, che supporta la salute cardiovascolare
- calcio, che contribuisce alla salute delle ossa
I carotenoidi offrono un’ulteriore protezione antiossidante, mentre indoli e sulforafano sono sostanze bioattive studiate per le loro proprietà detossificanti e antitumorali. Il sulforafano, in particolare, è stato associato a un’azione citotossica su cellule tumorali del seno, del colon, della prostata e dell’ovaio.
Ravanelli, quando evitarli: attenzione alla tiroide
I ravanelli, come altri ortaggi della stessa famiglia botanica (Brassicaceae), possono contenere goitrogeni, composti di origine vegetale che possono interferire con la funzionalità tiroidea, soprattutto in caso di ipotiroidismo. «In assenza di patologie note, i ravanelli possono essere tranquillamente inseriti nella dieta quotidiana», spiegano i nutrizionisti. «In presenza di problemi tiroidei, è bene confrontarsi con il medico curante».
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